SPERLONGA – Mentre lunedì 1 ottobre è in programma la discussione del ricorso davanti al Riesame per uno degli indagati – il 70enne Pietro Ruggieri – destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario, l’operazione “Tiberio 2” ha conosciuto un’importante novità sul piano giudiziario ma anche politicoamministrativo. Il comune di Sperlonga, in vista di una quasi certa richiesta di rinvio a giudizio per i cinque nuovi indagati (tra cui c’è il figlio di Pietro Ruggieri, di 38 anni, raggiunto da un provvedimento restrittivo in carcere per la cui attenuazione o modifica attende la decisione del Gip Cario) ha deciso di costituirsi parte civile. Una deliberazione è stata assunta in tempi da record dalla Giunta municipale – per la cronaca, però, erano assenti il sindaco Armando Cusani ed il suo “vice” Francescantonio Faiola, entrambi indagati nell’ambito della prima operazione di “Tiberio” – che ha nominato l’avvocato Giovanni Maria Giaquinto.
L’esecutivo ha dovuto prendere atto della richiesta del neo dirigente del settore tecnico del comune Francesco Palermo “di accertare la verità” concernente i lavori del plesso scolastico “Aspri” aggiudicati con un maxi ribasso d’asta proprio alla “Dr Costruzioni” di Pietro e Francesco Ruggieri e finiti nell’occhio del ciclone per la realizzazione non a regola d’arte delle fondamenta e di materiali inidonei o non previsti dal capitolato di gara. Su tutti è stata contestata la dimensione dei travetti utilizzati per il solaio. In effetti il neo dirigente della ripartizione tecnica del comune di Sperlonga ha preso carta e penna e ha scritto alla Giunta di costituirsi parte civile il 21 settembre, 48 ore dopo l’arrivo dei Carabinieri del Comando provinciale di Latina per eseguire la dettagliatissima ordinanza del Gip emessa su richiesta del Pm De Luca.
Il comune improvvisamente si è vuole cautelare “acquisendo (solo ora) informazioni, pareri, relazioni e quant’altro si rendesse necessario al fine di determinare le conseguenze giuridiche, finanziarie e altri eventuali danni a carico dei cittadini, comprese le scolaresche destinate alla frequenza di quel plesso scolastico”. Il comune di Sperlonga si dichiara persona offesa nello svolgimento di un probabile processo penale “per tutti i capi di imputazione” che al momento sono essere, ma a vario titolo, i reati di turbativa d’asta, frode, truffa e corruzione.
Saverio Forte