FORMIA – Quali iniziative ha assunto il comune di Formia perché la delegazione del sud pontino della Croce Rossa Italiana torni a svolgere in maniera serena e tranquilla la propria encomiabile attività presso la sede, sinora occupata, in località ex Enaoli? A porre questo quesito alla neonata amministrazione comunale non è un rappresentante della diversificata opposizione ma è niente meno che il Prefetto di Latina Maria Rosa Trio, il destinatario il 2 luglio di un’allarmante e preoccupante lettera inviategli dal presidente dell’associazione umanitaria per il Golfo Emilio Donaggio per sollecitare “un interessamento dello scrivente per scongiurare la chiusura dell’attuale sede dell’associazione di Formia”. Il Prefetto di Latina ha impiegato meno di 24 ore, dal momento del recepimento della lettera, per prendere carta e penna per tranquillizzare il presidente Donaggio e tutti i suoi volontari e per scrivere al neo sindaco di Formia Paola Villa per inviargli la lettera della Croce Rossa Italiana (qualora non l’avesse avuta) e, soprattutto, per chiedergli di “conoscere le iniziative intraprese per la risoluzione della problematica”.
La Croce Rossa Italiana era arrivata a parlare di “sfratto” dai locali di proprietà regionale in uso al comune di Formia a differenza di quanto ha subito tenuto a precisare lo stesso sindaco Villa: “La Croce Rossa Italiana, alla quale va ancora il nostro l’infinito ringraziamento per lo svolgimento delle encomiabili attività di assistenza, ha occupato sinora locali di proprietà pubblica in assenza di un contratto di locazione e tantomeno di una convenzione. Si è perpetrata per anni una situazione al limite della legittimità. Ho preso atto dal presidente Donaggio che sono stati avviati contatti con la Regione per dirimere la problematica e mi dispiace se qualcuno sia venuto ai suoi impegni per permettere alla Croce Rossa Italia di continuare nella massima tranquillità a creare una rete solidale a favore delle persone che ne hanno bisogno”.
La lettera del Prefetto assume una notevole importanza perché lo stesso comune di Formia è stato invitato ad esperire le sue iniziative – in primis con la Regione Lazio – perché definita, quanto prima, una convenzione perché la Croce Rossa Italiana, il gruppo di protezione Ver sud-pontino, alcune realtà associative e culturali e i gruppi dei finanzieri e avieri in congedo tornino a utilizzare la struttura dell’ex Enaoli. Il presidente Donaggio, da parte sua, ha rinnovato la sua posizione, peraltro, già esternata nella nota al Prefetto Trio: “Il nostro proposito è comprendere subito se l’amministrazione comunale di Formia abbia la volontà di avvalersi dell’impegno della Croce Rossa nella città, dove i volontari operano da sempre nella piena consapevolezza di essere utili al tessuto sociale del territorio. Noi non possiamo e non dobbiamo abbandonare le numerose famiglie bisognose di assistenza che riescono a sopravvivere con l’aiuto dei volontari della Croce Rossa e di altre associazioni, anche attraverso la distribuzione di viveri e beni di prima necessità, durante tutto l’anno, senza discontinuità. Non è nostra volontà entrare in polemica con le amministrazioni locali, ma intendiamo definire e risolvere questa fase di incertezza nella quale soprattutto gli operatori volontari rischiano di non avere più chiaro un punto di riferimento”. E se la struttura dell’ex Enaoli non fosse più disponibile? Il presidente Donaggio rimarca una sottolineatura: “Abbiamo bisogno di un sito, qualsiasi, che ci permetta di essere operativi in maniera continuativa al meglio delle nostre possibilità e capacità.”
A sollecitare il sindaco Villa a fare presto è chi ha scoperchiato per primo questa pentola, caratterizzata soltanto da mala burocrazia, l’ex candidato a sindaco del centro destra alle ultime elezioni amministrative, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo: “Lo avevo detto 15 giorni fa che la situazione di disagio ed abbandono della Croce Rossa Italiana e di altre associazioni socialmente indispensabili fosse cosa assai grave, da fronteggiare con imminenza ed azioni concrete. Ma devo rimarcare che nulla è stato fatto con grave disagio per le famiglie più in difficoltà. Speriamo che ora con l’ovvio intervento della Prefettura la vicenda possa avere quegli interventi risolutivi di cui l’amministrazione ha dimostrato di non avere neanche la più pallida idea. Interessante sapere dal sito del Comune delle multe agli automobilisti indisciplinati ma a Formia serve altro e con assoluta urgenza.”
Saverio Forte