FORMIA – Mentre il neo sindaco di Formia Paola Villa si è subito messa al lavoro partecipando in Prefettura a Latina ad un vertice su un argomento tanto temuto alla vigilia dell’inizio della stagione turistica e balneare – quello dell’emergenza idrica – le nuove forze d’opposizione di centrodestra cercano di capire le ragioni (che sono tante) alla base della netta sconfitta del candidato a sindaco Pasquale Cardillo Cupo. L’interessato conferma di essersi subito tuffato nel lavoro di avvocato penalista, quasi una terapia – necessaria sul piano umano – per tentare di metabolizzare le scorie derivanti dalla sconfitta elettorale patita domenica notte al termine del ballottaggio contro la professoressa di scienze naturali.
Tutti si stanno chiedendo dove si collocherà l’avvocato Cardillo Cupo nel prossimo consiglio comunale che sarà convocato appena il sindaco Villa avrà formalizzato la nascita della sua prima Giunta. Farà parte del gruppo consiliare di Forza Italia, di quello della Lega o si dichiarerà indipendente? “Non ho sentito gli amici ed è prematuro fare previsioni – ha detto l’ex candidato a sindaco del centrodestra – Dobbiamo capire tutti insieme dove abbiamo sbagliato e come imposterà la nuova consiliatura nell’interesse di Formia”. Manca l’ufficialità ma, sulla scorta di essere stato il più votato, Antonio Di Rocco dovrebbe guidare il consiglio comunale il gruppo della Lega. In un documento, insieme al rieletto consigliere comunale Nicola Riccardelli, analizzano il buon comportamento elettorale del nuovo “carroccio” formiano al suo debutto elettorale alle amministrative: “Siamo orgogliosi del risultato ottenuto dal nostro partito, ben il 12 %, secondo partito in città, siamo già a lavoro per portare all’attenzione del sindaco Villa e dell’intero consiglio comunale quello che era ed è il nostro programma che si caratterizza per la fattibilità delle sue proposte. Non possiamo più permetterci di fare passi falsi”.
L’analisi che traccia la Lega è impietosa: “Formia, dopo 5 anni di amministrazione di centro sinistra, si trova infatti in uno stato di degrado economico, sociale, e culturale dal quale potrebbe non più riprendersi. Per questo motivo abbiamo deciso che il nostro lavoro in Consiglio Comunale si caratterizzerà per un’opposizione costruttiva e non di “No” a prescindere. Ribadiamo opposizione, perché questo è stato deciso dagli elettori e noi li rispetteremo, ma fatta di proposte, lavoro ed idee per cercare di portare Formia fuori da questa crisi e ridarle il lustro che merita. Il Sindaco Paola Villa parla di collaborazione con tutti, attenderemo e vedremo se queste sono state solo parole di rito o intende davvero dargli seguito. Le ricordiamo – aggiungono i consiglieri Di Rocco e Riccardelli – che 5 anni fa quando vinse le elezioni Bartolomeo e il Pd si gridò al “Formia è finalmente libera”. In queste prime ore abbiamo risentito la stessa frase da qualche suo fans, speriamo che si tratti solo di qualche coro isolato e che si intenda davvero dar seguito a quella che lei stessa definisce “pacificazione”.
La Lega, archiviato l’appuntamento elettorale di domenica scorsa, vuole mettere a disposizione “da subito quelli che sono i nostri rapporti col Governo nazionale con la presenza di Ministeri importanti oltre che Sottosegretari, con la Regione Lazio e l’Anci per cercare di recuperare progettualità e finanziamenti che occorrono alla nostra città per farla tornare ad essere una città vivibile, sicura e con una prospettiva soprattutto lavorativa per i nostri ragazzi. Formia ha certamente bisogno di tanta buona ordinaria amministrazione ma – concludono rieletti consiglieri comunali Di Rocco e Riccardelli – questa da sola non basta per farci tornare ad essere attrattivi come lo eravamo nel nostro glorioso passato.” La prima polemica dopo il voto amministrativo di domenica arriva dal neo capogruppo del Pd, Claudio Marciano, che mette nel suo mirino l’ex commissario straordinario del comune di Formia, Maurizio Valiante, per la decisione di approvare un nuovo regolamento per l’uso delle sale comunali. In concreto tutte le sale ridiventano a pagamento (articolo10) “dopo che la nostra Amministrazione le aveva rese nuovamente gratuite- commenta Marciano – Le tariffe le stabilirà la giunta comunale con proprio atto. La sala Ribaud non si può più concedere per iniziative politiche, ad eccezione che lo desideri il Sindaco (articolo 3), le sale sono concesse solo a seguito di verifica da parte della Polizia Municipale dei requisiti di onorabilità e integrità morale dei richiedenti (articolo7); l’utilizzo delle sale è limitato all’orario di ufficio dei dipendenti comunali. Oltre, bisogna pagare, sempre che ci sia qualcuno disponibile a fare straordinario (articolo4).
