FORMIA – Se n’è andato un altro pezzo importante, un altro ingranaggio fondamentale di quel motore – il centro di preparazione olimpica “Bruno Zauli” di Formia – che ha contribuito a rendere vincente lo sport italiano nel dopo-guerra. Non aveva neppure 70 anni Raffaele Viscusi, lo storico fisioterapista della federazione italiana di atletica leggera che ha improvvisamente cessato di vivere presso la sua abitazione in località San Venditto, a Sessa Aurunca (Caserta). Raffaele – umanità infinita con le mani d’oro, era stato per tanti anni il fisioterapista di fiducia di cui si fidavano ciecamente due miti dello sport italiano di sempre, gli olimpionici ed ex primatisti del mondo dei 200 metri piani e del salto in alto, Pietro Mennea e Sara Simeoni, ma anche di tanti altri atleti – una che ci piace ricordare la quattrocentista Erika Rossi – che sceglievano il centro di Formia per allenarsi e, di conseguenza, per vincere in ogni latitudine e longitudine del pianeta.
Probabilmente un altro male interiore l’ha colpito Raffaele poco meno di un anno fa: era venuto il figlio Damiano, che aveva ereditato la passione e il mestiere dal papà. I funerali di Raffaele Viscusci si sono tenuti presso la chiesa parrocchiale di San Castrese a Sessa Aurunca e in questo momento di grande dolore, ai familiari sono arrivate le più sentite condoglianze e i sentimenti di vicinanza umana da parte presidente della federatletica Alfio Giomi, del Consiglio federale e dell’atletica italiana tutta. Si associa anche la redazione di temporeale.info.
Saverio Forte