FORMIA – La dea bendata, almeno per una volta, si è ricordata della collocazione politica di cui sono rappresentanti i candidati a sindaco protagonisti domenica 24 giugno del ballottaggio alle elezioni amministrative del comune di Formia. E così che il sorteggio ha sentenziato l’ordine con cui i cittadini elettori troveranno sulla scheda di color blu i nomi di Paola Villa e di Pasquale Cardillo Cupo: la prima a sinistra… il secondo a destra. Tutto più chiaro alla luce delle accuse che l’aspirante primo cittadino del centrodestra continua a rivolgere in quest’ultimi due giorni di asfittica e deludente campagna elettorale alla sua avversaria che, pur di diventare il primo sindaco donna nella lunga storia politico-amministrativa del comune di Formia, ha permesso a tanti rappresentanti della sinistra e di sinistra radicale di “sopravvivere a loro stessi” per “nascondere anni di cattiva gestione” delle varie amministrazioni a guida progressista”.
La Villa ha replicato a Cardillo nella sua conferenza di stampa di sabato scorso. Dal suo staff starebbe emergendo una linea: indifferenza e non replicare alle provocazioni del nemico. A difendere la professoressa di scienze naturali dagli assalti dialettici di Cardillo Cupo è, per quanto possa apparire paradossale, chi , più di tutti, l’ha pesantemente attaccata prima del 10 giugno, l’ex candidato a sindaco del Pd e di “Formia Bene comune” Claudio Marciano:” Qualcuno informi Cardillo Cupo che la campagna elettorale si tiene nel 2018, e non nel 1948. I suoi patetici riferimenti al pericolo comunista che correrebbe Formia in caso di vittoria di Paola Villa sono un insulto all’intelligenza degli elettori. Definire il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, un esponente della sinistra radicale è tra le uscite più ridicole che questa campagna elettorale abbia registrato. La mole di eletti e di candidati appartenenti alla destra nello schieramento civico è talmente evidente da non richiedere alcuna precisazione, e non si tratta di singoli, ma di intere liste, alcune delle quali hanno consentito in passato proprio a Cardillo Cupo di fare prima l’assessore e poi il consigliere comunale.
I toni utilizzati da Cupo in queste ore confermano la nostra decisione di evitare a Formia di avere un sindaco così divisivo e litigioso, incapace di rappresentare la città con il rispetto e la dignità che merita – conclude Marciano- Il nostro progetto resta alternativo a quello di Paola Villa e la nostra opposizione ad una sua eventuale sindacatura sarà intransigente, ma costruttiva e sui contenuti, non una ridicola caccia alle streghe, con tanto di manifesti e toni degni della peggiore propaganda post bellica.” Insomma Marciano è sempre più Montanelliano, conferma di turarsi il naso e di sostenere la Villa anche se “resta il male minore”. La sua analisi politica nasconde un palese vulnus. Se è vero che la coalizione di Paola Villa – contrariamente a quanto sta professando in tutte le lingue del mondo – ha candidato ed eletto molti esponenti provenienti dalla destra, perché il Pd frantumato (come l’atomo) dalle urne ha deciso di sostenere la sua sfida elettorale al ballottaggio?
Pasquale Cardillo Cupo, intanto, continua il suo tour elettorale nelle piazze e quartieri di Formia e in una nota attacca quello che considera il “dominus” – la conferma è arrivata dai riscontri numerici ed elettorali del primo turno – della candidata civica, l’imprenditore della sanità privata Maurizio Costa. E l’avvocato parla del futuro dell’ospedale di Formia che – a suo dire – la cui funzionalità sarebbe messa in discussione in caso di elezione della Villa: “ Se il “tormentone” del ‘Policlinico del Golfo’ fortunatamente è stato archiviato dopo cinque anni di annunci, di vera ma inutile propaganda politica – esordisce il candidato del centro destra – Siamo molto preoccupati ora sul futuro del “Dono Svizzero” di Formia che, nonostante i gravissimi tagli operati dall’amministrazione regionale di centrosinistra per quanto riguarda le già esigue ed irrisorie risorse tecnologiche e umane, è stato vittima di un totale e grave disinteresse politico della coalizione di centrosinistra. E’ la stessa che, dopo la sconfitta primo turno del 10 giugno, cerca di sopravvivere alla sua ombra nascondendosi – ripete Cardillo Cupo – sul piano elettorale dietro quella della mia avversaria al ballottaggio di domenica 24 giugno. Quella che era un’eccellenza della sanità pubblica regionale e provinciale è stata ridotta in un ospedale di facciata a causa di un depotenziamento inarrestabile mentre l’ultima amministrazione comunale di centrosinistra era spettatrice inerme di quanto avveniva. Con la rielezione del presidente Zingaretti dubito che possa avvenire un’inversione di tendenza. E le nostre preoccupazioni sono ancor più fondate se domenica prossima dovesse vincere la candidata del centrosinistra Paola Villa. Siamo molto preoccupati per un possibile ed ulteriore depauperamento dell’offerta della sanità pubblica che potrebbe avvenire per il chiaro apporto elettorale dato alla professoressa Villa da chi storicamente, e non da ieri, favorisce ed è imprenditorialmente impegnato a Formia nel settore della sanità privata. Questo ci preoccupa non poco perche in caso di elezione della mia avversaria la sanità pubblica diventerebbe davvero una chimera e Formia, con tutte le sue articolazioni sociali, soprattutto quelle socialmente più deboli, e la città – conclude Cardillo Cupo – questo non se lo può permettere….Per nessuna ragione”.
Il ballottaggio deve ancora consumarsi – il fisiologico fenomeno dell’astensionismo sarà acuito per i concomitanti festeggiamenti religiosi della ricorrenza patronale di San Giovanni Battista ? – ed è tempo già di primi bilanci all’interno degli schieramenti in lizza. La prima forza politica a tracciarli è la Lega che ha effettuato il 10 giugno il suo assoluto esordio elettorale a “meno di 100 giorni” dalla presentazione nel panorama politico cittadino. “Neanche nelle più ottimistiche previsioni avremmo immaginato che un partito neonato (su base locale) potesse addirittura arrivare ad essere il secondo in città! – si legge in una nota del coordinamento comunale – Evidentemente i formiani hanno apprezzato i nostri temi incentrati sulla sicurezza e sul rafforzamento in ogni settore del desueto concetto di identità. Ma la nostra affermazione è maggiormente rafforzata dalla costatazione che la Lega a Formia ha schierato la lista con il maggior numero di donne e con tanti giovani e giovanissimi.” Il Carroccio 4.0 si definisce orgoglioso, “nonostante una minore affluenza”, di aver migliorato con 2279 voti (11,38%) il dato delle politiche (2178 voti pari al 10,70%) ed addirittura a quasi raddoppiare quello delle regionali (1201 voti pari al 6,92%).” Questi numeri da un lato ci inducono a raddoppiare gli sforzi in vista del ballottaggio a sostegno del nostro candidato Pasquale Cardillo Cupo e, dall’altro, ci responsabilizzano a svolgere con la consueta fermezza e serietà la nostra azione politica quotidiana per non deludere le tante donne ed uomini che il 10 giugno sono entrati nell’urna ed hanno dato così massicciamente fiducia alla Lega di Formia”.
Saverio Forte