FORMIA – E’ l’appalto che avrebbe dovuto far funzionare meglio Formia, rendendo la città più smart e migliore. La sua iniziale concezione progettuale è stata premiata anche al Forum della Pubblica amministrazione con il riconoscimento “Best Practice patrimoni pubblici” ma i risultati concreti per i cittadini non sono stati proprio ottimali. Tutt’altro. L’attività politico-amministrativa è ancora distratta dalle risicate (almeno per quanto riguarda quest’anno) vacanze estive ma sull’agenda di questi giorni è da non trascurare la prima vera seduta operativa della commissione Lavori Pubblici in programma giovedì 23 agosto.
L’amministrazione comunale di Paola Villa ha correttamente voluto informare le forze politiche presenti in consiglio comunale sul suo orientamento circa la gestione del servizio di manutenzione degli impianti delle proprie strutture ed infrastrutture. Insomma della città. Per nove anni, dal 1 novembre 2008 al 30 ottobre 2017 , è stato un onere della Global Service grazie al varo, all’epoca, di un “appaltone” che ha impegnato l’ente per poco più di 14 milioni di euro, poco meno di un milione e 565mila euro l’anno, per quanto concerne la manutenzione e adeguamento normativo impianti di riscaldamento e condizionamento; la manutenzione e gestione impianti antincendio ed elevatori; la Manutenzione ordinaria edifici scolastici, la pulizia degli edifici proprietà comunale e i servizi di pubblica illuminazione, manutenzione del verde pubblico oltre che strade e piazze. Quello che affronterà la commissione Lavori Pubblici è il primo vero bando di prova per la maggioranza Villa che sulla gestione di questo appalto e, conseguentemente, di delicati e sensili servizi pubblici deve trovare una sintesi politica all’altezza dell’argomento. Ma cosa potrebbe succedere.
Nonostante il periodo feriale si stanno susseguendo diverse riunioni della maggioranza, più o meno informali, sia sulla nuova “infornata” di delegati – il sindaco è stato chiaro ai suoi: datemi una rosa di nomi e poi decido io chi nominare e quali deleghe attribuire – che sullo svolgimento di questo appalto per il quale saranno ipotecate – e al comune di Formia sarebbe iniziata una stagione delle lacrime e del sangue – congrue somme di bilancio comunale per i prossimi anni. Ormai è ufficiale ma l’ex “appaltone” Global service subirà un inevitabile effetto spezzatino. Addio dunque ad un unico soggetto appaltatore formato da un’associazione temporanea di impresa costituita dalla Cofatehec servizi di Roma (gestione del sistema di governo, manutenzione impianti di riscaldamento e condizionamento, pubblica illuminazione e semaforica, impianti elevatori e antiincendio), dal Cns-Consorzio Nazionale Servizi Società Cooperativa di Bologna (servizio di pulizie e manutenzione del verde); da “Furlan Arcadio” di Borgo S. Michele di Latina (manutenzione delle strutture edilizie comunali) e dalla società “Palazzo Bitumi srl” di Formia (manutenzione strade e piazze). La riunione conoscitiva della commissione Lavori Pubblici dovrebbe ufficializzare quanto trapela da giorni e settimane: gli appalti saranno essenzialmente tre – manutenzione strade e piazze, pubblica illuminazione e verde pubblico – con una durata temporale più elastica rispetto ai nove anni fissati dalla nuova amministrazione di centro destra nel 2008. All’epoca la filosofia pensiero era una soltanto: il comune di Formia avrà “un unico interlocutore, un unico committente, non più soggetti per evitare sprechi e migliorare l’efficienza dei servizi ai cittadini.”
Erano state annunciate anche l’attivazione di un Call Center aperto 24 ore su 24 con possibilità di rispondere a richieste, segnalazioni ed interventi di emergenza, l’istituzione presso il settore Lavori Pubblici di un apposito ufficio per raccogliere “eventuali segnalazioni da parte dei cittadini”, il via ad censimento di tutto il patrimonio immobiliare ed infrastrutture stradali, il monitoraggio periodico con inserimento dei dati nel SIT Sistema Informativo Territoriale “che permetterà una rapida programmazione degli interventi di manutenzione e ridurre i disagi” e l’adeguamento e messa a norma di tutti gli impianti termici con sistemi e tecnologie efficienti tendenti a ridurre i consumi e la riduzione di emissioni nell’ambiente. Di certo i risultati da conseguire erano davvero impegnativi ed importanti ma sono rimaste promesse “l’efficienza dei servizi ed un risparmio sotto il profilo economico”. Ora la neonata amministrazione comunale del sindaco Paola Villa sarà chiamata a voltare pagina e non sarà facile se prima non conseguirà un’unita d’intenti all’interno della propria maggioranza e in consiglio comunale tra tutte le forze politiche. Ecco perché la riunione ferragostana della commissione Lavori Pubblici avrà la valenza di un test politicamente significativo prima dell’esame dell’appalto – o dei vari appalti – da parte del consiglio comunale. Un tema molto caro al gruppo consiliare della Lega, per esempio, ha una connotazione strettamente occupazionale.
Chiederà – secondo quanto è trapelato – l’inserimento dei vari capitolati di gara della clausola sociale che possa permettere alle “decine di lavoratori che da anni lavorano per il Comune attraverso le varie società che si sono succedute” di preservare il proprio posto di lavoro. L’appalto della Global service si è trasformato negli anni in una palla al piede dell’amministrazione comunale e, oltre a non procurare alcun vantaggio ne di natura gestionale nè economico, ora potrebbe, al termine della proroga in scadenza nelle prossime settimane, innescare un’altra bomba sociale e occupazionale. E Formia non può permetterselo. Per nessuna ragione…
Saverio Forte