FORMIA – L’utilizzo immediate delle telecamere e – secondo molti – c’è bisogno anche del “pugno di ferro”. L’indignazione è un eufemismo quella palesata da Giuliano Gugliemo, portavoce dell’associazione ambientalista Fare Verde dopo l’autentico “sconcio” ambientale e igiene-sanitario provocato domenica da tantissimi cittadini – residenti e turisti – che avevano trascorso la giornata festiva sul versante formiano del Parco regionale dei Monti Aurunci. Non sapendo o non volendo effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti sul territorio protetto, hanno letteralmente sommerso i due cassonetti posizionati dalla Formia Rifiuti Zero all’ingresso del centro abitato di Maranola, in località “Montevaccio”. Uno spettacolo desolante cui si è aggiunta un’altra considerazione avallata da Guglielmo: centinaia di persone, approfittando della meta turisticamente favorevole quale resta (nonostante tutto) il territorio del parco dei Monti Aurunci, hanno pensato bene di effettuare un’incredibile forma di transumanza dei propri rifiuti.
“I due cassonetti posizionati nel tratto iniziale della strada di collegamento al Redentore dovevano servire per i turisti nel loro viaggio di ritorno – ha osservato Guglielmo – Vedo con i miei occhi ogni giorno auto provenienti da Maranola e anche dalla più lontana Formia con diversi sacchi di spazzatura al seguito che vengono puntualmente abbandonati nel sito. Se non si decidera’ una volta per tutte di punire chi non rispetta le regole, ogni sforzo fatto per rendere decorosa la nostra Formia, non servira’ a nulla…con questa gente ci vuole il pugno di ferro!”. Naturalmente l’accordo grido d’allarme e la sensibilità ambientale di Guglielmo sono state recepite dalla rete che ha parlato di “vergogna”, di “maleducazione”, di “ignoranza”, di “inciviltà” ma alla denuncia ha fatto seguito anche la proposta: è giunto il momento che la Formia rifiuti zero avvii un contatto con l’ente parco regionale dei monti Aurunci per svolgere o, nella migliore delle ipotesi, effettuare – come già avviene sulle spiagge di Gianola e S.Janni – il ritiro della differenziata anche in montagna (anche quella è Formia, sino a prova contraria), il potenziamento dei controlli da parte della Polizia Locale e l’installazione – non più derogabile – di un sistema di video sorveglianza nei punti più “sensibili” del territorio formiano del Parco Aurunci e, soprattutto, all’altezza del suo “ingresso” che resta località “Montevaccio”, nella frazione collinare di Maranola.
Intanto quella montagna di rifiuti lunedì mattina è stata rimossa in tempo dal personale della Formia Rifiuti Zero ma il problema resta e si potrebbe riproporre nei prossimi giorni. Un primo e piccolo gesto di collaborazione lo possono esercitare i cittadini: “Domenica eravamo in 18 a mangiare in montagna, abbiamo usato piatti e bicchieri riutilizzabili, vetro x l’ acqua… ci siamo portati a casa due sacchetti, uno con l’umido che daremo alle galline e un’ altro con un pò di rifiuti da differenziare… Quindi se vogliamo risolvere i problemi dobbiamo dapprima impegnarci noi tutti…ma esigo che chi non rispetta le regole venga punito.
La questione della gestione dei rifiuti in piena estate e lo svolgimento (complicatissimo) della raccolta differenziata sono diventati argomento di polemica politica con il comune di Formia da parte dell’ex candidato a sindaco del centro destra, Pasquale Cardillo Cupo che, terminate le sue personali vacanze, ha voluto emulare, dotato di macchina fotografica, il migliore Indiana Jones armato alla ricerca di sacchetti e di rifiuti abbandonati. Ne ha trovati alcuni sul “nuovo” marciapiede nel tratto terminane del lungomare di Vindicio: “Questo è stato lo scenario indecente che si è presentato ai turisti Sabato 18 Agosto alle ore 16. Non si tratta di inciviltà o maleducazione visto che i rifiuti sono tutti posizionati vicino al cestino, ma di evidente menefreghismo di chi non fa nulla per proporre un turismo degno della nostra cittá ed adeguato al nostro territorio. Stiamo diventando il peggio del peggior hinterland !”. E poiché l’epilogo della la campagna elettorale non vuole proprio arrivare, l’avvocato Cardillo Cupo ha mandato un segnale al neo sindaco Paola Villa per dirle che le sue vacanze sono terminate: “E meno male che (Formia) doveva essere la città delle piccole cose…”
Saverio Forte
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