VENTOTENE – Un gesto di coraggio anche da parte dei componenti della maggioranza che sostiene, tra accuse violentissime e tipiche dei reati penali della diffamazione e della calunnia, il sindaco di Ventotene Gerardo Santomauro. “Un sussulto di rigore e dignità” per permettere agli isolani di giudicare fatti e i personaggi, insomma di dare loro il potere di scegliere la prossima futura classe dirigente. Non poteva rimanere inerme e silenziosa l’opposizione di “Ventotene vive” dopo aver assistito alla “resa dei conti così violenta” tra il vicesindaco Modesto Sportiello e il sindaco Santomauro. A invocare le dimissioni della maggioranza è proprio l’ex candidato a sindaco, il dottor Raffaele Sanzo, che a meno di un anno dal voto amministrativo censura apertamente “i toni e i contenuti del messaggio del sig. Modesto Sportiello: sono agghiaccianti e segnano un punto di non ritorno nei rapporti personali e politici nella breve e poco brillante cronaca di un anno circa di gestione del comune di Ventotene”.
In un messaggio inviato via whatsapp sui telefonini dei rappresentanti dell’opposizione il vice-sindaco Sportiello, al quale il capo dell’amministrazione comunale ha anticipato tutte le deleghe assessorili, aveva raccontato aspetti inquietanti sulla presunta malagestione di alcuni appalti pubblici da parte dei vertici del comune isolano: “Ieri, tramite una terza persona, Gerardo e Lino (Pasquale Bernardo, il capogruppo di maggioranza, ndr) mi hanno fatto oggetto di gravissime accuse che ledono il mio onore di uomo e di amministratore pubblico e siccome oltre alla mia famiglia e agli amici io devo rendere conto anche numerosi concittadini che mi hanno votato e siccome non so a quante altre persone siano state raccontate le stesse infamanti menzogne, sono costretto a raccontare a tutti i fatti accaduti affinché ognuno possa giudicare… Sono stato accusato di aver tramato per assegnare direttamente la gestione del molo est a Marco Fizzotti ed è stato detto che la pesante accusa proveniva da Silvestro (Verde, consigliere comunale di maggioranza) e quindi era attendibile. Immediatamente ho incontrato Silvestro e ho accertato che egli aveva soltanto riferito a Gerardo una vaga chiacchiera da bar che non mi coinvolgeva affatto e, peraltro, rivelatasi immediatamente infondata, poiché era già stata pubblicata la gara sull’albo online del Comune ad evidenza pubblica (un Sindaco presente sul proprio Comune lo avrebbe saputo!)”.
Il dottor Sanzo ricorda la posizione dell’opposizione che in tempi non sospetti aveva invocato le dimissioni dello stesso Sindaco e del Vice per le evidenti commistioni tra interessi privati e interessi pubblici: “La nostra analisi, tuttavia, era tutta interna ad una logica di politica amministrativa e rispettosa del profilo istituzionale del Comune. Tanto è vero che nella dichiarazione iniziale, nel corso della prima seduta del neo eletto consiglio comunale, il gruppo “Ventotene Vive”, affermò – ricorda l’ex direttore dell’Ufficio scolastico regionale ed ex direttore generale del Ministero dell’Istruzione – di non riconoscere politicamente il sindaco, ma di accettarne, invece, la figura istituzionale di capo dell’amministrazione, in quanto le operazioni di voto avevano rivelato un vulnus procedurale per il quale si era richiesto l’intervento della Magistratura. Ora la lettera del signor Sportiello, oltre ad una serie di affermazioni gravi circa la moralità e la correttezza del sindaco e del consigliere Bernardo, riapre – secondo quanto asserisce il capogruppo Sanzo – una ferita mai rimarginata che mi permetto di richiamare alla mia memoria e alla memoria e alla coscienza di tutti i ventotenesi, al netto delle gravi accuse e insinuazioni che ciascun isolano ha avuto modo di leggere nella nota del vicesindaco”.
La ferita viene brutalmente sollecitata da un breve periodo della nota del signor Sportiello che ci permettiamo di riportare. “Ora io sfido Gerardo e Lino a tirar fuori queste prove, perché se esse non verranno immediatamente rese pubbliche o se fossero farlocche come la bufala di Silvestro, vorrebbe dire che ci troviamo al cospetto di persone che utilizzano la macchina del fango per colpire e screditare chi non si piega ad accettare ciò che è inaccettabile o forse per preparare la base per sporche manovre sotterranee delle quali tutti da tempo a Ventotene avvertono la puzza. Tale abilità potrebbe anche far scaturire il sospetto che il sistema sia stato utilizzato anche in passato contro avversari politici che hanno pagato caro il contrasto con tali signori”.
“E’ di tutta evidenza che la frase, minacciosa e altrettanto chiara, non è casuale e tutti ricordiamo – aggiunge l’esponente di “Ventotene Vive” gli accadimenti della campagna elettorale 2017 con arresti tempestivi quanto ingiustificati di nostri amici (tra cui quelli dell’ex sindaco Giuseppe Assenso e dell’ex assessore Daniele Coraggio) ingiustificati al punto da essere smontati per ben due volte dalle istanze superiori della Magistratura. Per tacere di fatti gravi più recenti e dolorosi che hanno toccato la vita di Ventotene. Aspettiamo di conoscere le altre campane di una querelle kafkiana che tocca corde dolorose per molti isolani e crea uno stallo gestionale di cui l’isola non ha davvero bisogno. Il tessuto produttivo soffre di una stagione che tarda a decollare e avrebbe invero bisogno di un’amministrazione compatta, efficiente, efficace, disinteressata, votata a valorizzare le migliori energie del paese per creare lavoro e ricchezza per l’isola”. Da qui la conclusione politica di Sanzo è chiara: “Noi crediamo che la misura sia colma e che Ventotene meriti di più!!! La natura della polemica in corso non si può risolvere facendo finta di avere scherzato; occorrono misure definitive e profonde. Noi, pertanto, non torniamo a chiedere le dimissioni di chicchessia!! invochiamo, invece, un rigurgito di orgoglio di cittadini, prima che di consiglieri e di amministratori comunali. Invitiamo ad un sussulto di rigore e dignità! Lasciamo che gli isolani giudichino i fatti e i personaggi e rimettiamo nelle loro mani il potere di scegliere.
“I consiglieri comunali di ‘Ventotene Vive’, insomma – conclude Sanzo – sono pronti a rassegnare le proprie dimissioni dalla carica di consigliere nelle mani del segretario comunale a partire da domani mattina e invitiamo tutti i consiglieri comunali ad una comune e contemporanea azione di rinascita dell’isola di Ventotene. Si faccia chiarezza, una volta per tutte, senza l’odio, l’acredine e l’ astio che hanno caratterizzato le vicende isolane negli ultimi tempi.!! Un pizzico di coraggio e amore per l’isola possono aiutare gli indecisi a scegliere”.
Saverio Forte
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