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Formia / Confermati i dirigenti fino al 31 agosto ma pende il Caso Ottaviani

FORMIA – Il rilancio dell’ente-comune, soprattutto nel controllo e nel’ottimizzazione della spesa e nella lotta contro gli sprechi, deve passare attraverso una sinergica e stretta collaborazione con i pochi dirigenti rimasti. L’aveva auspicato nei giorni scorsi, nel corso della conferenza stampa sul voto all’approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio, il neo sindaco di Formia Paola Villa ma questo intendimento ora deve “fare a pugni” con le carte bollate. Il primo ricorso al giudice del Lavoro del Tribunale di Cassino con la contestuale richiesta di reintegro sul posto di lavoro e di un lauto risarcimento danni il neo sindaco di Formia Paola Villa lo ha ricevuto, quasi contemporaneamente, da quello che sino al 30 giugno è stato uno dei dirigenti di primissimo livello del comune, Maurizio Loreto Ottaviani.

Il dirigente originario di Fontana Liri, attraverso l’avvocato Antonio Rosario Bongarzone di Isola Liri, ha impugnato il primo decreto in assoluto, del 28 giugno, con cui il nuovo capo dell’amministrazione comunale, conferì i nuovi incarichi dirigenziali dell’ente sino al 31 luglio. Ottaviani, da anni dirigente del distretto socio-sanitario del sud-pontino, era stato nominato responsabile del settore servizi culturali del comune il 30 dicembre 2016 dall’allora sindaco di Formia Sandro Bartolomeo ai sensi dell’articolo 110 del decreto legislativo 267 del 2000. Insomma quello di Ottaviani era un incarico a tempo, sarebbe terminato con la conclusione del sindaco che l’aveva assunto… Ma così non è stato. Il commissario straordinario del comune di Formia Maurizio Valiante, appena nominato dal Prefetto di Latina, fece una ricognizione della struttura organizzativa dell’ente e responsabilmente capì che il comune aveva bisogno di Ottaviani sino al 30 giugno soprattutto per la guida di un settore cardine come quello alla cultura e per preparare la programmazione estiva.

“Mi dispiacerebbe tanto che il mio stipendio lo pagassero ora i cittadini – Aveva anticipato Ottaviani – Sono un po’ preoccupato”. La presentazione del ricorso al giudice del lavoro conferma questo timore. Contiene, infatti, una recente sentenza della Corte di Cassazione che ha stabilito come questi incarichi fiduciari “intuitae personae” non siano così limitati nel tempo: non possono essere infatti inferiore a tre anni e superare i cinque…. “Sono stato incaricato il 30 dicembre 2016 – ha concluso Ottaviani – e sarei dovuto rimanere in servizio sino alla fine di dicembre 2019 ma qualcuno non ha voluto e se assumerà le dovute responsabilità”.

Intanto il sindaco di Formia ha firmato un nuovo decreto, il numero 4, con cui non ha fatto altro che prorogare, sino al 31 agosto, l’efficacia del contesto provvedimento firmato il 28 giugno. Affida la responsabilità ad interim del settore cultura alla dirigente comunale più stakanovista che si ricordi, Rosanna Picano, dovendo occuparsi del suo settore principale, la Polizia locale, anche dei settori Ambiente e Servizi sociali. Il sindaco Villa ha deciso anche confermato la responsabilità delle altre ripartizioni: Affari generali e risorse ad Italo La Rocca (al momento in malattia), Tributi a Tiziana Livornese (che, in considerazione dell’assenza del collega, dovrà occuparsi anche di… Affari generali e risorse umane), avvocatura comunale, Lavori Pubblici ed Urbanistica a Domenico Di Russo mentre la segretaria generale Maria Ilaria Bruno avrà l’onere di gestire anche il settore economico-finanziario del comune.

“Le disposizioni della Cassazione che richiama il dottor Ottaviani non riguardano la sua posizione – hanno sapere i più stretti collaboratori del neo sindaco di Formia – Il suo contratto è chiaro: aveva un vincolo temporale ben definito, sarebbe terminato con il mandato dell’ex primo cittadino Sandro Bartolomeo a dicembre. Il resto lo lasciamo alle interpretazioni giurisprudenziali e giuridiche. Noi dobbiamo governare la città, abbiamo altro da fare…”

L’assessore al bilancio Fulvio Spertini nel corso dell’ultima conferenza stampa del sindaco si era sbottonato anticipando che sarà messa a concorso, a tempo indeterminato, la dirigenza del settore amministrativo (affari generali?). Ed il resto? “E’ tutto un working in progress – aveva aggiunto il sindaco di Formia – perché stiamo ancora ragionando. Non abbiamo ancora deciso se attribuire incarichi fiduciari a tempo (articolo 110 decreto legislativo 267/2000) o al termine di prove concorsuali pubbliche”. Per la dirigenza del settore bilancio sembrerebbe essersi arenata la trattativa per riportare, dopo alcuni anni, al comune di Formia Giuseppe Manzi, fiduciario a tempo determinato del comune di Latina ma primo dei non vincitori di un concorso pubblico indetto dall’amministrazione Provinciale di Frosinone. Manzi verrebbe al comune di Formia solo con un incarico a tempo indeterminato che potrebbero garantirgli solo la mobilità ed un accordo con la Provincia del presidente Pompeo. Se ne riparlerà a settembre dopo le vacanze.

Intanto il capogruppo del Pd e della lista “Formia bene comune”, Claudio Marciano chiarisce, dopo la fumata bianca relativamente alle presidenze delle nove commissioni, che “non vi era alcun accordo per la presidenza della commissione trasparenza tra le minoranze. Ho avanzato informalmente la mia disponibilità ad alcuni colleghi che me l’avevano chiesta, ma quel ruolo non è entrato nella discussione sulla composizione delle commissioni né è stato oggetto di trattativa tra il mio gruppo e gli altri. La mia assenza il giorno della votazione in commissione era stata preventivamente comunicata in Consiglio Comunale. Tuttavia si è deciso, come ovvio che sia, di procedere essendo l’unico ad avere l’impedimento a partecipare. Ho appreso pertanto con molta serenità la scelta compiuta sul Consigliere Gianfranco Conte a seguito della sua autocandidatura a presidente della commissione trasparenza, in assenza evidentemente di altre. Ho molto apprezzato inoltre che alcuni colleghi (il capogruppo della Lega Antonio
Di Rocco) mi abbiano contattato telefonicamente per chiedere il mio consenso sulla proposta di Conte, che non ho potuto dare perché in quel frangente non raggiungibile, ma che non avrei negato come a qualsiasi altro membro del Consiglio Comunale, avendo la presidenza della commissione una funzione meramente organizzativa e compilativa. Faccio pertanto a tutti i presidenti di commissione i miei auguri di buon lavoro.”

Saverio Forte

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