VENTOTENE – Non accetta l’etichetta di essere un oscurantista o un facile moralizzatore ma c’è un limite a tutto, soprattutto al decoro. Sta facendo discutere il contenuto dell’ordinanza del sindaco di Ventotene. Gerardo Santomauro, che, facendosi portavoce di quelli che chiama “tutti i cittadini”, ha imposto il divieto ad andare in giro per le poche strade della seconda isola pontina a torso nudo ed in costume. Addio, dunque, sino al 30 settembre a bikini, trikini, tanga e pareo, il cui uso è consentito in barca o presso alcune delle spiagge più “balneari” di Ventotene, Cala Nave e Cala Rossano.
Il sindaco notaio di Ventotene dice di essere stato costretto ad adottare un simile provvedimento, le troppe nudità stavano pregiudicando – a suo dire – la qualità del “buon vivere” a Ventotene con ripercussioni negative sull’immagine del territorio e sulla sua offerta turistica. E la legge glielo impone: un sindaco, in quanto tale, può, anzi, deve, adottare provvedimenti e atti amministrativi finalizzati a fronteggiare quei comportamenti in grado di causare situazioni di degrado e, dunque, potenzialmente, in grado di alterare il decoro e di provocare lo scadimento della qualità della vita urbana.
Ma non disperino gli amanti della bellezza. Il sindaco di Ventotene ha aggiunto nell’ordinanza che il provvedimento non riguarda quei “soggetti che per motivi contingibili e urgenti non possono ottemperare” all’ordinanza stessa. Quanti saranno?
INTERVISTA Sindaco di Ventotene Gerardo Santomauro (audio)
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Saverio Forte