“Ritengo che questo regolamento vada immediatamente revocato, o quantomeno emendato nei suoi passaggi più cavillosi e inquietanti – ha commentato Marciano – Va ripristinata la gratuità dell’accesso, e rimossa qualsiasi discrezionalità nel rilascio degli spazi a figure politiche o peggio ancora burocratiche. Faremo la nostra proposta non appena il Consiglio Comunale avvierà i suoi lavori nelle rispettive commissioni.” Intanto il nostro resoconto sui nuovi incarichi in seno all’amministrazione-Villa (Giunta,capigruppo consiliare e composizione dello staff del sindaco) non è piaciuto ad Enrico D’Angelis, da tutti accreditato come nuovo capo di gabinetto dell’amministrazione
civica, incarico che non rivestirà su ammissione dello stesso nuovo sindaco di Formia. Abbiamo definito D’Angelis “scuro in volto” e l’interessato ha scritto su facebook che….”Non sono ancora neanche andato al mare la prima volta quindi non ho neanche preso il sole”. Sul piano politico ha spiegato le ragioni per le quali non era e non è interessato – a suo dire – a poltrone: ” Io sono legato ai progetti politici ai quali dò il mio sostegno, non alle cariche o alle poltrone che essi, in caso di affermazione. producono, pur considerandomi assolutamente in grado di svolgere qualunque ruolo o compito o attività amministrativa e politica. All’età che ho e nelle condizioni in cui sto, posso permettermi di stare benissimo a fare quello che ho fatto nel corso di questo intenso periodo di campagna elettorale, oppure di scegliere, di fronte ad eventuali proposte, se accettarle o meno. Ma è l’ultimo dei miei pensieri. Mi intriga di più fare il massimo perché il progetto che ha preso forma anche davanti agli occhi dei cittadini, per quanto difficile e affascinante, vada avanti, produca effetti positivi sulla città, produca una nuova classe dirigente, faccia crescere nuove personalità politiche ed amministrative. Poco? A me sembra moltissimo. Soprattutto perchè l’impresa è ardua, occorrerà pazienza ed esperienza, disponibilità ed offerta di sé, omogeneizzazione dei linguaggi tra ultrasessantenni come me e giovani trentenni senza esperienza politica ed amministrativa, omogeneizzazione dei parametri di analisidella realtà. Non sono un imbecille e conosco la gravosità dell’opera, ma sono un uomo libero – aggiunge D’Angelis – Ho compiuto riflessioni sulle mie esperienze politiche dentro strutture storiche meritevoli del massimo della considerazione. In esse sono cresciuto ed essere stato costretto ad allontanarmene mi ha addolorato. Ma ho conquistato un diverso modo di vedere la realtà, senza sputare sulle mie radici. Quindi farò di tutto per aiutare questa bella barca della comandante Paola Villa, che appena adesso ha solo sciolto gli ormeggi e ancora naviga dentro la diga foranea del porto in vista di prendere il mare aperto, a mantenere salda la rotta e a raggiungere il primo importantissimo scalo fra cinque anni. Tempeste, cicloni e calme piatte si alterneranno. Nel corso di esse sarà sempre fondamentale mantenere nervi saldi, forte fiducia dell’uno nei confronti dell’altro, forte spirito di collaborazione, forte spirito di lealtà reciproca, forte capacità di guardare avanti con positività, senza indugiare sul passato che si è chiuso, né per demonizzarlo, né per rimpiangerlo. Si è chiusa una fase. Sto già partecipando alla nuova”.
Saverio Forte