FORMIA – Formia come Livorno? Il paragone c’è tutto con la costituzione nel 1921 del partito Comunista italiano ma l’interessato, forse con un pizzico di sano orgoglio, non l’ha respinto al mittente. Messa in naftalina a giugno la volontà di diventare il neo sindaco di Formia “alla testa di un nuovo e diverso centro destra”, l’onorevole Gianfranco Conte vuole far nascere un nuovo partito in Italia “che non sarà naturalmente tutto mio” ma un spazio nuovo per “chi a destra attende tempi migliori”. Il battesimo di questo nuovo soggetto politico, dopo il rogito presentato presso uno studio di un noto notaio a Trinità dei Monti a Roma, avverrà a Formia nella prima decade di dicembre e Conte, affiancato dai suoi più stretti collaboratori, ha già in mente chi invitare al tavolo dei relatori a fianco di uno dei raffinati intellettuali italiani (che naturalmente guarda le cose di destra con spietata e autonoma analisi e dipendenza) che corrisponde al nome di Marcello Veneziani.
Conte nel corso di una conferenza stampa, organizzata come non mai nei minimi particolari, qualche nome è stato costretto a fare: dal sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei Ministri Giancarlo Giorgetti in rappresentanza della Lega ad uno dei massimi dirigenti (ex An) dei Fratelli d’Italia passando per la sua ex Forza Italia per la quale è stato cinque volte deputato , sottosegretario ai rapporti con il parlamento e soprattutto presidente della commissione Finanze alla Camera dei Deputati. Quando si tratta di capire chi interverrà in rappresentanza del suo partito qualche nodo arriva al pettine. Conte non ha ancora ben capito chi intenda “con po’ di coraggio, s’intenda” immaginare un nuovo centro destra in Italia dopo che la salute di Forza Italia negli ultimi sondaggi è diventata cagionevole. Renato Brunetta? La presidente dei deputati Maria Stella Gelmini o il capogruppo degli azzurri al Senato Annamaria Bernini? Per depistare i cronisti, con il suo sorriso sempre a 32 denti, Conte ha aggiunto “ci sarà anche Roberto Fiore di Forza Nuova e, forse, Gianni Alemanno”. Ma come si chiamerà questo che il mancato candidato a sindaco del centrodestra definisce “partito”? Anche qui, già tutto deciso: “Con te”.
Ma non era il nome della sua lista civica alle ultime elezioni amministrative di Formia di cui è stato aspirante primo cittadino? Conte nella conferenza stampa e, a margine dell’intervista video che ci ha rilasciato alla sua conclusione, lo conferma: quella lista civica, dopo l’esperienza elettorale di giuigno, si è trasformata ora in un’associazione culturale , prossima a guadagnare la forma partito o – aggiungiamo noi – in movimento. Conte ha annunciato che la sua formazione avvierà una campagna di adesione innanzitutto a Formia e negli altri centri del sud-pontino e dell’intera provincia di Latina. Immaginiamo che l’ex parlamentare, sgravato dagli impegni parlamentari, intenda rifare quella che in passato è stata “Nuova Area”, una costola civica di Forza Italia che ha cercato – con scarsi risultati politico-amministrativi – di contrapporsi allo strapotere elettorale in provincia di Latina e nel Golfo di Forza Italia del Senatore Claudio Fazzone.
Questo tentativo sarà più fortunato? Conte, tradizionalmente conosciuto per la sua “pigrizia comunicativa”, se ha deciso di mettere in carreggiata questo soggetto qualche calcolo elettorale, su scala territoriale, l’ha compiuto. E un accenno l’ha fatto alla presenza in conferenza stampa di alcuni “grandi elettori” di Forza Italia – tra le ultime fila sedeva l’ex coordinatore comunale di Forza Italia Antonio Candeloro – o del “sempre simpatico” ex assessore all’urbanistica del Pd Giuseppe Masiello: “C’è bisogno di partecipazione a gruppi politici diversi da quelli che oggi sono sulla cresta dell’onda, quali la Lega ed il Movimento 5 Stelle, mentre Forza Italia e il centro destra sono sempre meno rappresentativi. Bisogna dimostrare – ha sottolineato il capogruppo di “Formia con te” – che la politica è sacrificio, studio, competenza e non improvvisazione. Mentre è impegnato ad organizzare l’assemblea nazionale di questo nuovo soggetto, Conte ha utilizzato l’incontro con i cronisti per tracciare un bilancio, che ha definito letteralmente “disastroso”, sui primi 100 giorni dell’amministrazione di Paola Villa: “Non le manca la buona volontà – ha aggiunto l’ex parlamentare – ma obiettivamente ha molte difficoltà a capire i meccanismi interni che determinano il buon funzionamento di un’amministrazione comunale. Al momento si trova in una situazione di emergenza straordinaria con risorse finanziarie scarse e l’aspetto di cui mi dispiaccio è la chiusura al dialogo, al confronto del nostro sindaco. Mi ha preoccupato come ha gestito questioni come il futuro del distretto Socio Sanitario, di cui Formia non è più ente capofila, e del Giudice di Pace, per il cui funzionamento futuro l’amministrazione comunale faccia in modo di fornire il personale richiesto dal presidente del Tribunale di Cassino”.
Conte invece ha plaudito alla decisione dell’esternalizzazione del servizio parcheggi a Formia “ma ora bisogna vedere quali saranno le strategie da adottare, considerando che i parcheggi hanno una rilevanza strategica per rendere positiva la situazione di una città.”
E in conclusione Conte ha denunciato uno sfilacciamento tra i vertici del comune ed il aspetto apicale: “E’ stato davvero grave che il nucleo di valutazione interna, l’organismo preposto a giudicare l’operato e il perseguimento dei risultati di gestione degli stessi dirigenti, abbia disertato la convocazione della commissione trasparenza che presiedo. E’ assurdo – ha terminato Gianfranco Conte – che bisogna approvare il bilancio di previsione 2019 e qualcuno mi risponda della maggioranza …’utilizziamo il Dup, il documento unico di programmazione, elaborato e lasciato dal commissario Prefettizio’. Formia ha bisogno di uno slancio in avanti piuttosto che di questo lassismo che di guai ne ha provocati già tanti…”
Saverio Forte
Intervista a Gianfranco Conte