Politica

Formia / Bilancio, l’opposizione insorge contro l’approvazione della salvaguardia equilibri

FORMIA – L’approvazione della salvaguardia degli equilibri – il primo provvedimento amministrativamente “forte” adottato dalla maggioranza del sindaco Paola Villa – ha ulteriormente reso incandescente il clima politico e meteorologico di questi giorni. A gettare, per primo, un secchio di benzina sulle polemiche aveva pensato martedì sera in consiglio comunale il capogruppo di “Formia con te”, l’onorevole Gianfranco Conte. La sua mancata partecipazione al voto e la volontà di coinvolgere la Procura regionale della Corte dei conti ha indispettito non poco l’assessore al bilancio del Comune Fulvio Spertini arrivando ad accusare l’ex parlamentare di “terrorismo psicologico” nei confronti della neonata maggioranza che “ha votato tranquillamente sulla scorta del parere positivo del dirigente del settore del comune e soprattutto del collegio dei revisori dei conti. E Conte – come tanti altri esponenti politici – ha fatto ricorso alla rete per sostenere che….”l’alternativa per la maggioranza era votare le modifiche o andare incontro allo scioglimento del consiglio e l’arrivo di un nuovo commissario” .

L’ex presidente della commissione Finanze della Camera non arretra di un millimetro sulla necessità di chiedere il coinvolgimento della magistratura contabile: “Ho messo tutti in guardia sugli innumerevoli errori che contiene la nota di variazione – ha continuato – e sulle scelte operate in tema di tagli all’assistenza , al commercio , al turismo, all’uso improprio( non consentito dalla legge) di fondi accantonati soprattutto quelli relativi agli autovelox, ai pagamenti fatti coll’avanzo di amministrazione di debiti ricorrenti , alla scarsa consistenza del fondo accantonamento crediti inesigibili, all’errata computazione degli stessi. “Naturalmente si sarebbe potuto rimediare – ha concluso Conte – ma hanno deciso di andare avanti lo stesso , per cui ho annunciato che presentero’ un reclamo alla procura della Corte dei Conti che potra’ chiedere a coloro che hanno votato il provvedimento di riparare il danno erariale personalmente e annunciato che non avrei partecipato al voto di un documento irricevibile”.

Giovanissimo ma politicamente navigato il neo capogruppo della Lega, Antonio Di Rocco, ha deciso di aprire una parziale linea di credito nei confronti della maggioranza Villa ma intravvede molte incognite sul futuro finanziario del comune di Formia: “Alla luce dell’approvazione degli equilibri di bilancio siamo seriamente preoccupati sullo stato di salute dei conti dell’ente. L’eredità lasciata dal commissario e dalla precedente amministrazione è disastrosa e l’ammontare dei debiti fuori bilancio che il comune dovrà pagare peserà come macigni sui servizi che il comune deve garantire. Quindi ben venga una revisione delle spese ma bisognerà guardare senza dubbio ad enti sovracomunali (Provincia, Regione e fondi Europei) per portare finanziamenti importanti a Formia e dare ossigeno alle casse comunali. Questa è secondo noi la vera sfida che l’amministrazione dovrà cogliere per riportare la nostra città ai livelli che più le competono. Sui debiti fuori bilancio è necessario approfondire per capire se ci sono responsabilità dei singoli (dirigenti) – ha concluso Di Rocco – ed evitare così che a pagarli sia la collettività…”

