FORMIA – “Non ho deciso ancora niente. E’ vero, il sindaco mi ha contattato per offrirmi le importantissime deleghe al turismo e alle Attività produttive ma devo effettuare le mie dovute valutazioni se accettare o meno…anche perché sono impegnato con le riprese del mio nuovo film”. A dichiararlo è stato Kristian Franzini, il coordinatore politico della coalizione civica che ha permesso a Paola Villa di diventare il 24 giugno il nuovo sindaco di Formia. A Franzini, senza colpo ferire, il capo dell’amministrazione comunale ha “proposto” – questo è stato il verbo utilizzato in un comunicato stampa dello stesso neo primo cittadino – di rimpiazzare la dimissionaria assessora Ida Meglio. Nessuno, neanche tra i più scettici, avrebbe immaginato che il traguardo dei “primi cento giorni” di amministrazione fosse tagliato dal nuovo corso al comune di Formia con le inaspettate e clamorose dimissioni di uno degli assessori di punta della Giunta Civica, Ida Meglio , sinora (appunto) delegata al turismo e alle attività produttive. A renderle note era stato lo stesso sindaco di Formia, che attenta a non alimentare facili speculazioni di natura giornalistica ha subito specificato che la Meglio va via solo perché destinataria di una nuova proposta di lavoro che la vedrà responsabile marketing e comunicazione di una azienda in ambito sportivo.
In effetti si è dimessa un assessore tecnico che nelle fasi di allestimento (a luglio) dell’esecutivo era stata proposta dalla componente della maggioranza guidata proprio proprio dal coordinatore politico Franzini. Il sindaco di Formia ha voluto plaudire al lavoro svolto in questi primi tre mesi dall’assessore Meglio, “un periodo di intenso e proficuo lavoro, di progetti condivisi e di piccoli passi importanti che ora non potrà proseguire non potendo garantire una presenza capillare sul territorio costante e continua”. Sarà stato anche così ma giornalisticamente da tre mesi a questa parte non si sono avute notizie sull’operato di chi avrebbe dovuto rilanciare due comparti cardini dell’economia di Formia: il turismo ed il commercio. Ne’ una proposta di delibera in Giunta e tantomeno al consiglio, né un comunicato stampa annunciante un qualcosa, né una dichiarazione tra virgolette e tantomeno un’intervista video. Niente di niente. La Meglio ha trovato lavoro – molti diranno… beata lei – e dunque una considerazione appare ovvia a questo punto: l’indennità di assessore le è servita per vivere? Sicuramente non è stato così ma è la prima volta che un assessore in comune importante e prestigioso si dimette perché ha trovato “qualcosa di meglio”.
Al punto che molti sulla rete hanno avanzato un simpatico dilemma: se un giorno la professoressa di scienze naturali Paola Villa dovesse diventare dirigente scolastica – i suoi detrattori si mettano l’anima in pace perché la Villa ha già dichiarato che per i prossimi cinque anni non parteciperà ad alcun concorso nella scuola – si dimetterà (o dovrebbe farlo a questo punto) da sindaco di Formia? Sul piano politico la Villa ha deluso tante donne della sua coalizione che pensavano di essere chiamate per sostituire la dottoressa Meglio. Il sindaco ha letto e riletto una recente sentenza del Consiglio di Stato che ha sentenziato un aspetto non secondario: le quote rose in Giunta sono assicurate anche dalla partecipazione del sindaco donna. E la copertura normativa è garantita dalla Villa, dal suo vice e assessora alla cultura Carmina Trillino e dalla collega alle formazione e politiche giovanili Alessandra Lardo. Tre donne in Giunta – dunque – bastano e avanzano. Proponendo il suo “mentore” politico Kristian Franzini, il sindaco di Formia ha anche rinviato a data destinarsi la formalizzazione di altre deleghe esterne acuendo i non pochi mal di pancia esistenti nelle quattro liste che hanno garantito il suo successo elettorale di giugno. Avrebbe potuto cogliere l’occasione per fare l’uno e l’altro e invece il sindaco, scottato dal “rifiuto” del capogruppo di “Formia Vinci” Antonio Capraro di votare per la conferma dell’esternalizzazione della sosta a pagamento, ha inviato un chiaro messaggio politico: “L’amministrazione comunale va avanti con l’attuale organigramma politico. Le nomine le decido io sino a prova contraria”.
Intanto il Partito Democratico ha deciso che ricorrerà alla Procura regionale della Corte dei Conti dopo la decisione della Giunta di promuovere una procedura pubblica che, in vista del bando di gara per l’esternalizzazione delle strisce blù, per la redazione di uno studio che conteggi il numero degli stalli, definisca il loro posizionamento e la dislocazione dei parcometri. Questa decisione viene definita “sconcertante” dall’ex assessore alla sostenibilità urbana del comune, Claudio Marciano: “Questo studio è già per la maggior parte realizzato nel 2015 e attualmente allegato al Piano Generale del Traffico che contiene dati preziosissimi sul tasso di rotazione per zone e sulle modalità di uso dei multipiano. Nella determina di affidamento del nuovo studio non si fa minimamente cenno al lavoro di pianificazione sulla mobilità svolto dalla precedente amministrazione, e sebbene vi sia stata l’adozione da parte del Consiglio Comunale ma non l’approvazione definitiva, ad oggi l’esecutivo è tenuto a tenere conto di quegli indirizzi. Se non vuole seguirli, deve revocarli e deve giustificare tecnicamente perché intende farlo spendendo altri soldi. La nostra impressione – aggiunge il capogruppo del Pd – è che l’amministrazione sui parcheggi sia finita in un cul de sac. A causa di un ricatto interno ha optato per la gara d’appalto ma oggi non è in grado di dire quale servizio vuole e i tempi per una nuova pianificazione non può permetterseli. Quello che vedremo è pertanto la cristallizzazione dell’esistente per altri cinque anni: le stesse negligenze su manutenzione e personale di oggi, con il peggiorativo dei minori introiti per il Comune, che l’attuale maggioranza ha già dato per scontato.
Per il Partito Democratico e Formia Bene Comune c’è solo una cosa da fare: revocare la delibera che riprivatizza il servizio, affidarlo a Frz alle condizioni attuali e prenderci qualche mese per capire cosa mantenere e cosa modificare dell’attuale piano della sosta. Sfidiamo la maggioranza a fare quello che ha annunciato in campagna elettorale: ragionare fuori dagli schemi e usare il buon senso. Finora gli schemi sono quelli del passato e quanto a buon senso…se ne vede veramente poco.”
Saverio Forte