SPERLONGA – “Nel corso delle riunioni della Comunità del Parco tenutesi nei giorni 8 e 18 maggio 2018 si è consumato un gravissimo strappo istituzionale che ha visto protagonisti negativi i sindaci di Minturno e di Gaeta i quali hanno voluto forzare la mano e imporre a tutti i costi , senza alcuna motivazione plausibile , i propri candidati per il rinnovo del Consiglio Direttivo”. Lo dichiara l’assessore all’ambiente del Comune di Sperlonga, Stefano D’Arcangelo.
“Pur di raggiungere tale obiettivo – prosegue D’Arcangelo – gli stessi sindaci non hanno esitato a rompere lo spirito unitario e istituzionale che ha sempre caratterizzato il lavoro della Comunità del Parco, a confezionare procedure amministrative ibride e raffazzonate e a mettere in atto mercanteggiamenti indicibili, in particolare verso i rappresentanti delle Associazioni Ambientaliste e Agricole (Italia Nostra e le due Comunità Montane di Lenola e Spigno Saturnia per “raccattare qualche punto millesimale in più a discapito” dei due principali comuni: Formia e Sperlonga che da soli rappresentano oltre il 60% dell’intero territorio del Parco della Riviera di Ulisse. Tutto questo è avvenuto approfittando dell’attuale vuoto politico del Comune di Formia che si appresta proprio nei prossimi giorni a celebrare le elezioni Amministrative.
A niente sono valse le giuste e pressanti richieste di rinvio delle nomine da parte del Commissario straordinario di Formia, del Comune Sperlonga e del funzionario comunale Ottaviani che ha partecipato alla riunione del 18 maggio scorso in rappresentanza del medesimo Commissario.
I sindaci di Minuturno e di Gaeta non avendo la maggioranza dei numeri millesimali hanno continuato comunque a testa bassa ad imporre procedure “veloci”, poco trasparenti e mercanteggiamenti assurdi per spostare gli orientamenti delle altre rappresentanze minori della Comunità del parco come quelle di Italia Nostra (rappresentata da Marcello Caliman) e della CIA di Latina rappresentata “incredibilmente”dal Segretario particolare del Sindaco di Gaeta Giovanni di Tucci al posto di un Agricoltore!
In questo quadro è apparso davvero deplorevole e inaccettabile l’uso strumentale e subalterno di alcune importanti e prestigiose associazioni come Italia Nostra e Confederazione Italiana Coltivatori, dalle quali ci aspettiamo ora una netta presa di distanza nei confronti dei loro rappresentanti locali.
Inoltre ci si è trovati all’ultimo momento con il curriculum del candidato di Minturno Antonio Forte sfilato al momento del voto a favore della moglie Patrizia Esposito, mentre si è votato il candidato di Gaeta senza conoscerne il curriculum! Scene davvero kafkiane, alla faccia della trasparenza e della competenza in materia ambientale! A fronte di questo scenario incredibile non possiamo non chiedere un intervento urgentissimo da parte della Regione Lazio finalizzato a verificare la correttezza delle procedure e degli atti assunti dalla Comunità del Parco guidata dal Sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli, al fine di ripristinare la trasparenza degli atti e il necessario rispetto istituzionale nei confronti dei Comuni di Formia e Sperlonga.
Diversamente si rischia di “gettare alle ortiche” il buon lavoro programmato e già in parte realizzato ottimamente dal Parco nel corso dell’ultimo anno. Il tutto avverrebbe con gravissimo discapito delle nostre comunità locali e dell’economia turistica della Riviera di Ulisse”.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.