La bordata più pesante, all’indirizzo del nuovo corso del comune di Formia, è stata rivolta dall’ex assessore alla sostenibilità urbana dell’ultima Giunta Bartolomeo, il neo capogruppo del Pd e della lista “Formia bene comune”, Claudio Marciano. L’esponente Dem correttamente si è astenuto in sede di votazione ma le sue critiche pesano come un macigno: ” Tra le stupidaggini che il caldo africano ha prodotto a Formia, c’è quella per cui la precedente amministrazione avrebbe riempito di debiti il bilancio comunale, e che ora tocchi al nuovo esecutivo rimediare.
Il conto consuntivo 2017, quello che fotografa la condizione del bilancio comunale al 31 dicembre 2017, vidimato dai revisori dei conti e approvato dal commissario straordinario prefettizio qualche mese fa, ci dice esattamente in contrario. E cioè che:
a. Il risultato di gestione del Comune di Formia è di 15.620.970 euro. Come prevede la legge, gran parte dell’avanzo è vincolato per i crediti di dubbia esigibilità e per altre partite obbligate. Tuttavia, il risultato è segno di un bilancio in ordine, e rispetto alla media dei Comuni, piuttosto solido;
b. L’avanzo non vincolato, quindi spendibile, ammontava a 286.976 euro. A questo, si aggiungeva un fondo di riserva cospicuo, il cui valore non ricordo ma superiore ai 100mila euro. Quasi tutto questo margine è stato utilizzato martedì per l’assestamento di bilancio, che altrimenti, forse sarebbe stato ben più drammatico;
c. Il saldo attivo di cassa al 31 dicembre 2017 era di 3.764.676 euro. Una voce finanziaria, che pur non incidendo sulla competenza, credo ci sarebbe invidiata da molti altri enti;
d. Tutti i debiti fuori bilancio riconosciuti al 15 dicembre 2017 sono stati pagati e riconosciuti dalla precedente amministrazione. Solo nel 2017, i debiti fuori bilancio riconosciuti e pagati dal Comune superavano i 600mila euro. Idem nei 4 anni precedenti. Debiti risalenti a gestioni lontane nel tempo, a volte degli anni 80 o addirittura precedenti;
e. Per conoscenza: i debiti “fuori bilancio”, sono obbligazioni a pagare del Comune non coperti da precedenti impegni di spesa. Le ragioni per cui si formano possono essere molteplici, molto spesso cause contro privati finite male, il cui esito non è prevedibile e che spesso tutto hanno tranne una ragione politica. Non appena vengono comunicati dai Dirigenti al Sindaco e al Presidente del Consiglio, devono essere calendarizzati e riconosciuti, pena danno erariale;
f. I debiti fuori bilancio riguardano, in molti casi, partite vecchie, come quella della Rogedil, questione che risale a oltre 20 anni fa, e che da sola vale 300mila euro. Altri attengono invece, come ovvio che sia, ad attività più recenti, su cui non abbiamo niente da nascondere, e su cui saremo i primi a chiedere che siano verificate le responsabilità, se ce ne sono, contabili.
Alcuni si infastidiscono delle nostre posizioni. Vorrebbero vederci con la cenere sul capo, anche ora che non governiamo più, vorrebbero campare con le solite bugie e ipocrisie sul passato. Non glielo consentiremo. A voce e soprattutto testa alta metteremo sempre davanti gli argomenti e i fatti, lasciando ad altri le superstizioni.”

E in serata Marciano è stato protagonista di un aspro confronto su facebook con il suo dirigente, l’ex caposezione del settore ambiente del comune di Formia, Gino Forte, ora strettissimo collaboratore nel suo staff del neo sindaco Paola Villa. Il pomo della discordia è stato rappresentato da un debito fuori bilancio, un canone di 212mila euro non pagato dal comune di Formia alla sua municipalizzata Formia rifiuti zero per quanto il mese di dicembre 2017 . Sarebbe stato liquidato in acconto nella misura del 60% – accusa Gino Forte – rispetto “a quanto concordato e dovuto”. La prima risposta di Marciano è intrisa di dubbi e perplessità: “Ci sarà da capire come mai non sia stato pagato. Quali previsioni di entrate siano state disattese, sebbene parliamo del 2% del Pef (piano economico e finanziario). Soprattutto come mai questa voce sia diventato un debito fuori bilancio e non sia stata compresa nel Pef 2018”. Gino Forte trae alcune conclusioni poco idialliache…per i contribuenti formiani: “Infatti non si tratta di un adeguamento ma di un debito…e dunque dovrà necessariamente andare nel Pef del 2019, quindi possibile aumento della Tari”. E se lo scrive e anticipa Gino Forte, qualche calcolo sarebbe già fatto. O almeno…
Saverio Forte

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