FONDI – Era da anni noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti specifici e per essere affetto da disturbi psichici tali da rendere necessario l’intervento del locale centro di igiene mentale dov’era in cura. Un giovane di 26 anni, N.I., campano d’origine ma da anni residente a Fondi, è stato arrestato nella serata di lunedì dagli agenti del commissariato di Polizia con la grave accusa di tentata violenza sessuale. Nel suo mirino è finita una bambina di appena nove anni che, dopo essere stata impegnata nel dopo scuola pomeridiano, stava tornando a casa precedendo di alcune decine di metri la madre.
L’aggressione del 26enne ai danni della bambina è avvenuto in uno dei luoghi più frequentati della città, l’Anfiteatro, nella zona antistante il nuovo palazzo municipale. Il tutto si è svolto in pochi e drammatici istanti: N.I. con un placcaggio da rugby faceva rovinare a terra la piccolina e, travolgendola con il suo corpo, tentava di abusarla… Le urla, lancinanti, della bambina richiamavano l’attenzione della madre che, sopraggiungendo sul luogo del turpe episodio, dava l’allarme al commissariato di Polizia. Il 26enne provava a far perdere le proprie tracce ma questa “impresa” durava pochi minuti: gli agenti della squadra Volante, diretti dal Vice-Questore Massimo Mazio, lo individuavano e lo arrestavano nascosto, a terra, tra alcune automobili in sosta.
Il giovane, impaurito, si assumeva le responsabilità per quanto avvenuto ma ciò non gli evitava l’arresto per tentata violenza sessuale. Il Pm di turno, il sostituto procuratore Giuseppe Miliano, disponeva comunque per il 26enne gli arresti domiciliari definendo incompatibile il regime carcerario con il suo inequivocabile e degenerato quadro clinico.
Saverio Forte