MINTURNO – L’estate 2018 porta con sé nuovi orizzonti, nuove idee, un nuovo festival. “Einstein on the Beach” – tributo all’opera maestosa composta da Philip Glass alla metà degli anni Settanta – prende forma dalla collaborazione tra il Mary Rock e due dj del Golfo di Gaeta che della musica hanno fatto una vocazione ancor prima di una professione, Andrea Masone e Cristian Orlandi. La rassegna inizierà venerdì 25 maggio e proseguirà fino al termine dell’estate, con un appuntamento ogni due settimane. Alla Spiaggia dei Sassolini si alterneranno musicisti e ensemble che si muovono nel campo della musica elettronica da ascolto, della sperimentazione e dell’avanguardia, con djset sia in apertura che in chiusura delle serate e installazioni artistiche.
Piovra Project. Laureato in strumenti a percussione presso il conservatorio di Latina “O. Respighi” Gianluca Manfredonia approfondisce lo studio delle percussioni presso il Conservatorio Superiore di Musica “J. Rodriguez di Valencia (Spagna). Numerose le partecipazioni alle masterclass e corsi di perfezionamento, alcuni nomisono Dom Famularo, Christian Meyer, Ràcs Zoltàn, Anders Astrand, Mamoka Kamiya, Mike Maninieri, Dennis Chambers, Paolo Cimmino. Ha all’attivo partecipazioni importanti: Primo maggio 2013 Roma RAI1, Malta Arts Festival 2009 2011 2012, Salaprove@rocktv 2010, Rock targato italia 2007, Atlante sonoro 2010 2011 2012 2013, Sanremo rock ed il Concerto monografico sul compositore F. Filidei presso l’Auditorum Parco della Musica con l’aura percussion ensemble partecipa ad una diretta su radio vaticana sulla musica del ‘900. Attualmente collabora con: l’Oic (Orchestra Italiana del Cinema), BlowUp Ensemble, PMCE, Metamorfosi, Brew 4et, Ars Ludi Ensemble.
Un progetto che unisce due aspetti fondamentali della musica: il groove e l’armonia con un terzo elemento che lo caratterizza “il multitasking”. Poter decidere, in qualsiasi momento, che direzione far prendere al brano, lasciando delle sezioni aperte ed improvvisate. Un multi-set che miscela suoni elettronici ed acustici, convenzionali e non, cercando sempre una giusta connessione ed equilibrio tra gli stessi. L’approccio compositivo è senz’altro minimale. Fare musica basandosi quindi su “pochi” elementi e ripetitivi, prestando molta attenzione nel farli apparire sempre come una nuova idea che entra a far parte del brano. Una musica dal processo e l’evoluzione graduale. Composizioni incentrate quindi su elementi musicali monostrutturali: un fattore che si rivela determinante per gli sviluppi del minimalismo, ed analizza la musica al fine di approfondire le proprietà e gli effetti del suono.
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