CASTELFORTE – Se l’inchiostro, pardon l’uso indiscriminato e irrazionale della tastiera di una computer, fosse stato utilizzato in questi giorni per tentare di risolvere i problemi (tanti) che attanagliano e penalizzano la crescita sociale, culturale ed economica, Castelforte sarebbe almeno idealmente, il paese più bello del mondo. E invece la costituzione di un gruppo indipendente all’interno della sempre più risicata maggioranza consiliare di “Castelforte Futura” che sostiene da due anni il sindaco Dem Giancarlo Cardillo è apparso il prologo di una campagna elettorale che, in linea teorica, dovrebbe svolgersi nella primavera del 2021, cioè tra tre anni.
Hanno fatto rumore le cinque righe, cinque di conto, che i consiglieri Antonio Rosato e Americo D’Aprano hanno scritto per annunciare urbi ed orbi la nascita di un cespuglio all’interno del bosco, sempre meno folto, che protegge il sindaco Cardillo. Nella lettera di costituzione di questo mini gruppo consiliare all’interno della maggioranza c’era scritto tutto ed il contrario di tutto ma, alla vigilia dell’approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio (il voto favorevole per garantire il proseguimento della consiliatura), questa legittima sortita politica è apparsa a più di un osservatore una mal riuscita richiesta per contare di più. Naturalmente in Giunta dove il duo D’Aprano-Rosato confida di far sedere un proprio rappresentante. Anche qui le indiscrezioni non mancano così come tutti, proprio tutti, si sono affaccendati, superando la stessa velocità della luce, a dire o, meglio, a scrivere il proprio legittimo pensiero. La matassa, politicamente intricata (nonostante le ottimistiche e speranzose istanze), è finita nelle mani del sindaco di Castelforte che per salvare il salvabile dovrà riassettare, probabilmente dopo la calura estiva, la struttura, un po’ deboluccia, della sua squadra di governo. Ed un “sacrificio” dovrà compierlo uno tra l’attuale vice-sindaco e assessore alla valorizzazione dell’area termale di Suio Antonietta Graziella Russo ed il delegato all’economia e finanze Ferdinando Orlandi.
Intanto a gettare benzina sul fuoco delle polemiche ci ha pensato un “figlio d’arte”, Alessio Fusco, che, molto democristianamente (come il padre Pasquale, buon sangue non mente!), ha lanciato la sua candidatura a sindaco e ha chiesto al sindaco pro tempore Cardillo di prendere atto – a suo dire – che la sua esperienza amministrativa sarebbe ai titoli di coda. Cardillo considera Fusco junior, il coordinatore comunale di Forza Italia, “un novello “Nostradamus”, soprattutto quando cerca di immaginare richieste di modifica dell’esecutivo dimostrando, ancora una volta, come sia antico e superato il suo modo di intendere e pensare la politica. Uno stile così “vecchio”, infatti, che è stato sonoramente bocciato dagli elettori”.
Il sindaco Cardillo, poi, volge lo sguardo al passato ricordando che “la giunta Gaetano, infatti, della quale lui faceva parte (Fusco junior), è rimasta in carica fino a quando non è stata sfiduciata, anzi, ad onor del vero, la stessa voleva convocare un Consiglio Comunale anche dopo essere stata sfiduciata. Comunque per quanto mi riguarda e, fino a prova contraria, la maggioranza può contare su otto consiglieri e la minoranza, invece,ne ha cinque e, fino a quando saranno questi i numeri, io ho tutto il diritto e il dovere di governare. Pertanto suggerisco ad Alessio Fusco di starsene tranquillo che questo Sindaco qualora non avesse i numeri per governare, sicuramente non “tirerà a campare”. Questo stile, infatti, non mi appartiene. Anzi la storia dice che altri hanno sempre avuto questo modus operandi”. Insomma Cardillo ostenta sicurezza e mostra i muscoli dopo che il neo gruppo “Castelforte popolare aveva chiarito come la sua costituzione vada letta nella chiave di un ulteriore stimolo alla maggioranza a fare del bene al paese, uno stimolo salutato con favore dallo stesso sindaco Cardillo “proteso a migliorare e qualificare il nostro compito di amministratori”.
A polemizzare ulteriormente con l’ex assessore Fusco ci hanno pensato, nonostante il clima torrido di questi giorni, anche i consiglieri Rosato e D’Aprano. Si sono sentititi lontani “da quanto fantasticato anche in modo piuttosto pittoresco e farsesco, inscenando una commedia alla Edoardo maniera, ambientata nei palazzi comunali.
