FORMIA – Il vice-questore Massimo Mazio, 58 anni, sposato e padre di figli, è ufficialmente il nuovo dirigente del commissariato di Polizia di Formia. Come da noi anticipato qualche settimana ha preso il posto del dottor Paolo Di Francia, nel frattempo promosso a capogabinetto della questura di Latina. La nomina di Mazio, proposta dal Questore Carmine Belfiore, è stata ratificata in questi giorni dal Dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero degli Interni. In Polizia dal 1988 dopo la laurea in giurisprudenza presso l’Università “Federico II”, Mazio iniziava la sua carriera come ispettore e quattro anni più tardi vinceva il concorso interno per diventare sostituto commissario, ruolo ricoperto a lungo presso lo stesso commissariato formiano. La svolta Mazio l’ha conosciuta quando è diventato funzionario presso l’ufficio “prevenzione generale” presso la Questura di Napoli collaborando a stretto gomito, nella prima guerra di camorra nel quartiere di Scampia, con il dirigente che poi sarebbe diventato il nuovo Questore del capuologo campano, il dottor Antonio De Jesu.
Mazio, abilitato anche all’esercizio dell’avvocatura, ritorna a Formia dopo aver diretto dal 2009 il commissariato di Fondi, inviato dall’allora Questore di Latina Niccolò D’Angelo. Tutto come previsto per la sostituzione del Vice-Questore Mazio: è stato nominato ora il neo vice-commissario Franco Pellegrino, “figlio d’arte” del compianto Alfredo, per tanti anni un elemento di punta della Polizia Giudiziaria del commissariato di Formia.
E appena insediatosi, Mazio è stato subito impegnato con un fatto di cronaca. Un uomo di 33 anni di Gaeta ha seminato il panico nel centro urbano e sulla trafficata strada Litoranea di Formia e prima di essere individuato ed arrestato ha fatto penare non poco gli agenti del locale commissariato e del reparto Prevenzione e Crimine di Roma impegnato in un maxi servizio di prevenzione sul territorio del Golfo. Quest’ultimi gli avevano posto “l’alt” in sella al suo scooter ma il 33enne non si è fermato ad un posto di blocco nei pressi della rotonda del porto commerciale Vespucci. Ne scaturiva un inseguimento al termine del quale il centauro tentava di aggredire gli agenti che erano sulle sue tracce a velocità sostenuta. Inevitabile l’arresto per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale eseguito su disposizione del Pm di turno della Procura di Cassino. Portata la calma, il 33enne chiariva le motivazioni della sua fuga: il suo scooter da giorni viaggiava senza alcuna copertura assicurativa.
Saverio Forte