LATINA – “La Regione Lazio, con apposito decreto approvato dalla Giunta, ha destinato duecentomila euro per l’ampliamento del servizio trasfusionale dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina: un tassello importante che fa del presidio pontino uno dei più importanti del Lazio per la cura delle patologie del sangue, oltre a farne un ‘serbatoio’ trasfusionale di grande importanza per Roma, tanto da consentire l’esportazione di migliaia di unità di sangue verso gli ospedali della Capitale”.
Ad informare dello stanziamento il consigliere regionale del Partito democratico Enrico Forte.
“A beneficiare dell’intervento regionale è il servizio Immunotrasfusionale del presidio ospedaliero Santa Maria Goretti di Latina- spiega l’esponente democratico – i cui spazi non solo vengono ristrutturati, ma anche adeguati ed ampliati a seguito della rimodulazione del progetto iniziale. In sostanza – spiega Forte- viene introdotta una nuova area di produzione che consentirà un costante disponibilità del sangue e dei sui prodotti. Per consentire questo risultato – il progetto di rinnovamento del servizio si è avvalso di un intervento complessivo di 780mila euro. L’intervento – aggiunge Forte – rientra nel piano di riordino dei servizi trasfusionali del Lazio che vede appunto Latina come una delle cinque aree di produzione individuate nel territorio regionale”.
Conclude Forte: “Un atto concreto per fare del presidio del capoluogo un Dea di secondo livello: un altro passo in avanti per il potenziamento del Santa Maria Goretti di Latina nell’ottica di una specializzazione della struttura, funzionale sia sul piano della sanità provinciale, sia su quella regionale”.
La Uoc di medicina trasfusionale della Asl pontina, si articola in due sedi – quella centrale di Latina e quella decentrata di Formia -e prevede al suo interno due aree operative fondamentali: quella di raccolta, produzione e assegnazione clinica degli emocomponente ed un’altra di tipo clinico-assistenziale diretta.
Per fare comprendere l’importanza complessiva della Uoc in questione , occorre ricordare che la prima area – nel corso del 2014 – ha lavorato ben 22mila donazioni, tra sangue ed emocomponenti, provenienti per la maggior parte dal volontariato territoriale. Cifre importanti che hanno garantito l’autosufficienza trasfusionale alla provincia di Latina e consentito anche di ‘esportare’ 3mila unità del sangue a Roma.
L’altra area operativa, quella clinico-assistenziale diretta, si compone di quattro ambiti: Day Hospital, ambulatorio di Medicina trasfusionale ed Emoterapia ( importante per i pazienti oncoematologici), Uos di Aferesi terapeutica ed una quarta unità per raccolta, stoccaggio e assegnazione di emocomponenti topici ad uso non trasfusionale.