MINTURNO – I militari del Comando Provinciale Carabinieri di Isernia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali a carico di cinque persone (una in carcere, due ai domiciliari e due con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria), emessa dal GIP presso il Tribunale di Isernia, Federica Rossi, su richiesta della locale Procura della Repubblica nella persona di Paolo Albano. Le indagini che hanno portato all’operazione di ieri mattina, hanno permesso di smantellare un’attività criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti nel centro di Isernia e sono state condotte oltre che attraverso attività tradizionali quali i servizi di osservazione, pedinamento e controllo, anche con attività tecniche, quali intercettazioni telefoniche e riprese video fotografiche.
Ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Isernia, che hanno condotto le indagini, si sono aggiunti nell’operazione di questa mattina anche i militari del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Venafro, supportati dal Gruppo Carabinieri Forestale di Isernia e da unità specializzate per la ricerca di stupefacenti del Nucleo Cinofili dell’Arma di Chieti. In carcere è finito un 22enne residente a Minturno (LT), ma attualmente domiciliato a Macchia d’Isernia, ai domiciliari una 20enne di Macchia d’Isernia ed un 30enne di Isernia, obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per una 26enne di Isernia ed un 25enne di Minturno (LT). Le persone sottoposte a misure cautelari, secondo quanto accertato dai Carabinieri, rifornivano di considerevoli quantitativi di hashish giovani acquirenti, tra i quali numerosi studenti degli istituti delle scuole medie superiori del capoluogo “pentro”. Almeno in una circostanza parte dell’hashish da destinare all’attività di spaccio, è stato procurato proprio da una delle persone arrestate, durante una gita scolastica in Olanda, precisamente nella capitale Amsterdam.
Nel corso delle attività investigative che si sono sviluppate tra la fine del 2017 ed il 2018, una persona è stata arrestata in flagranza di reato, quattro quelle denunciate in stato di libertà e tre segnalate alla Prefettura. Convenzionale il linguaggio utilizzato per l’acquisto delle dosi di stupefacenti: preparami una “caffè”, equivaleva all’acquisto di piccole dosi di hashish, mentre portami un “giubbotto” equivaleva all’acquisto di un panetto. Nel corso dell’operazione odierna è stata inoltre data esecuzione a decreti di perquisizione domiciliare emessi dall’Autorità Giudiziaria nei confronti degli indagati.