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Formia / Paola Villa si astiene sul rinnovo del Cda di Acqualatina, scoppia la polemica

FORMIA – Perché il neo sindaco di Formia si è astenuto, alla stessa stregua del rieletto collega di Aprilia Antonio Terra, sul rinnovo del consiglio di amministrazione di Acqualatina? Se lo chiede e se lo richiede in continuazione dalla giornata di martedì il neo capogruppo ed ex candidato a sindaco del Pd al comune di Formia Claudio Marciano. Accusa di atteggiamento pilatesco il nuovo capo dell’amministrazione comunale di Formia, lo stesso che, alla testa della sua coalizione civica (nei mesi caldi dell’emergenza idrica nell’estate 2017), aveva censurato l’operato della governance dell’ente gestore, ora rinnovato dall’assemblea dei sindaci dell’Ato 4.

“Rinnovato, per modo di dire – esordisce Claudio Marciano – Il Presidente è rimasto lo stesso. L’amministratore delegato, idem. Parte pubblica e parte privata si sono rivelate completamente insensibili al disastro della crisi idrica. Il bando pubblico, organizzato per dare una parvenza di meritocrazia alle nomine, è stato semplicemente una foglia di fico. Non ha prodotto una graduatoria per punteggio, né una profilazione dei candidati basata su criteri oggettivi. L’unico criterio seguito è stata l’applicazione sistematica del manuale Cencelli”. Marciano non esita a criticare l’accordo politico raggiunto dal suo partito a livello provinciale con Forza Italia, “lo stesso che ha consentito l’elezione dell’attuale presidente della Provincia”. Marciano attacca frontalmente l’azione della componente del Pd vicina all’ex Senatore Claudio Moscardelli che “si è accordata con Forza Italia e Fratelli d’Italia, a discapito dei Sindaci “civici”, in primis quello di Latina, in alleanza con alcuni Comuni del PD.

L’alchimia di queste alleanze non ha niente a che vedere con l’identità politica: destra, sinistra, centro, si mischiano senza soluzione di continuità. L’unico distinguo è l’orientamento verso Acqualatina: i primi vogliono continuare con quanto fatto finora, i secondi, a volte per puro opportunismo e perché sono stati esclusi dalla pappatoia, ma nella maggior parte dei casi per dare forza e coerenza al processo di ripubblicizzazione, vogliono invece un cambiamento”. L’affondo di Marciano nei confronti del neo sindaco di Formia è sintetizzato in questo passaggio di un comunicato stampa: “Per questo è molto grave che la Sindaca Villa si sia astenuta. Formia non è mai stata neutrale rispetto a questo processo, anzi ha svolto un ruolo di coordinamento e conoscenza fondamentale per mettere in discussione Acqualatina e i suoi interessi, in alleanza con Latina e altri Comuni da sempre favorevoli alla gestione pubblica.
Nel servizio idrico integrato l’isolamento non paga: bisogna fare rete, creare alleanze, spendere il proprio voto anche quando non si è completamente d’accordo. Altrimenti si è condannati alla totale irrilevanza. In venti giorni di governo, al netto delle gaffe come l’ordinanza per limitare gli sprechi idrici promulgata il giorno dopo la riattivazione delle fontanelle, questa era l’unica scelta politica di una qualche rilevanza. Il risultato è stato: il nulla.”

Il sindaco Villa in serata ha voluto difendere la sua posizione politica quando ha sostenuto che “le lotte intestine fra i diversi schieramenti e dentro i diversi partiti hanno ancora una volta caratterizzato la discussione sulla scelta dei nomi. Di fronte alle conclusioni della commissione che doveva valutare i curricula presentati dai diversi candidati, che ha espresso lo stesso identico giudizio di idoneità per tutti i candidati ammessi, senza alcuna graduatoria abbiamo provocatoriamente chiesto che si procedesse per estrazione a sorte, tanto uno valeva l’altro. Abbiamo preso atto che le amministrazioni rette da Sindaci espressioni di alleanze civiche non hanno saputo o voluto esprimere posizioni unitarie” E il neo primo cittadino di Formia ha voluto motivare la sua astensione con una posizione politica che coinvolge…altri: “ Di fronte al quadro che abbiamo avuto davanti, in cui si fronteggiavano schieramenti precostituiti espressioni di un quadro politico che evidentemente ancora a livello provinciale riesce ad esprimere la forza necessaria per difendere le proprie rendite di posizione e le proprie posizioni di potere, e in assenza di una sia pure abbozzata alleanza per il cambiamento, abbiamo preferito non votare nessuno dei candidati che avevano presentato il proprio curriculum, ma che rappresentano unicamente la continuità gestionale e comportamentale di Acqualatina con un passato antico e recente in cui l’utenza è ancora posta all’ultimo gradino degli interessi e delle preoccupazioni.

Abbiamo richiesto una revisione del disciplinare relativamente alla parte dedicata alle modalità di scelta dei membri del CdA, perchè attualmente non sono garantite nè la trasparenza nè la professionalità. Siamo consapevoli che per Formia esista il problema di uscire dall’isolamento – ha aggiunto la professoressa Villa – e di verificare l’esistenza di possibili alleanze in grado di produrre la rottura con i metodi finora seguiti, ma al momento questa rimane una semplice aspirazione, almeno fino a quando tutti i Sindaci espressi da coalizioni civiche, non ritrovino il senso esatto della loro collocazione e si aprano ad un confortno leale e costruttivo. Noi oggi dobbiamo innanzitutto onorare il mandato che i cittadini formiani ci hanno assegnato. Nessuna condivisione o accettazione dei vecchi metodi di gestione ma solo difesa delle prerogative e degli interessi della popolazione formiana”.

Il sindaco di Formia ha voluto ricordare la necessità di realizzare alcune iniziative anticipate nel corso della sua prima conferenza stampa dopo la proclamazione della sua elezione: richiesta al gestore di attuare tutti gli investimenti necessari per il ripristino della efficienza della rete e di funzionalità dei serbatoi, con cancellazione delle perdite, e per interventi su nuove infrastrutture non a rischio di inutilizzabilità e di spreco di denaro pubblico e costituzione dell’Ufficio Comunale per le relazioni con Acqualatina che dovrà garantire un controllo sulla tempistica di risposta alle richieste di intervento ed un controllo sulla qualità dei lavori eseguiti.” Ancora troppe sono le perdite esistenti sul territorio comunale ed ancora troppo lunghi i tempi di risposta del gestore alle sollecitazioni dei cittadini – ha concluso il sindaco Villa – Mi preme l’obbligo di avviare fra le forze presenti in consiglio comunale e con i comitati interessati l’esame delle opzioni concretamente praticabili da mettere in campo per la possibile uscita da Acqualatina”.

Saverio Forte

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