VENTOTENE – “Volete circolare sull’isola? Bene, dimostratemi che siete in regola con il pagamento di tutte le tasse e tributi comunali”. I consiglieri d’opposizione al comune di Ventotene Raffaele Sanzo, Pietro Pennacchio e Andrea Biondo, hanno deciso di disertare polemicamente l’ultima seduta consiglio comunale quando hanno appreso il contenuto dell’ordinanza numero 11 del 5 giugno con cui il sindaco notaio della seconda isola pontina, Gerardo Santomauro ha voluto disciplinare la gestione del rilascio del permesso di circolazione veicolare su un territorio lungo due chilometri e largo meno di uno…
Le minoranze, che hanno presentato un altro esposto per denunciare una serie di presunte illegittimità degli atti deliberativi connessi al bando di gara relativo all’affidamento a terzi del servizio di ormeggio delle imbarcazioni da diporto nell’area demaniale marittima in località Porto Nuovo” (di cui ci occuperemo in un altro e specifico servizio), si sono rivolte direttamente alla stazione dei Carabinieri, alla brigata della Guardia di Finanza dell’isola e anche al Prefetto di Latina Maria Rosa Trio, per sottolineare come l’ordinanza rappresenti un vero abuso di potere non essendo citata alcun norma di legge a sostegno. La circolazione veicolare sul territorio di Ventotene nel periodo estivo è fondamentale e vitale per un proficuo svolgimento dell’unica attività economica dell’isola, il turismo, e i consiglieri Sanzo, Pennacchio e Biondo considerano l’ordinanza di Santomauro una “forma di brutale ricatto nei confronti di cittadini che possono risultare morosi per ragioni che nulla hanno a che vedere con l’oggetto della stessa ordinanza”.
Insomma il cittadino, infatti, o ha il diritto al rilascio del permesso di circolazione o non lo ha anche perché la morosità comporta una propria sanzione amministrativa e non è lecito che abbia altre derivazioni anche la tassa, difformemente dall’imposta, si versa a fronte di un servizio o di una concessione. Le minoranze consiliare al comune di Ventotene, convinte che l’ordinanza appare essere più un meschino sotterfugio per sopperire ad incapacità dell’Ente piuttosto che l’esercizio di potere di governare il paese, hanno chiesto l’intervento di Carabinieri e Finanza e, soprattutto, della Prefettura di Latina, per valutare le “forme più idonee per la salvaguardia dei diritti degli isolani.”
Saverio Forte