FORMIA – Il commissario straordinario del comune di Formia Maurizio Valiante ha fatto fatica a celare la propria delusione per l’opinabile decisione dell’assemblea dell’ente Parco Riviera di Ulisse di nominare ugualmente due suoi rappresentanti nel consiglio d’amministrazione. Nella seduta bis del consiglio l’avvocato Valiante non c’era ma aveva delegato un dirigente del comune per chiedere di fermare le bocce e di attendere l’esito delle elezioni amministrative del prossimo 10 giugno anche perché Formia con 253 millesimali vanta la porzione di territorio più vasta sotto la giurisdizione dell’area protetta. E invece, due dei quattro comuni facenti parte dell’ente, Gaeta e Minturno, sono andati oltre chiedendo ed ottenendo la nomina dei rispettivi designati, Tommaso Di Nitto e Patrizia Esposito. A tentare di bloccare questa incredibile fuga in avanti è stato il rappresentante del comune di Sperlonga – il cui territorio protetto è secondo solo a quello di Formia sotto la giurisdizione del Parco Riviera di Ulisse davanti a Minturno e a Gaeta – ma non c’è stato verso.
Si è ricostituito il “plenum” del CdA, formato da cinque membri, dal presidente, il formiano Davide Marchese (vicinissimo alle posizione del riconfermato vicepresidente della Giunta Regionale del Lazio Massimiliano Smeriglio), dai due consiglieri di nomina della Regione Lazio, la dottoressa Gianna Delle Donne e il dottor Livio Proietti e, appunto, da Di Nitto e Esposito. A chiedere, inutilmente, di soprassedere a queste due nomine erano stati nel giro di 24 ore due dei sei candidati a sindaco al comune di Formia, Paola Villa del movimento “Formia bene comune” e Pasquale Cardillo Cupo del centrodestra. Avevano denunciato di trovarsi, in caso di elezione (poi avvenuta), ad “un colpo di mano inaccettabile perché è giusto che Formia possa esprimere, attraverso la presenza di un rappresentante della nuova amministrazione eletta, il suo peso politico all’interno del consiglio di amministrazione, soprattutto per difendere i luoghi del Parco più rappresentativi come il Parco di Gianola e tutto il suo complesso archeologico-monumentale.”
A chiedere di attendere il voto amministrativo di giugno era stato molto convintamente l’aspirante sindaco del centro destra Pasquale Cardillo Cupo per dar vita ad “un atto dovuto ed equo, che noi sosteniamo, se si vuole davvero avviare una corretta politica comprensoriale tra i comuni di Formia, Gaeta e Minturno. Diversa, invece, era stata la posizione dell’Onorevole Gianfranco Conte, il candidato sindaco della lista “Formia con te” che sulla sua pagina facebook, aveva fatto un ragionamento diverso: “A me non interessa – aveva scritto – chi va a rappresentare questo o quel comune o se qualcuno dei quattro comuni ne sarà estromesso. A me interessa capire cosa vada a proporre per la pianificazione di un territorio protetto, le cui aspettative di sviluppo e per le ricadure economico-occupazionali sono anche molteplici”. Ma la fretta fa partorire sempre i gattini ciechi e le nuove rappresentanzedi Gaeta e Minturno sono finite, forse a causa di una maledizione… formiana, sub judice per alcuni pasticci procedurali. Il votante in rappresentanza della Cia nell’assemblea del Parco non è un iscritto dell’associazione di categoria degli agricoltori ma… è un dipendente del comune di Gaeta, il comune di Minturno aveva presentato come proprio candidato Antonio Forte – che aveva protocollato regolarmente il proprio curriculum vitae – e invece è stata eletta la Esposito del cui curriculum, invece, si sono perse le tracce. Insomma una gran confusione di cui si poteva sicuramente fare a meno…
Appare chiaro da questi indici che sarebbe molto grave escludere Formia, comune con la quota millesimale più alta, anche solo dalla discussione per la nomina dei due rappresentati territoriali – sostiene Paola Villa – Ci troveremmo di fronte ad un colpo di mano inaccettabile. E’ giusto che Formia possa esprimere, attraverso la presenza di un rappresentante della nuova amministrazione eletta, il suo peso politico all’interno del consiglio di amministrazione, soprattutto per difendere i luoghi del Parco più rappresentativi come il Parco di Gianola e tutto il suo complesso archeologico-monumentale.” L’assemblea dell’ente parco Riviera d’Ulisse è stata fissata per venerdì 18, il commissario straordinario del comune Maurizio Valiante ha già da tempo chiesto formalmente che si attenda la nomina e l’insediamento della nuova amministrazione comunale per equilibrare una giusta rappresentanza tra i componenti del Cda dell’ente ma Paola Villa, a ragione, non si fida: “Ci sembra questo un atto dovuto ed equo, che noi sosteniamo, se si vuole davvero avviare una corretta politica comprensoriale tra i comuni di Formia, Gaeta e Minturno. L’assemblea correttamente si fermi e attenda solo un mese, l‘esito elettorale del Comune di Formia, qualsiasi sia il risultato. Il tutto nel rispetto della comprensorialità e dei cittadini formiani.”
Intanto la professoressa di scienze naturali ha annunciato che terrà il suo primo incontro pubblico, dopo l’ufficializzazione della candidatura, sabato sera alle 19.30 nella centralissima piazza Largo Paone. Niente conferenza stampa, nessun confronto (almeno per il momento) con la stampa cittadina che da tempo attende di porre qualche domanda sulla composizione della sua coalizione, soprattutto per avere qualche risposta a più di qualche legittima perplessità politica. E non solo.
Saverio Forte