FORMIA – Il conto alla rovescia è iniziato. Venerdì e sabato potranno essere presentate davanti la neo segretaria del comune di Formia Maria Ilaria Bruno le candidature per l’elezione diretta del sindaco della città e per il rinnovo del consiglio comunale. A meno di improbabili e clamorosi capovolgimenti dell’ultima ora saranno sei gli aspiranti alla carica di primo cittadino che tenteranno il 10 giugno – il turno di ballottaggio è in programma quindici giorni più tardi – di succedere al dimissionario Sandro Bartolomeo. Dopo aver confermato la sua corsa alla testa del solo movimento “Formia Viva 2018” l’avvocato Mario Taglialatela, 75 anni, ex segretario generale dei comuni di Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Sezze, Formia e Latina (comuni quest’ultimi due di cui è stato anche city manager), sarà il candidato sindaco più longevo sul piano anagrafico. A tentare di diventare il sindaco di Formia più giovane di sempre di Formia sarà Claudio Marciano che di anni ne ha 34: dottore di ricerca in scienze della comunicazione, docente sociologia dei processi culturali presso l’Università della Valle D’Aosta e in altri atenei, l’ex assessore alla sostenibiliità urbana dell’ultima Giunta Bartolomeo è il punto di riferimento del Partito Democratico e di una lista civica di ispirazione di centro-sinistra. Le ultime elezioni amministrative si svolsero il 26 ed il 27 maggio 2013 e tra quegli otto candidati sindaci l’unico che si presenta di nuovo all’elettorato formiano è la professoressa Paola Villa, 48 anni, la leader del movimento “Formia Città in Comune” che partecipa a questa nuova e attesa competizione elettorale con quattro liste completamente di ispirazione civica. La coalizione numericamente e politicamente più consistente è quella del centro destra guidata dall’avvocato penalista di 42 anni Pasquale Cardillo Cupo: lo appoggia sei liste, Forza Italia, la Lega, Fratelli d’Italia, Generazione Formia, l’Udc e la civica “Siamo Formia Cardillo Cupo sindaco”. Completano il panorama elettorale il 47enne Antonio Romano, ingegnere ambientale, candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle, e il 65enne ex deputato di Forza Italia Gianfranco Conte, in lizza con una sola lista civica.
Nelle ultime ore impegnato a tentare di unire il centrodestra di Formia è stato l’ex assessore regionale ai servizi sociali dell’Udc Aldo Forte. Lo ha fatto con una serie di incontri bilaterali (con Eleonora Zangrillo, ancora impegnata con l’Onorevole Conte) che con una nota con cui ha rivolto un appello “all’unità politica nel segno del rinnovamento politico e generazionale”. “La candidatura dell’avvocato Pasquale Cardillo Cupo è stata pensata – scrive Forte – per operare una svolta epocale nella vita della città dopo il disastro degli ultimi cinque anni. Per questo motivo chi condivide certi valori e ideali politici dovrebbe impegnarsi con lo stesso spirito di rinnovamento. Faccio perciò appello a tutte le forze civiche, o comunque riconducibili all’area del centrodestra, per tentare una ricomposizione capace di superare le divisioni che pure hanno caratterizzato gli ultimi 20 anni della nostra città. Fare questo tentativo significa fornire un fondamentale contributo alla rinascita economica, sociale e culturale della città. Dopo la devastazione politica lasciata dall’ultima amministrazione comunale, abbiamo ora bisogno di tutti per impedire di vedere ripetersi un tale scempio istituzionale. Consapevoli di trovare una città stremata, impoverita e senza progettualità – dove sono spariti gli investimenti e persino i servizi pubblici fondamentali come la raccolta rifiuti e l’acqua nelle case dei cittadini, mancano del tutto o sono profondamente carenti – è fondamentale il contributo di tutti per uscire da questa situazione. In particolare a quelle forze riconducibili a Gianfranco Conte, per tanti anni parlamentare e sottosegretario del centrodestra, che ora potrebbe e dovrebbe essere il naturale padre nobile della nostra coalizione, rinnovata sia anagraficamente che politicamente. L’amico Gianfranco Conte ha mostrato spirito di sacrificio e disponibilità a impegnarsi in prima persona per il bene di Formia: valori che rischiano di essere soppiantati da questioni che di politico hanno ben poco. Non siano certe scelte dettate da rancori e risentimenti personali. Un rischio che prima di tutto Formia non può permettersi e che rigetterebbe il centrodestra in un passato contraddistinto da divisioni finalmente superate. Vale lo stesso discorso per Mario Tagliatatela – partendo da motivazioni diverse – che, pur essendo un tecnico prestato alla politica col quale condividiamo valori e ideali, in virtù della propria esperienza – è una risorsa fondamentale in un progetto di rigenerazione. Di fronte al percorso tortuoso che ci ha portato fin qui e come conferma il profondo cambiamento politico in corso nel nostro Paese, dopo le elezioni del 4 marzo, si propongono ora sfide di responsabilità. Basta ai tornaconti personali, è arrivato il momento di fare gli interessi della città di Formia programmando il suo presente e il suo futuro”.
Tornando alle candidature, sono diminuite rispetto a cinque anni: gli aspiranti sindaco nel maggio 2013 furono otto (Maurizio Costa, Sandro Bartolomeo, Erasmo Picano, Paola Villa, Benedetto Assaiante, Paolo Costa, Augusto Ciccolella e Gennaro Varriale), le liste per il rinnovo del consiglio furono 19… tre meno in rispetto al voto del 10 giugno 2018… Al termine del primo turno delle elezioni amministrative 2013 Maurizio Costa ottenne 6813 voti pari al 28,52%), seguito da Sandro Bartolomeo (6069 pari al 25,41%), Erasmo Picano (5256 pari al 22%), Paola Villa (2967 pari al 12,42%), Benedetto Assaiante (1258 pari al 5,26%), Paolo Costa (765 pari al 3,20%), Augusto Ciccolella (503 pari al 2,10%) e Gennaro Varriale (250 voti pari al 1,04%). Quindici giorni dopo, al ballottaggio del 10 giugno, Sandro Bartolomeo con 9319 preferenze (pari al 51,16%) divenne per la quarta volta sindaco di Formia battendo Maurizio Costa che si fermò a quota 8895 preferenze pari 48,84%.
Saverio Forte