CASTELFORTE – Il barometro, da mesi, indica tempesta all’interno del palazzo municipale di Castelforte. Che la luna di miele per la maggioranza di “Castelforte futura” sia terminata da molto tempo, la riprova è giunta da un’altra scossa tellurica che sta minando le fondamenta dell’amministrazione comunale del sindaco Giancarlo Cardillo. Se non bastava il passaggio all’opposizione del consigliere di maggioranza Michele Saltarelli, ora si è aggiunta un’altra presa di posizione, dal forte carattere Aventiniano, di altri due esponenti della coalizione di governo. Si tratta dei consiglieri Antonio Rosato e Americo D’Aprano che hanno protocollato una lettera in cui dicono, o meglio, scrivono tutto e il contrario di tutto. Lo hanno, però, messo per iscritto in una nota indirizzata al sindaco di Castelforte Giancarlo Cardillo, al presidente del consiglio comunale Alessandro Ciorra, al capogruppo di maggioranza di “Castelforte futura” Giuseppe Rosato – forse l’esponente del Partito Democratico che continua a manifestare fedeltà e vicinanza al sindaco Cardillo – e alla segretaria comunale Antonietta Di Massa.
Rosato e D’Aprano cosa hanno deciso di fare? “Nel pieno rispetto dello Statuto e dei regolamenti comunali” (!) hanno costituito un gruppo consiliare di maggioranza denominato “Castelforte popolare” e, pur riservandosi “autonomia decisionale”, vuole rimanere a sostegno del programma elettorale e del contratto (termine ormai di voga anche a Castelforte) stipulato con gli elettori alle amministrative del 2016. Un modo, poco elegante, per “alzare il prezzo” o il prologo per tentare di staccare la spina all’amministrazione vincitrice delle ultime elezioni amministrative? Se ne saprà qualcosa di più sicuro il 31 luglio quando la maggioranza Cardillo dovrà affrontare e superare le insidiosissime forche Caudine dell’approvazione in consiglio comunale della salvaguardia degli equilibri di bilancio. Antonio Rosato ed Americo D’Aprano, dopo alcuni incontri conviviali, starebbero pensando di passare all’opposizione e rendere numericamente impossibile la sopravvivenza politica della Giunta Cardillo?
Non è un caso che la loro lettera depositata al protocollo generale del comune di Castelforte è stata accompagnata da un documento politico di Forza Italia che recita già il “de profundiis” per la maggioranza consiliare: “Alla luce di questi movimenti all’interno del consiglio comunale e dell’ormai datata rottura con il gruppo di “Liberi per Castelforte” è ormai un dato di fatto che la lista civica ed il progetto Castelforte futura non esistono più e forse, a questo punto, non esiste più nemmeno una maggioranza coesa e compatta come veniva tanto decantata dal Sindaco fino a poco tempo fa. Siamo ormai ai titoli di coda di un’esperienza politico- amministrativa che poco è riuscita a fare per migliorare lo stato delle cose nella nostra città anche se siamo certi che il sindaco farà di tutto per cercare di tirare a campare il più possibile concedendo al neo costituito gruppo qualsiasi richiesta venga presentata (magari un assessore a discapito di altre componenti che non esprimono alcun consigliere comunale) dimostrando così di tenere alla poltrona più che al benessere della collettività che è ormai conscia della totale incapacità di questa ormai ex maggioranza a fornire risposte concrete agli evidenti problemi con i quali si imbatte giornalmente. Speriamo a questo punto che il Sindaco si faccia un sereno e serio esame di coscienza e rassegni le dimissioni riportando il paese a nuove elezioni con la speranza che queste possano dare fiducia ad una maggioranza che possa definirsi tale costituita da persone che si impegnano quotidianamente per fornire risposte concrete e puntuali e per regalare un paese migliore alle prossime generazioni.”. Ma chi scrive questo documento rispetto al quale la ghigliottina è meno affilata? E’ Alessio Fusco, figlio rampollo dell’ex sindaco democristiano di Castelforte, Pasquale (ora potente dirigente di primissimo piano presso il comune di Gaeta), le cui campagne elettorali, come gli esami, da attore protagonista e non , non finiscono mai…
Saverio Forte
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