Cronaca

Minturno / Aggressioni e minacce all’ex moglie, 35enne denunciato

MINTURNO – Stava per conoscere un epilogo tragico un menage familiare che, interrotto da una dolorosa separazione, era intriso da tempo da condotte violente e sopraffazioni di natura verbale e psicologica. A finire di nuovo nei guai è un uomo di 35 anni di Minturno, denunciato dai Carabinieri della Stazione di Formia con le ipotesi di reato di lesioni, minacce e furto. Ai militari del Maresciallo Salvatore De Santis si era rivolta l’ex moglie, una donna di 30 anni di nazionalità rumena per denunciare quando capitatole davanti uno stabilimento balneare di Scauri. Qui era andata a riprendere, con un giorno di ritardo, i due figli con cui l’uomo aveva festeggiato il compleanno del primogenito. La donna conosceva il nome dello stabilimento balneare dove erano ospiti l’ex marito e i due figli. Ma con una variante importante: i tre si trovavano già a bordo di un’auto che, condotta dalla nuova compagna del 35enne, era già pronta per andare via.

Ai Carabinieri la rumena ha raccontato di aver prima impedito alla conducente di allontanarsi e, quando era riuscita nell’intento, l’ex marito scendeva dal lato passeggero e con fare minaccioso le sferrava un pugno sul volto e nella parte sinistra del collo perdendo a terra i sensi. Ma non era finita. La rumena cercava di mettere in sicurezza i due figli e di chiedere l’intervento dei Carabinieri ma l’ex marito prima le strappava il telefonino di mano e, dopo averlo scaraventato a terra distruggendolo, se ne impossessava dileguandosi. L’intervento di alcuni passanti e bagnanti permetteva l’arrivo dei Carabinieri mentre la donna finiva al Pronto Soccorso dell’ospedale “Dono Svizzero” uscendovi con l’ennesimo referto medico e il collare cervicale da riportare per diversi giorni.

La sua triste esistenza la ragazza rumena l’ha evidenziata, sintetizzandola, in una drammatica email inviata alla redazione della trasmissione “Le Iene” in onda su Italia 1: ” Buongiorno, sono …..una ragazza rumena e la mia vita è un inferno. Sono stata sposata per 10 anni, il mio ex marito è un pazzo ed un violento e non sono mancate mai le botte dal primo giorno di matrimonio, e le violenze subite sono tante, ve ne elenco qualcuna: 1) minacce di morte o lesioni gravi denunciate (documentate con registrazione); 2) violenza carnale (denunciata e provata tramite registrazione con ammissione di colpa); 3) violenza fisica con percosse, più volte denunciate e refertate; 4) sequestro di persona, non denunciate in quanto non sapevo che fosse configurabile (mi chiudeva a chiave in casa per giorni dopo avermi picchiato); 5) calunnia, a tutte le persone ha sempre detto che sono una escort per giustificare il suo comportamento (ho una registrazione dove ammette che le bugie erano per isolarmi); 6) furto di soldi e distruzione dei documenti per non darmi la possibilità di tornare a casa; 7) stalker. Tutto ciò ha portato ad una misura cautelare con l’obbligo dell’ex mio marito a non avvicinarsi a più di 200 metri da me e il suo conseguente allontanamento dalla casa coniugale. Questa misura è sempre stata disattesa in quanto con la forza e la violenza e senza il supporto dello stato e della legge lui è sempre stato in casa, da novembre questa misura è scaduta. Ora ho un nuovo compagno, un sottufficiale della Guardia di Finanza, ho trovato la forza di poter andare via, pensavo che avrei ricominciato a vivere. Invece in un anno abbiamo cambiato già due case e a breve cambieremo regione.

Il mio ex marito ha saputo dove vivo, una volta di notte è venuto fuori casa minacciando di uccidermi e bruciare una macchina di un’amica (ci sono testimoni ed una denuncia) ed il giorno dopo mi ha seguita per un paio di ore e sono intervenuti i carabinieri per risolvere il problema con una nuova denuncia. Una seconda volta ha fatto una violazione di domicilio ed è stato nuovamente denunciato (con testimoni). Le cose sono degenerate, ora minaccia anche il mio compagno, gli ha detto che avrebbe fatto del male a lui ed alla figlia di 8 anni (registrazione e denuncia fatta), in due mesi sono stata aggredita e malmenata davanti ai miei figli, l’ultima volta due giorni fa, con furto del telefono, distruzione delle prove da portare in tribunale e un pugno preso in viso con referto del pronto soccorso e denuncia fatta. Oramai vivo nel terrore ed ho paura anche quando accompagna i figli a scuola. In un anno non sono mai uscita per una passeggiata.

Avrei da scrivere per ore per raccontare tutto e sarebbe un lavoro improbo (anche perché sono con il cellulare), faccio presente che ho perso più di un lavoro poiché sovente si presentava minacciandomi o lasciandomi i figli sul posto di lavoro. Ad oggi sto facendo una causa di separazione che mi sta sfinendo. Ho in essere anche una causa penale, mi sta difendendo l’associazione no profit “Doppia Difesa” di Michelle Hunziker e il neo ministro, l’avvocato Giulia Bongiorno. Purtroppo sono sfiduciata, la giustizia non esiste e comunque è troppo lenta, in due mesi sono passata da 65 chilogrammi a meno di 50 e sono alta un metro e 70 centimetri. Non nascondo che in questi giorni ho pensato anche ad un gesto estremo. Solo la vicinanza dei miei figli e del mio compagno mi hanno salvata. Vi chiedo, fate qualcosa, rendete pubblicoa questa cosa, salvatemi la vita. Vi chiedo almeno di ascoltarmi. Siete l’ultima possibilità. Non lasciatemi morire”.

Saverio Forte

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