FORMIA – Il nuovo corso amministrativo al comune di Formia deve modificare – e deve farlo al più presto – i propri regolamenti interni. Uno su tutti, quello della polizia urbana che, pubblicato all’albo pretorio il 26 febbraio 1938 – 80 anni fa – è tuttora in vigore. Che il mondo sia cambiato e Formia non fa parte più della defunta provincia di Littoria ma di quella di Latina l’ha scoperto un ex parlamentare della Repubblica, il neo capogruppo consiliare della lista “Formia con te”, Gianfranco Conte, che, nella veste di presidente della commissione trasparenza, ha inoltrato una richiesta di accesso agli atti. Ha capito come sia ancora vigente la figura del Podestà, sia ancora disciplinato a Formia il traffico dei carretti trainati dai buoi, la vendita e la commercializzazione di carne, pesce e verdura. Ma quella Formia di 80 anni fa non esiste più. Lo ha tenuto a precisare, con un sorriso a 32 denti, lo stesso due volte sottosegretario di Stato ed ex presidente della commissione Finanze della Camera dei Deputati nell’intervista video allegata.
E gli argomenti sono tanti quelli affrontati. Incalzato, Conte ha cercato di giustificare questo suo iper stakanovismo tecnico-amministrativo risultando, dopo la bocciatura alla salvaguardia degli equilibri di bilancio, la vera spina nel fianco nei riguardi del neo sindaco di Formia Paola Villa. Conte ha confermato di aver inoltrato diverse richieste di accesso agli atti , sulle più disparate questioni amministrative, “perché tento – ha detto – di dare un contributo alla risoluzione dei tanti problemi della città, problemi che le diverse amministrazioni che si sono succedute nel corso del tempo non hanno saputo o voluto risolvere mettendo la polvere sotto il tappeto”. E nell’intervista Conte di esempi ne cita a raffica palesando una “doppia velocità tra la politica e l’aspetto dirigenziale che ha avuto tanti benefici in termini di indennità economiche dalla stessa politica ma non contribuendo, come invece, avrebbe dovuto fare, nella risoluzione dei problemi dei cittadini”. Insomma un comune che funziona a due velocità o la mano destra non sa quel che fa la sinistra… Accuse politicamente significative che peraltro lo stesso ex parlamentare di Forza Italia ha avanzato votando contro l’approvazione della salvaguardia degli equilibri. Ma perché questo attivismo di Conte? L’interessato, neo nonno di una splendida bambina (auguri da parte della nostra redazione), sembra non conoscere più la parola dimissione dall’incarico di consigliere comunale provocando anche qualche mal di pancia tra i primi degli eletti (Maurizio Tallerini e Salvatore Orsini) della sua lista civica.
Forse lo farà a fine anno dopo l’approvazione del bilancio di previsione o forse, più in là nel tempo, in primavera quando Conte potrebbe candidarsi alle elezioni europee. Con la Lega gli dice il cronista. Conte fa una rivelazione: il candidato del carroccio sarà – puntualizza – l’ex assessore regionale ai servizi sociali dell’Udc Aldo Forte. Ma Conte è amico personale del sottosegretario alla presidenza del consiglio Giancarlo Giorgetti: “E’ vero ma nessuno mi ha chiesto niente, almeno per ora. Se arriverà qualche proposta, la valuterò”. Conte sa di dire una mezza bugia quando si catapulta in avanti per non cadere indietro. E molte avances sono arrivate da ben precisi ed influenti ambienti romani, rappresentanti di interessi economici ed imprenditoriali ben precisi. Per depistare il cronista Gianfranco Conte afferma, invece, un’altra verità. Ambienti parlamentari di Forza Italia – il partito che non l’ha voluto sindaco di Formia – gli hanno chiesto “proprio in questi giorni di scrivere due proposte di legge per la Flax tax”. Ma questo doppiopesismo? Conte accetta la provocazione dell’intervistatore.
“Non si dimentichi quando si legge nel Vangelo che nessuno è profeta in patria. Io non lo sono a Formia, mica da adesso, dal 1994 quando fui eletto – è il sorriso è un po’ amaro – per la prima volta deputato. E’ la vittoria”. Il capogruppo di “Formia con te” commenta il ricorso al Tar e l’esposto alla Procura della Repubblica di Cassino dei Cinque Stelle contro le presunte irregolarità procedurali di Forza Italia nella raccolta delle firme in occasione della propria lista alle elezioni amministrative di giugno: “Ripeto, potrei produrre un ricorso incidentale davanti il Tar del lazio perché parte direttamente in causa ma non mi faccio tirare la giacca da nessuno. I cittadini hanno deciso il loro sindaco ed in democrazia queste scelte sovrane vanno rispettate
INTERVISTA Gianfranco Conte, capogruppo lista “Formia con te”
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La replica della Comandante della Polizia locale, Rosanna Picano, è velenosa sul regolamento della polizia urbana richiesto da Conte. A suo dire l’ex deputato azzurro, nonostante quasi 20 trascorsi alla Camera, “ha fatto confusione tra il regolamento della polizia urbana e quello della polizia municipale. Quest’ultimo è datato 1997, lo elaborò la sottoscritta quando era una facente funzione. Un tentativo di modificarlo fu esperito nel 2017 ma in consiglio, dopo la pubblicazione per trenta giorni all’albo pretorio, non approdò mai per le allora vicissitudini politico-amministrative. L’onorevole Conte chiedendo le sue doverose carte si renderà anche conto che il regolamento edilizio del comune di Formia ha anch’esso qualche anno sulle spalle, risale agli anni sessanta. E’ un problema? Secondo me, assolutamente no. I regolamenti vengono superati dalle leggi che, pur adeguandosi o in continua evoluzione, devono essere rispettate e quindi hanno un’efficacia maggiore e migliore degli stessi regolamenti. La mia richiesta? Essere lasciata in pace per lavorare per il comune di Formia”. Altro che riappacificazione in versione… Paola Villa.
Saverio Forte