LATINA – “Un’invasione di campo decisamente inopportuna e fuoriluogo”. Lo hanno scritto in un documento congiunto i sindaci dei Comuni di Formia, Bassiano, Sabaudia e Aprilia in una lettera in cui contestano il contenuto di lettera della dirigente della segreteria tecnica operativa dell’Ato 4 Angelica Vagnozzi che, alla stessa stregua di quanto fatto dal presidente di Acqualatina Michele Lauriola, prende le distanze dalla Class Action promossa da un comitato di legali contro l’ente gestore relativamente alla possibilità di chiedere e di ottenere il rimborso delle “partite pregresse” inserite in fattura dal gennaio 2016 per i canoni idrici, fognari e della depurazione.
La dirigente della segretaria tecnica operativa dell’Ato 4, che in teoria dovrebbe tutelare gli interessi dei comuni facenti parte dell’ambito ottimale, scrive ai sindaci affermando che l’i-stanza sulle partite pregresse è stata sì dichiarata ammissibile ma non è detto che diventi operativa. Il Tribunale di Roma – scrive la Vagnozzi – deciderà nel merito il 12 giugno 2019 e dunque potrà respingere la richiesta del comitato proponente o, in caso contrario, il gestore dovrà uniformarsi alla decisione del giudice stesso restituendo le somme alle utenze. Il pas-saggio della lettera che ha fatto indispettire i sindaci Paola Villa, Domenico Guidi, Giada Gervasi e Antonio Terra è nella parte in cui la dirigente della segreteria tecnica operativa dell’Ato 4 ha annunciato, sostituendosi all’ente gestore, che Aqualatina ha depositato alla Corte d’Appello un ricorso contro l’ordinanza del Tribunale di accoglimento della Class Ac-tion. Questi concetti li ha espressi il presidente dell’ente gestore, Michele Lauriola, che teme, in caso di accoglimento della Class Action, un aumento tariffario a carico degli utenti e un blocco immediato degli Investimenti.
Ora i sindaci di Formia, Bassiano, Sabaudia e Aprilia attaccano frontalmente la Vagnozzi e le ricordano che “non è a servizio dell’ente gestore, non ha ricevuto alcuna mandato ad agire ma dall’Ato 4 e dai comuni che lo compongono. Le notizie fornire dal gestore, fino a prova contraria, non hanno alcuna certezza e sono da considerarsi mere ipotesti e congetture che Acqualatina potrà far valutare nelle sedi che riterrà opportuno. Non di meno gli enti comunali che rappresentiamo, e che per obbligo del Tribunale hanno pubblicato sul proprio albo l’ordinanza del Tribunale di Roma, hanno tute le proprie capacità di discernere il contesto, i limiti e le finalità dell’azione di classe intraprese dai cittadini”. E i sindaci Paola Villa, Domenico Guidi, Giada Gervasi e Antonio Terra chiedono invece alla dottoressa Vagnozzi di dare piena attuazione alla delibera numero 15 dell’Ato 4 dell’11 ottobre 2016 “Restituzione mutui sui beni comunali affidati al gestore” e, in particolare, “l’intima-zione (al gestore di restituzione dei mutui” come previsto al punto 2 della stessa delibera nonché di intimare immediata-mente al gestore l’aggiornamento della fidejussione contrattuale prevista dall’articolo 31 dello stesso disciplinare”.
Intanto si è costituito a Formia il Coordinamento dell’Acqua Pubblica del sud Pontino che, formato da cittadini e comitati del territorio, intende promuovere, in continuità con l’esperienza dei Forum Mondiali sull’acqua, “il superamento della ge-stione Acqualatina e la realizzazione di un soggetto pubblico a diritto pubblico, che eroghi un servizio efficiente e traspa-rente, anche grazie al coinvolgimento di una rete di cittadini e comitati nella sua gestione”. “Riteniamo che l’acqua sia una risorsa preziosissima – si legge in una nota di presentazione – da tutelare sia per noi che per l’intero ecosistema, sulla quale non sia possibile ricavare profitto. Contestiamo Acqualatina perchè dal 2002 ad oggi non si sono registrati investi-menti strutturali nella riduzione delle perdite fisiche dalla rete di distribuzione, né riduzioni delle perdite amministrative. Le inefficienze nella gestione si sono tradotte in continui e progressivi aumenti tariffari, scaricando sui cittadini le sue inadempienze. Si ritiene di assistere ad una mancanza di trasparenza finanziaria e si riconosce l’inefficacia dell’intero ciclo delle acque (acqua potabile e depurazione) con possibili ripercussioni sull’ambiente terrestre e marino. Condividiamo e promuoviamo pertanto tutte le forme di lotta contro Acqualatina, portate avanti dai vari comitati ieri e oggi: contesta-zione delle bollette, class action e autoriduzione delle tariffe”. Intanto il comitato ha incontrato il sindaco Paola Villa inol-trandole una richiesta formale di sottoscrizione della “nostra carta d’intenti” – la cui sottoscrizione inizierà nei prossimi giorni – e chiedendole “di impegnarsi ad operare in conferenza dei sindaci per un superamento della gestione Acqualatina, in coordinamento con altri sindaci ostili all’ente gestore”.
Saverio Forte