ITRI – I consiglieri comunali di opposizione Osvaldo Agresti, Giuseppe Cece, Paola Soscia ed Elena Palazzo criticano l’operato dell’amministrazione comunale. “Il Comune di Itri – si legge in un comunicato – ha svolto, in questi gironi, la procedura di selezione per 11 rilevatori per il censimento 2018. Tuttavia, la procedura di selezione adottata, è in netto contrasto con i proclami di trasparenza e di serietà amministrativa sbandierati ai quattro venti dall’amministrazione Fargiorgio sia in campagna elettorale che dopo. Infatti, come nei tempi più bui della ripartizione partitocratica dei posti di lavoro che ha caratterizzato il passato medioevale della politica italiana, abbiamo assistito, in questi giorni, forse ad una delle pagine più oscure dell’amministrazione del nostro Comune.
Noi consiglieri comunali di minoranza abbiamo appreso dal sito del Comune di Itri che, in data 8 settembre (venerdi), veniva pubblicata la graduatoria provvisoria sulla base dei titoli presentati e, per il giorno 10 settembre (lunedi), veniva convocata al comune di Itri il colloquio orale. Come suggeriscono le numerose richieste di accesso agli atti dei concorrenti esclusi, compreso di chi, con una laurea o competenze elevate in ambito statistico, coerenti con il compito specifico oggetto del bando, con punteggi elevati e posizionata ai vertici della classifica per titoli, si è visto scavalcare da altri che, nella fase successiva, quella orale, hanno capovolto, quasi totalmente, la graduatoria sollevando non pochi dubbi sulla effettiva selezione meritocratica; orale, detto da chi era presente, caratterizzato da palesi silenzi di alcuni candidati che, inspiegabilmente, si sono ritrovati idonei.
Si tratta di un fatto gravissimo che fa ripiombare la nostra amministrazione in epoche e metodologie sconcertanti che pensavamo nel 2018 avessimo completamente superato. Invece è accaduto sotto i nostri occhi da parte poi di gente che amministra il Comune di Itri parlando di moralità, in realtà, già più volte messa in dubbio da condotte, come la selezione dei vigili stagionali di due anni fa e vari episodi di ipotetico favoritismo non sollevati solo dall’opposizione ma anche da parte di componenti politiche della maggioranza stessa. Vogliamo ricordare a questi signori che la moralità non è una lezione da fare a voce in consiglio comunale ma una pratica che nel loro caso è venuta del tutto meno davanti a un colloquio orale per 11 rilevatori del censimento. Eppure, avvisaglie di queste condotte erano già emerse un anno fa, in occasione di un’altra selezione a tempo indeterminato, ma con i rilevatori del censimento si è superato ogni limite di decenza politica. E’ legittimo domandarsi che cosa accadrà di questa moralità in concorsi che l’amministrazione ha già bandito per quattro posti a tempo indeterminato e che, già nelle fasi iniziali, hanno scatenato ricorsi e forti dubbi.”