GAETA – I fatti risalgono allo scorso anno, la ricostruzione della vittima ha dovuto meritare i giusti e necessari riscontri probatori dopodiché una prima informativa è stata trasmessa dal commissariato di Polizia di Gaeta alla Procura della Repubblica di Cassino. Il Gip del Tribunale della città martire Vittoria Sodani ha emesso un provvedimento cautelare interdittivo, con l’ipotesi di reato di stalking, nei confronti di un pregiudicato di 39 anni di Gaeta, accusato di aver reso la vita infernale ad un uomo di 40 anni, pugliese di nascita ma da anni trapiantato per ragioni familiari e di lavoro in città.
La vittima si era rivolta agli agenti del Vice-questore Maurizio Mancini raccontando di essere nel mirino, ma senza alcuna plausibile ragione, del 39enne, pregiudicato per reati contro la persona: alle iniziali ingiurie e minacce sono seguite percosse, lesioni personali, pedinamenti sino al punto di svolta, una feroce aggressione all’interno di un esercizio commerciale in pieno centro. Qui lo staker sotto la minaccia di una pistola, colpì ripetutamente con calci e pugni il 40enne facendolo stramazzare al suolo e provocandogli la frattura delle ossa nasali.
Questi fatti, gravissimi, hanno convinto il magistrato titolare delle indagini, il sostituto procuratore Arianna Armanini, al chiedere al Gip Sodani un provvedimento cautelare personale interdittivo con cui il 39enne non può avvicinarsi, per nessuna ragione, alla vittima. alla sua abitazione, ai familiari ed ai luoghi da loro frequentati. Le indagini del commissariato su questa incredibile vicenda proseguono. Si tratta di definire le reali ragioni di questa persecuzione che potrebbe provocare al 39enne l’adozione di una misura più restrittiva qualora dovesse violare il provvedimento emesso in questi giorni dal Gip Sodani.
Saverio Forte