MINTURNO – “Le mie dimissioni sono finalizzate a velocizzare un rinnovamento, a garantire uno nuovo slancio all’attività pastorale della comunità parrocchiale che ha servito per oltre 31 anni… Ha deciso di farsi da parte un papa (Benedetto XVI), perché non può fare altrettanto un parroco di periferia? Vado via per ragioni di salute? Ragazzi, ho 70 anni, gli acciacchi per l’età non mancano ma, grazie al Signore, sto bene”. Non passa un fine settimana che un sacerdote della Chiesa di Gaeta, complice l’eco degli appuntamenti liturgici domenicali, non meriti una vetrina dei mass –media. Se domenica scorsa era stato l’amministratore della chiesa parrocchiale nella frazione formiana di Penitro (don Filippo Mitrano) a meritare i riflettori degli addetti ai lavori per l’inattesa decisione dell’Arcivescovo di Gaeta di nominarlo (dopo soli due anni) vice-parroco di Itri, a scuotere la comunità parrocchiale di Sant’Albina di Scauri è stata la decisione del suo parroco di dimettersi… dopo 31 anni di ininterrotto mandato sacerdotale.
Don Simone Di Vito, originario di Coreno Ausonio in provincia di Frosinone e ordinato sacerdote il 1 luglio 1972, ha ufficializzato la sua inverosimile scelta sabato sera nel corso della riunione del consiglio pastorale parrocchiale e, domenica, nel corso delle Sante Messe. “Qualcuno sarà anche contento – ha commentato il sacerdote – ma non si dica che vado via per ragioni di salute. Non è assolutamente vero. E lo dimostro: ho già comunicato a Monsignor Luigi Vari di voler continuare a ricoprire i miei due incarichi che mi sono stati conferiti a più riprese, di Vicario Foraneo di Minturno e di direttore del servizio per la pastorale sociale e del lavoro. Non scappo, per carità – ha aggiunto Don Simone di Vito – Chiedo di continuare a svolgere il mio mandato sacerdotale in maniera diversa, alternativa e altrove. L’ho chiesto per il bene della bellissima comunità parrocchiale che servo da un trentennio e del sottoscritto”. Ma Don Simone Di Vito quando ha maturato questa scelta che – lo stesso interessato – ha definito “sofferta e dolorosa”? “Quest’estate in Polonia – ci ha rivelato il sacerdote di Coreno – In ginocchio davanti l’immagine sacra della Madonna nera di Czestochowa. Ho chiesto alla Vergine di illuminarmi in questa decisione che considero, credetemi, dettata da un forte senso di responsabilità. Il mio mandato non era e non è tempo. Potevo rimanere ma voglio continuare il mio servizio in maniera diversa, utilizzato generosamente laddove serve e sarà necessario”.
In effetti i rapporti del parroco della chiesa di piazza Rotelli con le ultime due guida della Chiesa gaetana – Monsignor Fabio Bernardo D’Onorio e Monsignor Luigi Vari – non erano stati eccellenti. Con l’attuale Arcivescovo il sacerdote di Coreno aveva polemizzato apertamente di recente quando aveva dichiarato di aver appreso “da voi giornalisti “ le ultime nomine – l’ultima quella del nuovo parroco della confinante chiesa dell’Immacolata di Scauri – che riguardano la Forania di Minturno di cui Don Di Vito vuole conservare la guida…. Ma la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso si è avuta quindici giorni fa quando Monsignor Vari, formalizzando e rinnovando gli incarichi degli uffici diocesani , aveva attribuito la guida del servizio di pastorale scolastica e delle nomine per insegnamento della religione cattolica al Rettore del Santuario di San Magno di Fondi, don Francesco Fiorillo? Don Simone Di Vito glissa questa risposta. Ora – conclude – vuole facilitare l’Arcivescovo di Gaeta a rendere più indolore possibile questo inatteso avvicendamento. Alcuni sono stati già calendarizzati: il 23 settembre, alle ore 19, il parroco formiano don Antonio Centola assumerà la guida della Basilica Cattedrale di Gaeta, il 28 settembre, alla stessa ora, sarà il turno di don Alessandro Corrente che diventerà ufficialmente il nuovo parroco della Chiesa dell’Immacolata di Scauri.
Saverio Forte