GAETA – Un provvedimento che non riguarda il traffico urbano della sola città di Gaeta ma, più complessivamente, la circolazione veicolare dell’intero sud pontino. Così il comune di Gaeta ha motivato, dopo un’attesa durata esattamente sette mesi, l’ordinanza con cui è stato riaperto alle auto, con il doppio senso di marcia, il cavalcavia al chilometro 28 e 100 della strada statale Flacca nel tratto urbano tra via degli Eucalipti e via Garibaldi, nella zona sovrastante l’omonimo cimitero monumentale della città. Se resta, invece, in vigore il divieto di transito ai veicoli con massa a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate, con eccezione dei mezzi di pronto intervento e di Polizia, l’ordinanza di apertura del cavalcavia vuole ristabilire una viabilità più scorrevole alla vigilia del clou della stagione turistico-balneare e decongestionare il traffico di una zona urbana a ridosso del litorale di Serapo.
A sollevare il pessimo stato di salute del ponte era stato, quasi per caso, un cittadino residente nella zona che, in un’email inviata il 19 dicembre al comando provinciale di Latina dei Vigili del Fuoco, aveva segnalato l’esistenza del manto d’asfalto disconnesso e, soprattutto, aveva udito uno rumore sordo lungo i trenta metri della struttura. La Flacca ha compiuto 60 anni e qualche ruga comincia ad essere visibile. Lo rimarca nell’intervista allegata proprio l’assessore alla viabilità del comune di Gaeta, Italo Taglialatela, osservando come la manutenzione del tratto urbano della Flacca a Gaeta così come a Sperlonga non possa più essere un onere delle due amministrazioni comunali. Ha voluto ringraziare il geometra Cristofaro Accetta dell’ufficio manutenzione della stessa Polizia Locale, dal cui sopralluogo di dicembre con l’ingegner Enrico Sabellico era scaturita la necessità di emettere un’ordinanza di divieto di transito ai mezzi pesanti anche se la tipologia degli interventi da eseguire sarebbe stata suggerita dai tecnici dell’Istedil, l’istituto sperimentale per l’edilizia. L’intervento di messa in sicurezza è stato articolato e complesso: si è concretizzato con la ricostituzione e l’ampliamento della scarpata con rivestimento in pietrame sottostante il cavalcavia con l’inserimento di lastre circolari in calcestruzzo aventi sia funzione protettiva dal deflusso di acque meteoriche percolanti e l’eliminazione degli stati tensionali indotti sui pilastri dalla scarpata stessa. Sono stati effettuati inoltre interventi di ripristino delle condizioni di sicurezza delle barriere metalliche bordo ponte e dei cordoli perimetrali l’impalcato, mediante trattamento passivante delle armature.
I lavori sono stati eseguiti al fine di ripristinare l’originaria staticità della struttura fermo restando l’esecuzione di ulteriori interventi da eseguire ai pilastri e travi sottostanti con l’utilizzo di innovative tecniche quali le fibre di carbonio che saranno effettuati dopo il nullaosta del Genio Civile di Cassino. Il cavalcavia tra via degli Eucalipti e via Garibaldi, purtroppo, non è il primo a godere di buona salute: da tempo soffrono di un’insufficiente manutenzione ponte Tallini, il tratto iniziale della stessa strada regionale Flacca a Formia e quello sovrastante lo svincolo per la frazione di Penitro, lungo la superstrada per Cassino. Se quest’ultimo è stato riaperto (dopo una lunga chiusura) con il sistema del senso unico alternato, Ponte Tallini è tranquillamente percorribile in entrambe le direzioni e, purtroppo, il mal di salsedine non è curabile con l’aspirina.
Saverio Forte
Intervista all’assessore Italo Taglialatela