TERRACINA – A causa di quelle minacce e frasi ingiuriose era stata costretta a lasciare il lavoro di commessa presso un negozio e, con un bambino in tenera età, cambiare anche luogo di residenza, da Terracina a Formia. A ciò si è aggiunta la separazione dopo alcuni anni di matrimonio. Una donna di 34 anni di Terracina non avrebbe mai lontanamente immaginato che la causa dei suoi guai sarebbe stato l’amico d’infanzia e di sempre del suo ex marito, il testimone delle sue nozze. L’uomo, di 46 anni, elettricista, è stato condannato ora a due anni e mezzo di reclusione e al pagamento di una prima provvisionale di 1500 euro con la grave accusa di stalking.
La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Latina Fabio Velardi al termine di un procedimento che, istruito dal sostituto procuratore Simona Gentile, era stato inaugurato con la presentazione pres-so il commissariato di Polizia di Terracina di una denuncia da parte del legale della donna, l’avvocato Gianluca De Meo. Lo stalker, difeso dall’avvocato Marco Popolla, dopo la separazione della donna, dal 2016 al maggio 2017 aveva cominciato a pedinarla e a inviarle omaggi floreali in quantità e i messaggi più diversi: quelli platonici iniziali (“Sono due anni che non dormo e penso a te”) si sono trasformati in minacce e ingiurie (“Pensi sia proprio s…o come tuo marito”) al punto che il 46enne era stato arrestato dallo stesso commissariato di Terracina, rimesso in libertà dal Riesame con il divieto di avvicinarsi alla donna peraltro accusata ingiustamente di intrattenere una relazione extraconiugale con l’invadente testimone di nozze.
Saverio Forte