FORMIA – Continuano a trapelare altre indiscrezioni sulla composizione della prima Giunta municipale guidata dal neo sindaco di Formia Paola Villa. E sono tutte significativamente importanti anche se manca la ratifica del neo primo cittadino che, dopo averla formalizzata lunedì sera nel corso di una riunione di maggioranza, la ufficializzerà nelle prossime ore nel corso di una conferenza stampa o, direttamente, nel consiglio comunale d’esordio in programma giovedì pomeriggio, alle ore 17. In effetti, rispetto a quanto annunciato nei giorni scorsi – in mancanza di informazioni certe – le novità che starebbero emergendo sarebbe praticamente due. La prima è politicamente di livello: due assessori che hanno fatto parte della penultima Giunta del democratico Sandro Bartolomeo continueranno a sedere al tavolo dell’esecutivo. Si tratta degli ex assessori al bilancio Fulvio Spertini e alle politiche sociali Giovanni D’Angiò. Quest’ultimo aveva lasciato polemicamente lo scorso anno la navicella allo sbando dell’amministrazione comunale dopo la revoca della sua delega e di quella alle attività produttive a Giovanni Costa.
Avevano annunciato urbi ed orbi che avrebbero gareggiato in prima persona alle elezioni amministrative del 10 giugno ma non se fece più nulla. Ma sia D’Angiò che Costa hanno saputo realizzare i loro calcoli: il primo assessore dopo l’elezione al consiglio comunale del secondo… Tornerà – almeno di improbabili capovolgimenti di fronte – a far parte della Giunta anche Fulvio Spertini, l’ex delegato al bilancio del Bartolomeo quater poi entrato a far parte della coalizione e dell’organizzazione che ha sostenuto Paola Villa quale neo sindaco di Formia.
La seconda ed importante novità di natura politica è la mancata assegnazione delle delega di vice-sindaco a Kristian Franzini, il più stretto collaboratore del neo sindaco di Formia dai primissimi tempi di gestazione di questo progetto civico, l’inverno 2012. Franzini era pronosticato anche con una delega importante, alla cultura, ma nei giorni in cui ha ripreso a coltivare un suo antico hobby ed interesse, quello verso il cinema di qualità, ha detto di no: voglio fare altro. Franzini vorrebbe esercitare un antichissimo mestiere, quello di ambasciatore, di ministro degli esteri del governo formiano nei confronti di altre esperienze civiche in piedi in provincia di Latina. Su tutte quelle di Latina, Aprilia e Sabaudia. Staremo a vedere.
Ormai un assessore blindatissimo resta l’ingegner Paolo Mazza, stimatissimo da più parti (e anche dalle nuove minoranze) e in predicato ad assumere l’assessorato all’urbanistica dopo aver sostenuto al primo turno il candidato sindaco del Pd Claudio Marciano. Ma Mazza e la Villa sono amici di antichissima data: con lo stesso Franzini diedero vita al 2012 ad un “Un’altra città” che alle amministrative dell’anno successivo per un pugno di voti non approdò in consiglio comunale.
Intanto spuntano altri volti nuovi. Quello più assoluto è legato ad Alessandra Lardo, classe 1989, vicinissima alle posizioni di uno dei “padri nobili” di questa maggioranza, il due volte candidato a sindaco Maurizio Costa. Laureata in economia aziendale, la Lardo, commercialista, insegna all’università di Cassino economia e direzione delle imprese. Dovrebbe occuparsi di pubblica istruzione e di politiche giovanili. Resta scoperta un’altra tessera, quella dei Lavori pubblici: si fa il nome di un manager, Pasquale Forte, marito dell’avvocato Jolanda Petracchini e fratello minore del rieletto consigliere comunale di maggioranza Gerardo. Anche Forte junior – a Formia pullulano da più parti, da sempre – è vicinissimo alle posizioni di Maurizio Costa e, in più, avrebbe una copertura politica diretta sul piano consiliare e familiare. E numerosi saranno anche i delegati che il sindaco Villa ha intenzione di premiare.
Intanto Gerardo Forte e Giovanni Costa da giorni sono “attenzionati” dal Partito Democratico, soprattutto da quello provinciale. Secondo alcune informazioni potrebbero essere espulsi – o meglio invitati a restituire la tessera 2018 – dal partito per essersi candidati alle ultime amministrative in una coalizione avversaria a quella del Pd che indicava quale candidato a sindaco Claudio Marciano. Il motivo? Chiaro, lo prevede lo Statuto del partito a livello nazionale.
In attesa che queste indiscrezioni vengano o meno confermate dal sindaco di Formia, le minoranze hanno accolto con qualche perplessità il contenuto dell’ordine del giorno del consiglio comunale di giovedì pomeriggio. Figura un argomento inatteso, imprevisto: il varo delle commissioni consiliari. Chiaro il comportamento politico della maggioranza, tentare di mettere in evidenza le divisioni, che attualmente esistono, tra le diverse forze di opposizioni dopo il voto del 10 e del 24 giugno. Paola Villa avrà fatto questo ragionamento: “Vi avrò anche fatto attendere alcuni giorni per il varo della Giunta ma ora dimostrate di essere pronti per dare risposte ai tanti problemi della città. In commissione vanno preparate le delibere da approvare in consiglio comunale”. E in un’intervista al nostro portale l’ex candidato a sindaco Gianfranco Conte era apparso freddo nel coltivare i rapporti con le minoranze elette così come i tre principali sostenitori dell’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, Forza Italia, Udc e Lega, non sono riusciti ancora ad analizzare le motivazioni della sconfitta ed il varo delle commisioni, soprattutto di quelle tecniche, le divisioni all’interno dello schieramento non tarderanno ad affiorare.
Intanto continua la polemica tra il neo sindaco Paola Villa e l’ex delegata alla legalità della Giunta Bartolomeo, Patrizia Menanno: il pomo della discordia è rappresentato dal’ordinanza sindacale per invitare un po’ tutti a ridurre in consumo dell’acqua, da lunedì 9 luglio sino al prossimo…30 novembre. Quest’ultimo per la Menanno era apparso eccessivo a differenza di quanto contemplato dagli analoghi provvedimenti dei sindaci di Gaeta e Minturno, Cosmo Mitrano e Gerardo Stefanelli arrivando a sostenere come “Acqualatina abbia cominciato ad imporre i suoi diktat alla nuova Amministrazione. Non è un caso che la segreteria tecnica operativa dell’Ato – ha rivelato la Menanno – abbia inviato ai sindaci una lettera ed una bozza di ordinanza, già pronta, che gli stessi primo cittadini, come quello di Formia, hanno approntato e pubblicato. Il testo è identico per tutti i Comuni che l’hanno adottata ed è quindi evidente che il regista sia il gestore. Ad ogni buon conto – ha concluso la Menanno – occorre che oggi i Sindaci, nell’esercizio del loro diritto/dovere di soci, si facciano promotori finalmente di una ispezione amministrativa della società. Le ordinanze le approntino loro e non utilizzano le bozze che qualcuno prepara per gli stessi comuni”.
Saverio Forte
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