FORMIA – Per lui sono pronti ad ammazzare il vitello più grasso ma a condizione che torni nella casa del padre con il capo rivestito di cenere e pronto a ripudiare gli amici di cordata che hanno utilizzato la tastiera di un computer per demonizzare l’operato iniziale dell’amministrazione comunale di Formia. Quelle in corso non sono ore facili per Antonio Capraro, il capogruppo consiliare di Formia Vinci, una delle quattro liste civiche che compongono la maggioranza della sindaca Paola Villa. Il giovanissimo infermiere è tornato da Bologna (dove lavora) per presiedere lunedì la commissione ambiente e ha trovato a Formia un clima da inquisizione, degno del miglior Sant’Uffizio pre-Conciliare, con un plotone di esecuzione capitanato dal sindaco Paola Villa.
Ha partecipato ad un vertice di maggioranza che ha avuto quasi un carattere da ultima spiaggia, soprattutto dopo che il consigliere Capraro, contravvenendo alle indicazioni della sua coalizione, è stato l’unico della maggioranza a votare contro la conferma della privatizzazione della gestione futura della sosta a pagamento. In quella circostanza Capraro con un autentico colpo di teatro aveva eluso la sorveglianza dialettica del più esperto collega di maggioranza Gerardo Forte che aveva annunciato urbi et orbi che la maggioranza era granitica per autorizzare la proroga della sosta a pagamento e la sua futura privatizzazione. Capraro aveva obbedito alla sua coerenza e alla sua memoria ricordando al sindaco di Formia che soltanto quattro mesi alle ultime elezioni amministrative aveva promesso ai cittadini che, in caso di vittoria (come poi è avvenuta), avrebbe affidato il servizio in house alla municipalizzata del comune Formia Rifiuti zero.
Da quella sera Capraro, tra i volti più nuovi ed inesperti (ma assai coraggiosi) presenti in consiglio comunale, si è trovato a vivere un isolamento politico-istituzionale che ha dovuto pagare a caro prezzo all’indomani di quel clamoroso distinguo in consiglio comunale quando la sua maggioranza aveva disertato, provocando la mancanza del numero legale, la commissione ambiente di cui è presidente. E l’ordine del giorno era corposo: in agenda c’era l’audizione del direttore sanitario facente funzioni e quello amministrativo dell’ospedale Dono Svizzero, Pasquale Montesano e Massimo Marciano, ma anche questioni scottanti come il Pontile petroli e gli impianti di miticoltura. La maggioranza politicamente fece un ragionamento: urge un chiarimento da parte del consigliere-capogruppo e presidente Capraro e poi vedremo il da farsi.
Questo momento è arrivato in una mattinata di una domenica di inizio autunno e Capraro è stato posto davanti ad un bivio: può tornare in maggioranza ma a condizione che pubblicamente chieda scusa per le modalità con cui si platealmente è differenziato sul voto per la gestione delle strisce blù e soprattutto prenda le distanze da alcuni candidati della civica “Formia Viva” di cui era stato il capolista. Nella puntata inaugurale di giovedi sera della terza stagione televisiva di “Vista sul Gofo” su TeleUniverso, la sindaca di Formia aveva dichiarato che “il consigliere Capraro, se vuole, può anche fuoriuscire dalla maggioranza anche perché nelle riunioni che avevano preceduto il voto del consiglio sulla futura gestione della sosta – aveva puntualizzato Paola Villa – non aveva mai alzato un dito…” Quella che attende Capraro è una scelta non facile sul piano politico ma anche personale ed umano dopo che dai vertici dell’amministrazione comunale sono stati censurati alcuni post sui principali social media all’indomani del voto contrario di Capraro da parte di un paio di candidati di “Formia viva”.
E sono quelli che erano in predicato di beneficiare di alcune deleghe esterne che avrebbe voluto concedere in queste settimane il sindaco di Formia, su tutte quella alle politiche giovanili. Naturalmente i loro nomi sono stati cancellati dall’agenda del capo dell’amministrazione comunale. Il capogruppo Antonio ha chiesto 24 ore di tempo per decidere. E deve fare in fretta perché lunedì ha convocato la commissione ambiente ed il suo orientamento potrebbe pregiudicare il suo svolgimento…
Saverio Forte