FORMIA – Un commosso Gianfranco Conte in un gremito Teatro Remigio Paone ha presentato la squadra in un evento inaugurato con gli interventi al vetriolo di chi si è sentito personalmente pugnato alle spalle: il dottor Amato La Mura (dal centro destra di cui è stato, per diversi giorni, candidato a sindaco) e Luigi Scipione (vicinissimo alle posizioni di Eleonora Zangrillo) che, benché abbia considerato Conte “non proprio l’espressione della sua parte politica”, ha deciso poi di sostenerlo quale “unico candidato in grado di dare quel qualcosa in più”, che parlasse come tutti dei problemi ma capace di offrire le dovute soluzioni.” Che Gianfranco Conte fosse necessario a questa campagna elettorale l’hanno sottolineato alcuni candidati di “Formia con te” e, tra questi, i big Luigi Scafetta, Maurizio Tallerini, Salvatore Orsini e i giovanissimi Gianmaria Saponaro e Pompea Delle Donne.
Quando è salito sul palcoscenico del teatro di via Sarinola l’ex parlamentare era vistosamente commesso, ha pianto e le sue sono state lacrime vere. E da vero gentleman della politica formiana il candidato sindaco di “Formia con te” non ha voluto polemizzare con i suoi avversari e, tantomeno, con l’”altro” centrodestra che aveva dichiarato inizialmente di puntare su di lui: “Non ho tempo per farlo alla luce di quello che intendo dirvi – ha esordito Conte – E’ vero, ci sono strategie in politica ma c’è un limite etico e morale” alludendo alla fuoriuscita last minute dalla sua formazione di quell’Eleonora Zangrillo che “mi aveva pregato, più di tutti, di candidarmi a sindaco a cinque anni dall’attività parlamentare. Se l’ho fatto – ha aggiunto Conte – è perché era talmente alto il debito morale nei confronti di una città che mi ha sostenuto per quasi vent’anni”. Conte ha confidato di essersi messo a studiare a 65 anni, soprattutto in tema di personale e di bilancio: “C’è necessità di adottare – ha aggiunto – una revisione completa della struttura amministrativa prevedendo punizioni ma anche premi alla produzione. Bisogna ripartire dal commercio, prima ancora che dal turismo, investendo sul mercato crocieristico; sarebbe interessante verificare la gestione del sistema di conferimento dei rifiuti, garantire l’acqua come bene essenziale e chiarire i rapporti societari con Acqualatina perché – ha puntualizzato il candidato sindaco – o le cose si fanno o le società si chiudono”.
Nel suo intervento si è soffermato, poi, su altri “piccoli” temi come la tutela e la valorizzazione dei beni archeologici, il rilancio dello sport ai grandi livelli che la presenza del centro di preparazione olimpica “Bruno Zauli” consente di immaginare. Dopodichè – le idee di certo non mancano – si potrebbe cominciare a pensare in grande e l’ex deputato ha un cruccio, quella della viabilità e della mobilità per mettere definitivamente in soffitta il progetto, da sempre oggetto di qualsiasi campagna elettorale nel dopo guerra, relativo alla realizzazione della strada Pedemontana. Le idee sono essenzialmente due: la costruzione di un tunnel sottomarino che consenta di superare l’attuale e superato sistema di attraversamento costituito dal tratto iniziale della strada Litoranea e di permettere alla città di riappropriarsi del suo secolare rapporto con il mare. E poi la realizzazione di un parcheggio multipiano che nella zona sovrastante la stazione ferroviaria serva il centro urbano della città ed il quartiere medioevale di Castellone. Lui, Conte, i parcheggi multipiano (Largo Paone) ha contribuito a farli finanziare anche se nessuno – in buona fede o, peggio ancora, volutamente – se lo ricorda.
Saverio Forte
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