SANTI COSMA E DAMIANO – Ripresi i lavori di rifacimento e sistemazione della Via Ruosi. Il lavoro è stato oggetto di un finanziamento della Regione Lazio di oltre 10 anni fa per un importo inizialmente concesso di € 110.000,00. I lavori iniziarono nel 2010 e furono realizzati per un importo di circa € 40.000,00. Successivamente la Regione Lazio per far fronte al noto deficit sanitario ridusse il finanziamento a € 90.000,00 circa ritardando l’accredito delle somme, atteggiamento, questo, che indusse l’Amministrazione precedente a sospendere i lavori.
Tali lavori sono rimasti inspiegabilmente fermi nonostante siano poi stati riaccreditati i fondi necessari sin dal 2015. Tra le priorità di quest’ amministrazione, dopo l’espletamento degli atti necessari, ora la ripresa dei lavori ad opera della stessa ditta che dieci anni fa circa ne era risultata affidataria e con la direzione dei lavori affidata all’ufficio tecnico che ha sostituito il precedente direttore dei lavori che nel frattempo ha cessato la sua attività professionale. I lavori consentiranno di sistemare finalmente questa strada da anni lasciata in situazione disastrosa.
“Un altro impegno elettorale che stiamo mantenendo” ha affermato il Sindaco Franco Taddeo “per un lavoro finanziato negli ultimi scorci del mio mandato precedente, ed inspiegabilmente rimasto fermo per tutto questo tempo benchè, dopo le peripezie ascrivibili alla responsabilità della Regione, i soldi siano stati accreditati da oltre tre anni, senza considerare che comunque sarebbero potuti essere anticipati dal Comune, come si è solito fare quando ci sono finanziamenti regionali, in attesa di accredito, evitando tutti questi anni di disagio per i cittadini che quotidianamente vivono il transito di quella zona”.
Anche l’Assessore ai Lavori Pubblici, Vincenzo Petruccelli, ha voluto esternare la propria soddisfazione per aver contribuito a rimettere in moto la macchina di questo finanziamento, grazie anche alla collaborazione e disponibilità dell’ufficio tecnico, che come già evidenziato era giacente nelle casse comunali da oltre tre anni, cosa che negli ultimi anni della scorsa legislatura è sembrato impossibile fare”.