FORMIA – L’elezione del nuovo presidente del consiglio comunale si è rivelato giovedì sera un capolavoro politico delle nuove e diverse minoranze al comune di Formia che, di fronte alla ripetuta richiesta di “riappacificazione” del sindaco Paola Villa, hanno deciso (a sorpresa, ma non più di tanto) di far convergere i loro voti sull’unico e apprezzato candidato della maggioranza, l’avvocato 41enne Pasquale Di Gabriele all’unanimità al primo scrutinio e con ben 25 voti. Un record, non si è mai verificato a Formia dell’entrata in vigore, 25 anni fa, dell’elezione diretta dei sindaci. Le minoranze hanno concesso una significativa linea di credito nei riguardi dello stimatissimo penalista peraltro scelto grazie alle riconosciute qualità di dialogo e confronto. E l’avvocato Di Gabriele, persona colta, intelligente e rispettosa del lavoro delicato dei giornalisti, l’ha sottolineato in una significativa intervista rilasciata a Temporeale.info.
Correttamente ha voluto ringraziare la fiducia che gli hanno dato le opposizioni (Forza Italia, Lega, Pd e Gianfranco Conte), “consapevole – ha detto – dell’importanza del ruolo che ricoprirò, mi impegno a lavorare nell’ottica del bene comune della città. Svolgerò un ruolo super partes e mi impegno a farlo nella massima onestà intellettuale”. E’ andata un po’ diversamente l’elezione del vicepresidente, Pasquale Martellucci, sul cui nome si sono registrati 16 voti a favore e 9 bianche. Ma Di Gabriele non ne fa dramma. Si sofferma sul suo ruolo all’interno di un massimo consesso civico che intende rilanciare – a cominciare dal varo delle nove commissioni consiliari e dall’approvazione del Documento unico di programmazione entro la fine del mese – per tentare di risolvere i tanti e gravosi problemi che al momento minano la credibilità di una città desiderosa di tornare ad essere il locomotore e non un semplice vagone del treno in corsa che si chiama sud pontino.
Saverio Forte
Intervista a Pasquale Di Gabriele