FORMIA – Piccole promesse crescono. E quanto crescono! E’ considerato uno dei più inseguiti specialisti italiani di robotica, quei geni che stanno cercando di concretizzare in Italia la quarta rivoluzione industriale e, nello specifico, quella che gli esperti definiscono “la digital transformation” delle aziende manifatturiere e non. Paolo Vaniglia è un apprezzato ingegnere elettronico di Formia, ha soltanto 38 anni, ed è considerato il “Cristiano Ronaldo” della robotica in Italia. Diplomatosi presso il liceo classico “Vitruvio Pollione” di Formia in cui è stato “allievo” del professor Claudio Nardella, Paolo vanta un curriculum vitae che farebbe tremare i polsi agli umani mortali, già dal conseguimento della laurea magistrale presso l’università “Normale” di Pisa. La sua preparazione e fama sono note in tutta Italia (e non solo) al punto da essere stato prescelto dagli organizzatori a relazionare venerdì 12 ottobre, alle 14.30, presso la nuova fiera di Roma ad uno dei momenti di confronto più di attesi di “Maker Faire”, il più grande evento europeo sull’innovazione che in due giorni, grazie al tema “Industria e Impresa 4.0, la rivoluzione delle competenze”, intende mettere in contatto i rappresentanti delle istituzioni, dell’università e delle imprese per fare il punto sulle politiche e sulla trasformazione tecnologica nel mondo industriale.
L’ingegner Vaniglia sarà uno dei tre relatori di una tavola rotonda che, moderata da Franco Canna, direttore del web magazine “Innovation Post”, vedrà la partecipazione niente meno che di Susanna Camusso, segretaria generale uscente della Cgil, e di Domenico Appendino, padre della sindaca di Torino ma conosciuto agli addetti ai lavori per tante altre ragioni. E’ presidente della “Siri”, la società italiana di robotica industriale, ma soprattutto dirigente di primissimo piano di Confindustria per essere un imprenditore che della flessibilità dei lavoratori e della delocalizzazione ha fatto il suo punto di forza, tanto da avere investito massicciamente in Cina. E questa sessione del “Maker Faire” è una delle più attese della “due giorni” romana: affronterà le prospettive della quarta rivoluzione industriale, le incognite relative alla tecnologia e all’occupazione, i numeri della robotica, i Robot e i Cobot e l’evoluzione delle competenze dell’operatore. L’evoluzione da industria a impresa 4.0 non riguarda più ed unicamente un pur significativo ampliamento del bacino di imprese a cui sono rivolte le misure di incentivo, ma mette al centro della discussione la necessità di un’evoluzione delle competenze a tutti i livelli dell’impresa, dal management all’operatore di produzione.
E la partecipazione di Vaniglia a questo workshop è stata a lunga inseguita, L’ingegnere elettronico di Formia è diventato uno dei più autorevoli dirigenti della “Kuka Robotics” che, pioniere nel campo della robotica e dell’automazione, è uno dei più grandi costruttori di robot industriali a livello mondiale. La sua offerta comprende un assortimento di robot industriali unico al mondo che copre tutti i range di portata e le tipologie di robot. Si tratta dell’espressione italiana (la nuova sede si trova a Rivoli, alla periferia di Torino, ed è stata inaugurata lo scorso giugno ) della multinazionale tedesca “Kuga Ag” ch nel 2017 ha prodotto un fatturato di circa 3 miliardi di euro L’ingegner formiano fa parte di quell’esercito di 13.200 “Kukani” che ogni giorno si trasformano nei fornitori leader a livello globale di soluzioni intelligenti di automazione. I loro clienti internazionali provengono dai settori più diversi, tra cui l’industria automobilistica e la general industry. E buon sangue non mente.
Paolo Vaniglia è un figlio d’arte perché papa Fiorenzo e mamma Anna erano entrambi dipendenti dell’ex stabilimento Fiat di Cassino. Da loro è iniziato un cursus honorum” che gli ha permesso, dopo la laurea alla “Normale” di Pisa di insegnare (per due anni) alla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e, successivamente, di diventare “Hmi Designer” della Leonardo (nel 2009 e nel 2010), “Technical Training Specialist” (dal giugno 2010 al settembre 2015) della “Schneider Electric” e, successivamente, “Field Application Engineer” della Kuka Roboter Italia”.
Saverio Forte