FORMIA – Come anticipato ieri il Comune di Formia o, meglio, la maggioranza che sostiene il sindaco Paola Villa , ha deciso di dare una continuità all’attuale azione amministrativa per quanto riguarda la gestione dei parcheggi a pagamento. L’orientamento è scaturito dalla conferenza dei capigruppo nel corso della quale i rappresentanti delle quattro liste della maggioranza hanno proposto una bozza di delibera che sarà sottoposta all’attenzione del consiglio comunale giovedì pomeriggio: la sosta a pagamento a Formia sarà privatizzata ancora per altri cinque mesi.
Naturalmente questo atto di indirizzo, di cui si sapeva il tenore da giorni, dovrà essere ratificato dall’aula che darà mandato alla dirigente del comando di Polizia Locale, Rosanna Picano, di approntare sul filo di lana – come sempre e sempre a causa dei tempi biblici e del “non decidere” della politica – la terza proroga (la prima risale allo scorso 15 marzo, la seconda del 7 luglio) – si vocifera per i prossimi sei anni – all’attuale concessionario, la Sis di Corciano, in provincia di Perugia, gestore del servizio dal 15 luglio 2013. Sarà tutto concluso nella seduta di giovedì sera? Neanche per idea. La dirigente Picano da giorni sta cercando di celare la sua insofferenza professionale per come è stato gestito il futuro della sosta a pagamento. L’aveva scritto al presidente del consiglio comunale Pasquale Di Gabriele di “fare in fretta” auspicando che il consiglio comunale si fosse tenuto la scorsa settimana, entro il 21 settembre, per approntare in tempo gli atti per la proroga. La maggioranza ha dovuto fare sintesi e il tempo perduto costringerà il comando di Polizia locale a chiedere una nuova seduta del consiglio comunale per approntare le linee guida che dovranno caratterizzare il nuovo capitolato.
Nessuno vuole sbagliare per non incorrere nei fulmini della Procura ma un errore di leggerezza è stato già commesso per il quale è stato chiesto l’intervento “in corsa” del neo segretario generale del comune Alessandro Izzi. La bozza di delibera che sarà portata al voto del consiglio comunale – e che vi possiamo mostrare – indicava già il periodo della proroga concessa alla “Sis”. L’attento e zelante Izzi ha chiamato la politica all’ordine: “Amici miei, il periodo di proroga sarà deciso nella sua determina dalla dirigente del settore. Rimanete al vostro posto”.
Ma la conferenza ha scontentato un capogruppo in particolare, quello del Pd ed ex assessore alla sostenibilità urbana dell’ultima Giunta di centro sinistra, Claudio Marciano. L’esponente aveva un diavolo per il capello quando ha abbandonato la conferenza dei capigruppo e la successiva commissione urbanistica soprattutto per un motivo: in consiglio giovedì sarà approvata la revoca della delibera numero 100 del 12 dicembre 2014 che proponeva l’affidamento in house, alla Formia Rifiuti zero, del servizio della sosta a pagamento . In effetti è quello che auspicavano lo stesso capogruppo del Pd, il gruppo consiliare di Forza Italia e…quattro mesi fa la candidata a sindaco Paola Villa. Questo voltafaccia nei confronti di Formia è stato duramente stigmatizzato da Marciano nella durissima intervista allegata.
Esordisce parlando dello scippo della sede del distretto socio sanitario del sud-Pontino, avallato dall’accordo dei sindaci di Forza Italia di Gaeta Cosmo Mitrano e del Pd di Minturno Gerardo Stefanelli, ma non poteva non commentare il secondo “schiaffo” rimediato nel giro di tre giorni. La miglior difesa e l’attacco e Marciano ha rispolverato un passaggio del programma elettorale della professoressa Villa che “dopo tre mesi di governo fa l’esatto contrario di quanto promesso ai cittadini: la gestione della sosta andrà ai privati. La decisione di gestire in forma pubblica il servizio, assunta dalla precedente amministrazione, sarà revocata. Dispiace vedere assessori, consiglieri comunali ed esponenti di forze politiche da sempre favorevoli alla gestione pubblica cambiare idea e farlo semplicemente per reggere una compagine che dopo tre mesi è già andata a pezzi. La componente vicina a Maurizio Costa, e quella legata anche in passato a partiti di destra, è numericamente preponderante e – ed è l’attacco di Marciano – impone la sua linea su tutte le decisioni fondamentali.
Ma il peggio di questo provvedimento non è la sua incoerenza, bensì i danni che produrrà in termini economici e organizzativi alla città. Il servizio attuale è in perdita. I privati, se parteciperanno alla gara, chiederanno di recuperare sui proventi del Comune, e poi faranno quello che fanno ovunque: i loro interessi. Risparmieranno sulle manutenzioni, sulle pulizie, sull’illuminazione dei multipiano e sui servizi igienici, perché il patrimonio non è il loro, e perché su questi servizi ordinari si gioca parte del loro utile. Porranno problemi all’applicazione della clausola sociale, supportati dai recenti orientamenti dell’Anac per cui prima del Contratto nazionale di lavoro del comparto viene il principio di libera organizzazione dell’impresa. Ritarderanno gli investimenti, o se li realizzeranno, li faranno pagare agli utenti, attraverso un aumento delle tariffe o attraverso la sottrazione degli utili del Comune, con buona pace degli investimenti per il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile.
L’appalto a privati congelerà inoltre l’attuale sistema organizzativo della sosta. I cambiamenti, previsti dal piano urbano del traffico, non saranno integrabili una volta affidato il servizio, come sarebbe se ci fosse un’azienda comunale. Il multipiano delle poste non avrà alcun attore imprenditoriale pubblico in grado di partecipare all’asta o di contrattare con la curatela un’eventuale acquisizione.
La cosa più avvilente di questa decisione è la sua assenza di dati, argomentazioni, proiezioni, che giustifichino il privato sul pubblico. Questa discussione, ci hanno detto, si farà dopo, come se l’opzione sulla governance fosse disgiunta dal piano economico e industriale. Lungi dal motivare la mancata costituzione di una nuova azienda comunale per la mobilità, la maggioranza si limita a dire che la Formia Rifiuti Zero, già oggi titolare di un affidamento sette volte più impegnativo dal punto di vista finanziario, deve pensare di più allo spazzamento: non si sa da quando controllare i parcometri richieda lo spostamento di operatori ecologici dalle loro funzioni o l’utilizzo di spazzatrici. La verità è che la gestione pubblica comporta impegno, coraggio e visione, risorse di cui questa amministrazione è completamente sprovvista, impegnata nel ripristinare la “normalità”, e cioè a privatizzare i servizi e a eseguire gli ordini dei gruppi di potere di cui è espressione. E’ inutile dire che contrasteremo questa decisione con tutte le nostre risorse”.
Marciano nell’intervista saluta con favore la decisione del neo segretario Izzi di voler affrontare la ricognizione (“non abbiamo nulla da temere”) degli appalti aggiudicati dal Comune alla “RD Costruzioni” – l’impresa coinvolta nel nuovo filone dell’inchiesta “Tiberio” – dichiara di voler leggere la sentenza della Corte d’Appello che ha accettato la richiesta di risarcimento danni degli ex lavoratori della Golfo Ambiente e chiude con una polemica: “Al consiglio del 27 settembre non parteciperò perché impegnato con gli esami all’Università ad Aosta. Qualcuno lo sapeva e ha convocato il consiglio per giovedì. Certo, non posso condizionare altre 24 persone… Sarà per la prossima volta”.
Saverio Forte
Intervista a Claudio Marciano