CASTELFORTE – Conoscerà un inevitabile epilogo legale l’aggressione di cui è stato vittima nella tarda serata di sabato un adolescente di Castelforte che ha compiuto 15 anni un mese fa. Quello che era un presunto caso di bullismo, improvvisamente alimentato in concomitanza dell’avvio in questi giorni del nuovo anno scolastico, si è trasformato in un’aggressione vera e propria, favorita dalla confusione derivante dal concomitante svolgimento della festa patronale in onore della Madonna Addolorata. Restano ancora da chiarire molti aspetti dell’intera vicenda, le cui tappe e responsabilità, pregresse e nuove, saranno scandite in una denuncia querela che il legale dei familiari della vittima, l’avvocato Luigi Imperato, depositerà nella giornata di lunedì.
I Carabinieri della Stazione di Castelforte e della Compagnia di Formia hanno confermato quanto avvenuto nella villa comunale del centro aurunco sulla scorta di quanto dichiarato dal 15enne ancora sotto schock e da alcuni testimoni oculari. Non molti per la verità. L’adolescente, tuttavia, ha raccontato di essere stato aggredito poco dopo le 22.30, durante la seconda serata dei festeggiamenti patronali, nella centralissima piazza San Rocco da un conoscente di 17 anni con il quale avrebbe avuto non pochi screzi, verbali e non, nei primi giorni del nuovo anno scolastico. Vecchie ruggini, insomma, che meritano ora di essere accertate nel momento in cui i Carabinieri potranno indagare sulla scorta di una querela di parte e sulla base del referto medico rilasciato, dopo due ore di cura e assistenza, al giovane picchiato.
La vittima era stata accusata – secondo quanto è trapelato – di aver infastidito la fidanzatina dell’aggressore, circostanza, quest’ultima, negata dall’interessato a più riprese e finanche ai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale “Dono Svizzero” di Formia. I medici, dopo i primi soccorsi prestati dal 118, gli hanno diagnosticato una prognosi di dieci giorni per la gravità delle lesioni riportate: una cervicalgia post traumatica, una contusione dell’emitorace sinistro, di un dito e del massiccio facciale e un trauma cranico minore. Le condizioni del 15enne sono di gran lunga migliorate nel corso della giornata di domenica e i suoi familiari, scossi ed increduli per quanto gravemente accaduto, stigmatizzando l’episodio hanno censurato il deterioramento, decisamente traumatico, di quello che era un normale rapporto amicale e di conoscenza.
Saverio Forte