ITRI – Continuano a crescere nel Lazio i comuni che producono sempre meno rifiuti indifferenziati, più precisamente meno di 75 chilogrammi all’anno per ogni abitante. Naturalmente sono stati premiati i comuni “Rifiuti Free” e l’occasione è stata la seconda giornata dell’Ecoforum nazionale di Legambiente. Nel Lazio sono diventati 11 i comuni rifiuti free quando nel 2017 erano 8, in testa Sant’Ambrogio sul Garigliano, in provincia di Frosinone, con soli 47,5 kg di rifiuti pro-capite all’anno, al secondo posto Colle San Magno (FR) con 52,3 kg e al terzo il comune di Itri che con 66,6 kg è anche il primo nella classifica regionale tra i comuni che hanno una popolazione tra i 5000 e i 15.000 abitanti. Itri ha battuto i comuni di Capranica e Aquino, un riconoscimento importante, l’ennesimo, cui teneva tanto il sindaco Antonio Fargiorgio a conferma della bontà della scelta, operata diversi anni fa (Itri fu il primo comune del sud-pontino) , di procedere alla raccolta differenziata.
Intanto, il Comune di Itri si gode un premio che lo pone sicuramente come esempio da seguire nell’intero comprensorio e come punto di riferimento per le limitrofe comunità. Un concetto ribadito anche dal presidente della Legambiente Lazio, Roberto Scacchi: “Cominciano a crescere i comuni rifiuti free del Lazio, c’è ancora tanta strada da fare. Intanto premiamo chi si impegna concretamente raggiungendo obiettivi seri e reali di abbattimento dei rifiuti, perché valorizzare le buone pratiche vuol dire renderle virali. Se si vuole un Lazio Rifiuti Free, con un futuro senza discariche o inceneritori e nel pieno solco dell’economia circolare, bisogna in primo luogo che tutte le amministrazioni comunali superino il 65% di raccolta differenziata, riducendo al minimo l’indifferenziato, come quelle premiate. Sindaci e amministratori locali non possono dirsi contrari a discariche e inceneritori senza, insieme, fare di tutto raggiungere velocemente i numeri di queste amministrazioni virtuose; noi continueremo a premiare i comuni ricicloni ma chiediamo a tutti uno sforzo in più per diventarlo. Il salto di qualità del Lazio verso l’economia circolare avverrà a queste condizioni, insieme all’attuazione della legge che introduce la tariffa puntuale con bando per i comuni e realizzando il nuovo piano regionale sui rifiuti che non può più attendere, sul quale chiediamo un ampio processo di partecipazione”.
Saverio Forte