FORMIA – Un insigne economista di Formia, il professore universitario Maurizio Franzini, è il nuovo “facente funzioni” dell’Istat. Lo ha deciso il governo Conte che ha attribuito al 68enne docente di politica economica dell’Università “La Sapienza” di Formia il compito di traghettare l’istituto nazionale di statistica in vista della nomina del suo 12° presidente. Dopo aver collaborato a lungo con l’ex sindaco di Formia Sandro Bartolomeo di cui è stato delegato ai problemi economici del comune, il professor Franzini dovrà assolvere a questo prestigioso “incarico-ponte”con una serie di impegni impegnativi sul piano istituzionale: il 28 settembre presenterà il nuovo censimento permanente, che prenderà il via in ottobre per procedere con cadenza annuale e non più decennale, e poi parteciperà alle audizioni parlamentari sulla Nota di aggiornamento del Def.
Franzini è stato scelto per essere il membro più anziano dell’organo di indirizzo e di controllo dell’Istat e vanta numerose pubblicazioni sui temi delle diseguaglianze sociali, è direttore della rivista on line “Menabò di Etica e economia ed è autore di alcuni libri sul tema e si presenta sia per prestigio sia per equilibrio come una garanzia nella gestione della vacatio del prestigioso istituto. La nomina di Maurizio Franzini ha tolto non poche castagne al governo nazionale che, optando per questa soluzione-ponte, ha deciso di dover far fronte al rischio di un lungo vuoto dopo la pubblicazione sul sito dello stesso istituto della relazione di fine mandato del presidente Giorgio Alleva, tornato nel frattempo alla sua cattedra universitaria. Per la sua successione infatti sarebbe stata necessaria una procedura complessa che non sarebbe stata ultimata prima della fine di ottobre e l’Istat dunque sarebbe rimasta acefala in settimane nelle quali sono previsti appuntamenti importanti come le stime del Pil, il monitoraggio dei conti pubblici e l’avvio – come detto – del censimento.
E anche settimane in cui più in generale i riflettori delle istituzioni europee e dei mercati finanziari sono accesi sullo stato di salute dell’economia reale italiana alla vigilia di importanti scelte di politica economica da parte del governo Conte. A tutt’oggi non sono del tutto chiare le tappe della procedura di nomina del successore di Alleva sulla quale ha competenza diretta il ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno e che comunque alla fine prevede il vaglio delle competenti commissioni parlamentari. Prima dell’interruzione estiva si era fatto il nome del demografo Gian Carlo Blangiardo dell’Università Cattolica di Milano come uno dei candidati più accreditati e graditi al governo giallo-verde.
Saverio Forte