MINTURNO – Non è mancata la replica del sindaco Gerardo Stefanelli in merito alle accuse del consigliere comunale Tommaso Iossa sull’interrogazione presentata sul progetto “Solcare Minturnae”, sul quale grava un deficit di quasi 62mila euro. “Viviamo in un’epoca triste, in cui investire nella cultura in Italia viene purtroppo visto come uno spreco di denaro. Noi, però, non la pensiamo in questo modo. Noi crediamo che investire nella cultura abbia prima di tutto un ritorno che è difficile da quantificare, ma è facilmente percettibile”, si giustifica il primo cittadino dalla sua pagina Facebook.
“Mi riferisco – prosegue Stefanelli – a un entusiasmo ritrovato da parte della nostra comunità, all’attenzione riportata sui nostri monumeti e sul nostro centro storico, alla gioia travolgente dei bambini dopo ogni iniziativa a loro dedicata, a un seme che è stato lanciato in un terreno che attendeva da troppi anni di essere solcato. La rassegna Solcare Minturnae è stata concepita come una vera e propria startup di innovazione sociale. E come tale aveva bisogno di un investimento iniziale che, oltre a quello comunale ha visto la partecipazione della Regione Lazio per 60.000 euro. Fondi che non sarebbero mai arrivati senza questa iniziativa.
Certo, avremmo potuto prevedere per tutti gli spettacoli un biglietto di ingresso o, laddove lo abbiamo fatto, un costo più alto. Però saremmo venuti meno al nostro ideale: ovvero offrire a tutti, indipendentemente dalle loro possibilità economiche, di accedere alla cultura. Un’amministrazione che guarda al futuro ha il dovere di fare scelte di questo tipo. Si tratta di equità di accesso al futuro e, lo ribadisco, il futuro passa dalla cultura, dall’apertura mentale, dall’esercizio all’ascolto e al confronto.
A Minturno è finito il passato fatto di chiusura. Questo può dare fastidio, perché scardina sistema mentali che con l’immobilismo hanno provocato deficit e debiti. Solcare Minturnae si ripeterà e crescerà, divenendo un progetto che ci permetterà di realizzare un vero e proprio rebranding culturale del nostro territorio. Non a caso ho parlato di startup. Non sono io ad affermarlo, ma a confermare quanto detto bastano queste foto. Lasciate che i vostri occhi si riempiano della bellezza ritrovata dei nostri luoghi”.
Sul caso è intervenuto anche il consigliere comunale di Minturno Cambia, Gennaro Orlandi, che è anche presidente della commissione finanze: “Giusto per chiarezza, ‘Solcare Minturnae’ non ha generato alcun debito fuori bilancio a differenza di quanto accaduto con l’organizzazione della stagione teatrale tenutasi al comprensorio archeologico nel 2014. Questo significa che i professionisti e gli operatori che hanno lavorato a ‘Solcare’ sono stati regolarmente pagati a differenza di chi ha collaborato nel 2014 che non ha ricevuto un euro per il lavoro svolto. Ad ognuno il proprio giudizio politico ma è giusto chiarire i termini della questione e le differenze tra il prima e il dopo”.
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