GAETA – Il primo telegramma di congratulazioni gli è arrivato naturalmente dalla sua città, Gaeta, e ad inviarglielo è stata l’associazione laicale in cui si è formato qualche anno fa, l’Azione Cattolica Diocesana. L’interessato ha ringraziato e ha fatto sapere come la sua nomina, decisamente storica, sia “figlia” di quella scuola di vita che si chiama Ac. Sta facendo rumore in queste ore negli ambienti accademici ed ecclesiastici italiani la decisione con cui Papa Francesco ha nominato un laico, Vincenzo Buonomo, Magnifico Rettore della Pontificia Università Lateranense a Roma, di cui sarà la guida dal prossimo 1 luglio al posto di Monsignor Enrico dal Covolo, a sua volta nominato per due mandati da parte di Benedetto XVI.
Nato il 17 aprile 1961 a Gaeta, Buonomo è specializzato in diritto internazionale con diploma di preparazione alla carriera diplomatica e la sua nomina da parte di papa Bergoglio è stata, per certi versi, attesa per essere stato coordinatore dei dottorati della facoltà di diritto civile della medesima università pontificia. Il professor Buonomo, in effetti, per la seconda volta è stato raggiunto da una nomina d’oltretevere: nel 2014 Papa Francesco lo promosse a consigliere dello Stato della città del Vaticano. Ad ufficializzare questa importante notizia per la Chiesa di Gaeta è stata la stessa sala stampa vaticana riportando alcune note biografiche del nuovo rettore.
Il professor Buonomo è dottore in “utroque iure” presso la Pontificia Università Lateranense (1983). È specializzato in diritto internazionale, con diploma di preparazione alla carriera diplomatica. Ha iniziato ad insegnare presso la Facoltà di diritto civile della Pontificia Università Lateranense nel 1984. È stato nominato docente ordinario presso la medesima Facoltà di diritto civile della Pontificia Università Lateranense nel 2001. Dal 1983 è collaboratore della rappresentanza della Santa Sede presso Organizzazioni e Organismi delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao, Ifad, Pam), dove è stato nominato capo ufficio nel 2007.
Saverio Forte
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