GAETA – Tutto secondo copione. Il comune di Formia dopo 18 anni non è più l’ente capofila del distretto socio-sanitario del sud-pontino. L’assemblea dei sindaci con una decisione storica che provocherà non poche polemiche ed ulteriori divisioni ha votato a maggioranza la nuova convenzione triennale che, scaduta lo scorso giugno, chiedeva di indicare il comune capofila di un distretto che, completamente pubblico, gestisce cospicui finanziamenti per l’integrazione dei servizi socio-sanitari e, più complessivamente, del welfare sul territorio del Golfo. L’isolamento politico-istituzionale in cui è ridotto da mesi il comune di Formia è stato puntualmente evidenziato da un voto che ha incoronato la forza muscolare del sindaco di Forza Italia di Gaeta Cosmo Mitrano, fiancheggiato dal collega del Partito Democratico di Minturno Gerardo Stefanelli.
In sede di votazione è prevalsa la cordata completata dai sindaci di Santi Cosma e Damiano e Itri, Franco Taddeo e Antonio Fargiorgio, che ha lasciato il cerino acceso tra le mani del sindaco di Formia Paola Villa. Non le sono bastati i voti o, meglio, i coefficienti dei comuni di Ventotene e Castelforte – rappresentati dal delegato Francesco Carta e dal presidente del consiglio comunale Alessandro Ciorra – alla luce della politica astensione del rappresentante del comune di Ponza e della mancata partecipazione all’assemblea dell’attuale commissario Prefettizio del comune di Spigno Saturnia Monica Perna. Il distretto socio sanitario del sud pontino lascia dunque Formia – città dove è paradossalmente operativa la gran parte dei servizi e degli uffici sanitari dell’Asl – per trasformarsi a Gaeta che, con il fondamentale sostegno del sindaco del Pd, ha portato a casa un importante servizio “scippandolo” alla debolezza della vicina Formia.
Il sindaco di Formia soltanto ieri e a fine giugno aveva avuto un mandato pieno dalla sua maggioranza consiliare e dal consiglio comunale (anche dai consiglieri del Pd e della stessa Forza Italia, le forze politiche dei sindaci Stefanelli e Mitrano) per confermare il comune quale ente capofila del distretto socio-sanitario e per avviare le procedure per andare oltre il distretto e costituire un consorzio pubblico che, previsto lo scorso anno dalla delibera numero 934 del 28 dicembre 2017 della Giunta regionale del Lazio, è considerato uno strumento più snello ed innovativo per la gestione del welfare sul territorio del Golfo. “Ma questa è un’opzione, non è un obbligo normativamente vincolante” hanno tenuto a sottolineare Stefanelli e Mitrano alla richiesta del sindaco Villa di far rimanere il distretto a Formia e di avviare la nascita del distretto. A tentare di mediare tra le parti in assemblea è stato un emendamento del sindaco di Itri Fargiorgio, presentato soprattutto per salvare il salvabile nei rapporti, deteriorati, tra i comuni del comprensorio. Prevedeva l’avvio immediato di una concertazione, attraverso l’istituzione di un tavolo tecnico, teso all’approvazione nei consigli comunali della bozza dello Statuto dell’ipotizzato Consorzio. La proposta Fargiorgio è stata votata a maggioranza, con l’astensione del solo comune di Ponza, ma è sembrata una beffa, dopo il danno ricevuto, per il comune di Formia.
La timida ed ininfluente difesa di Francesco Carta, del partito Democratico come Gerardo Stefanelli, è stata la seguente: “ La Regione da’ risorse finanziarie aggiuntive a chi istituisce il consorzio. Non solo ma indica i consorzi per evitare la precarietà degli interventi (lentezze del comune capofila) che lascia una montagna di soldi non spesi nelle casse dei comuni capofila. Formia 6 milioni di euro, Latina addirittura 11, Fondi 6. Il Consorzio come Ente autonomo, dotato di personale e mezzi (finanziati dalla Regione), sarebbe stato più puntuale ed efficiente nell’utilizzo di questi fondi. Ma il vero obbiettivo non è questo…. A cantare vittoria è stato il sindaco di Gaeta: “Diamo seguito – spiega Cosmo Mitrano – ad una volontà politica condivisa in questi anni e concordata con tutti i miei colleghi, finalizzata ad un processo democratico di rotazione sull’individuazione del Comune capofila. Una decisione che nasce da un confronto costruttivo tra tutti i Comuni componenti del Distretto Socio-Sanitario. Gaeta per questo triennio collaborerà in sinergia con tutti ricordandoci che la vera sfida è la costituzione di un Consorzio che prevede i servizi sociali associati al suo interno attraverso l’ottimizzazione delle risorse umane, economiche e la standardizzazione ed innalzamento della qualità dei servizi sociosanitari offerti”. “Ringrazio – conclude Mitrano – tutti i Comuni del Golfo e in particolare i Sindaci Fargiorgio, Stefanelli e Taddeo che hanno creduto con convinzione nel cambiamento”.
Il Sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli, che ha proposto Gaeta Comune capofila del Distretto Socio-Sanitario, motiva così la scelta definendola un “segnale per affermare la pari dignità di tutte le Amministrazioni Comunali del Golfo di Gaeta riconoscendo la capacità amministrativa ad Enti che ben possono portare avanti gli uffici ed occuparsi di politiche comprensoriali con efficacia per garantire sevizi di qualità ai cittadini. Non è una questione politica – ribadisce Stefanelli – ma la volontà di riconoscere dopo vent’anni che il ruolo di Comune capofila può essere esercitato con la stessa efficacia e capacità anche da altre amministrazioni e Comunità”. Il Sindaco di Itri Antonio Fargiorgio, che ha visto approvare una sua mozione finalizzata alla costituzione del Consorzio Socio-Sanitario ha ribadito “sono stato sempre favorevole al principio della rotazione e convinto sostenitore che non rimanesse fine a se stessa. Per tale motivo – conclude Fargiorgio – ho chiesto ai miei colleghi di impegnarci ad instaurare tavoli politici e tecnici che porteranno alla costituzione del Consorzio come auspicato dalla Regione Lazio”.
Questo voto ha creato un mix di frustrazione, di disappunto e di incredulità nelle fila della maggioranza del sindaco di Paola Villa. Se il candidato a sindaco del centro destra sconfitto al ballottaggio del 24 giugno Pasquale Cardillo Cupo è arrivato a dichiarare…” Siamo davvero alla smobilitazione totale a Formia”, alcuni consiglieri di maggioranza, che hanno preferito conservare l’anonimato, hanno dato la colpa per quanto avvenuto a Forza Italia e il Pd alludendo ai sindaci Mitrano e Stefanelli. C’è solo un piccolo e grande dettaglio: queste forze politiche al ballottaggio hanno permesso alla professoressa Villa di diventare sindaco di una città sempre nella morsa, nella tenaglia di Minturno (a levante) e di Gaeta (a ponente). Il resto è accademia.
Saverio Forte