Caro Alessio Fusco – avevano scritto in una piccata lettera aperta – siamo gente che si sporca le mani per la propria città, le poltrone o i ricatti citati sul comunicato forse appartengono a una generazione politica dove noi non siamo cresciuti. Questa, piuttosto, può essere stata un vivaio di crescita politica per altre persone ma non sfiora minimamente “Castelforte Popolare”, che già nel nome ha un marchio a fuoco democratico e moderno allo stesso tempo, a cui forse non si è abituati. Mai nessuno ha messo in discussione la fiducia al Sindaco o alla maggioranza, né tantomeno il documento fotografico da voi postato ne fa trasparire alcun sentore. Per questo ci ha fatto sorridere un comunicato mimetizzato da copione cinematografico appartenente al bianco e nero. Questo modo sbilenco di comunicazione politica non paga più, siamo in un’epoca dove i politici di vetusta mentalità, che non riguarda l’anagrafica personale, è ferma al passo mentre i cittadini e il mondo corrono talmente veloce che vi mette fuori contesto, fuori luogo. Fatevene una ragione, perché gente per bene, gente orgogliosamente differente che rappresenta i cittadini c’è. Gente che guarda al futuro e non è radicalizzata e piantata saldamente al vecchio secolo c’è. Il Maldestro e infamante tentativo di farci passare per quelli che assaltano la diligenza per una poltrona è perlomeno ridicolo in quanto una poltrona, se vogliamo abbassarci a parlare dentro i livelli e i parametri di comunicazione politica archeologici usati, fino al 2021 ci è già stata attribuita dagli elettori. Oltretutto avete fatto un comunicato talmente frettoloso e sconclusionato, senza leggere né un comunicato ufficiale di Castelforte Popolare né tantomeno dichiarazioni o un discorso da parte nostra. Mi chiedo tanta fantasia da cosa sia originata, perché potrebbe essere una risorsa seria e importante per fare carriera nel mondo delle favole per ragazzi al posto della politica, che fortuna non vi ha certamente portato se una “poltrona” non l’avete nemmeno sfiorata. Per quanto riguarda rese dei conti, forche Caudine, Aventino o dimissioni del Sindaco pensiamo che si tratti di allucinazioni dovute forse a carenze strane che con i caldi estivi possono manifestarsi”.
La dialettica politica si trasforma in un quasi insulto come i consiglieri Rosato e D’Aprano, utilizzando la seconda persona plurale, attaccano frontalmente Pasquale e Alessio Fusco: “Quando qualcuno vi chiama veterani della politica, non è proprio un complimento, anche se viene maldestramente scambiato per qualità, capacità, freschezza nelle idee. La parola veterano significa congedato”. Alessio Fusco in questi giorni di vacanza ha trovato il tempo sotto l’ombrellone di famiglia sul lungomare di Scauri di replicare, attraverso un comunicato stampa, al sindaco di Castelforte Cardillo, accuse che ha confermato anche in un’intervista video rilasciata a Saverio Forte. “Il Sindaco Cardillo non perde occasione per dimostrare la sua intolleranza alle critiche ricevute e si dimena ormai ad attaccare personalmente qualsiasi persona cerchi di mettere in evidenza l’oggettiva difficoltà in cui versa la sua maggioranza, sempre se ancora può definirsi tale. I miei metodi non sono antichi, ma sono metodi che cercano in tutti i modi di condurre il dibattito nell’ambito politico/amministrativo senza scendere mai in attacchi personali che poco hanno a che fare con la politica, cosa che evidentemente il sindaco non riesce o non vuole fare.”. In effetti il comunicato di Forza Italia metteva in evidenza la “fine del progetto di “Castelforte Futura” e questo “è – aggiunge Alessio Fusco – ormai un dato di fatto dopo la costituzione del nuovo gruppo consiliare “autonomo” all’interno della maggioranza. Che questo sia un sintomo di malessere è chiaro a tutti nonostante lui cerchi di smentire affermando che questo deve esser visto come un ulteriore stimolo alla maggioranza”.
E anche Fusco non esclude un rimpasto di Giunta che potrebbe essere posticipato temporalmente solo a settembre: “ Vedremo se le mie previsioni da “Nostradamus” saranno corrette o meno e, allo stesso tempo, vedremo se questa maggioranza effettuerà ulteriori modifiche dell’esecutivo pur di tirare a campare. Del resto caro Sindaco lei sta già tirando a campare perché le voglio ricordare che la lista che io sostenevo (con candidato a sindaco l’avvocato Gianfranco Testa,ndr), pur non essendo candidato, non ha ricevuto alcuna sonora batosta, come lei vuol far credere a chi forse ha la mente corta. Ha perso di soli 75 voti e quindi, allo stato attuale lei non rappresenta più la maggioranza degli elettori.” E Fusco junor indossa anche i panni dello psicologo quando dice a Cardillo che…”Lei, in cuor suo, è conscio che la situazione le sta sfuggendo dalle mani e che ora sta cercando di arrampicarsi sugli specchi affermando che la sua maggioranza è ancora coesa e compatta, ma sa benissimo, così come lo sa l’intera Castelforte, che così non è. In due anni ha già modificato l’esecutivo per ben due volte, nominando tra l’altro un assessore che si è dimesso dopo una settimana (per motivi di lavoro….), ha assistito all’uscita dalla maggioranza di un intero gruppo e di un consigliere comunale, alla nascita di un gruppo autonomo e questi non sembrano essere sintomi di compattezza caro Sindaco”. Il coordinatore comunale di Forza Italia dichiara di non aver “alcuna fretta” e, augurandosi che “questo esecutivo duri per altri anni così dimostrerete a pieno la vostra incapacità nella gestione della cosa pubblica e nel fornire risposte concrete alla cittadinanza”, annuncia la sua candidatura a sindaco per il centrodestra: “La mia disponibilità c’è ma spero – conclude Fusco – che sia condivisa il più possibile”.
Saverio Forte
Intervista ad Alessio Fusco
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.