VENTOTENE – Modesto Sportiello, di 52 anni, non è il più vice-sindaco e assessore ai trasporti, sport e turismo del comune di Ventotene. Come anticipato dal nostro portale il sindaco della seconda isola pontina, Gerardo Santomauro, ha letteralmente licenziato il suo “vice” per aver assunto “posizioni di contrapposizioni” e per aver intrapreso “iniziative che hanno compromesso – osserva subito Santomauro nel suo decreto di revoca – l’armonico svolgimento dell’azione amministrativa”. La scorsa settimana l’ex vice-sindaco di Ventotene, sul quale pende una pesantissima richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura della Repubblica di Cassino, aveva sollevato un vero e proprio caso”.
In un messaggio inviato via whatsapp sui telefonini dei rappresentanti dell’opposizione Sportiello aveva raccontato aspetti inquietanti sulla presunta mala gestione di alcuni appalti pubblici da parte dei vertici del comune isolano… Non poteva rimanere inerme e silenziosa l’opposizione di “Ventotene vive” dopo aver assistito alla “resa dei conti così violenta” tra il vicesindaco Modesto Sportiello , il sindaco Santomaro e i singoli personaggi della ex maggioranza che governa (!?) il comune. Ad invocare le dimissioni della maggioranza era stato proprio l’ex candidato a sindaco, il dottor Raffaele Sanzo, che a meno di un anno dal voto amministrativo, aveva censurato apertamente “i toni ed i contenuti del messaggio del sig. Modesto Sportiello: sono agghiaccianti e segnano un punto di non ritorno nei rapporti personali e politici nella breve e poco brillante cronaca di un anno circa di gestione del comune di Ventotene”. A fare il resto ci ha pensato il sindaco Santomauro secondo il quale gli atteggiamenti di Sportiello “hanno fatto venir meno il presupposto fondamentale del rapporto di fiducia che aveva ispirato e aveva sotteso la nomina di Sportiello ad assessore e a vice-sindaco”.
E il sindaco di Ventotene va oltre e rivela che “in diverse circostanze il signor Modesto Sportiello ha assunto provvedimenti amministrativi senza averli fatto oggetto di discussione e di approfondimento collegiale, minando – accusa Santomauro – la linearità e la trasparenza dell’azione amministrativa impartendo direttivi agli uffici al di à dei limiti e delle competenze a lui (Sportiello) attribuite”. Sembrerebbe che il sindaco notaio di Ventotene abbia chiamato più volte Sportiello a “chiarire le ragioni del proprio operato ma si è sottratto ad un confronto diretto con il sottoscritto”. Parole durissime come macigni che Santomauro, dopo una riflessione durata alcuni giorni, ha esternato nel decreto numero 66. Emerge un comune, quello di Ventotene, il più piccolo della provincia, in balia di tanti gruppi di potere nei confronti dei quali il sindaco – che lavora stabilmente molto lontano, a Benevento – non ha saputo o voluto porvi rimedio in questo tribolatissimo anno di mandato amministrativo.
Cosa succederà ora? Il capogruppo d’opposizione, l’ex candidato a sindaco di “Ventotene Vive”, Raffaele Sanzo, ha anticipato che l’attuale minoranza non sottoscriverà alcuna mozione di sfiducia: “Devono pensarci loro – aveva detto Sanzo riferendosi ai consiglieri di maggioranza – per dimostrare di essere ancora in possesso di un briciolo di dignità”. Sportiello aveva promesso che avrebbe promosso alcune iniziative di mettere in difficoltà la sua vecchia amministrazione. Contatti sarebbbero stati avviati per sfiduciare il sindaco Santomauro con alcuni componenti di maggioranza. I nomi che circolano sono soprattutto due: il capogruppo Silvestro Verde ed il consigliere Ermanno Taliercio. Servono le firme dei rappresentanti dell’opposizione che deciderà il da farsi nei prossimi giorni.
Saverio Forte
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