SUD PONTINO – Un disastro. In ritardo di qualche ora rispetto alle previsioni del dipartimento della Protezione civile della Regione Lazio anche sul territorio del sud-pontino si è abbattuta l’ultima ondata di maltempo che in altre località (Terracina) della provincia di Latina e di quella di Frosinone (Cassino) ha conosciuto, purtroppo, una epilogo tragico. I Vigili del Fuoco di Gaeta e di volontari della Protezione civile hanno dovuto sudare proverbiali sette camice per avere ragione soprattutto del mare agitato forza sei e del fortissimo vento, un mix che ha provocato danni ingenti in ogni angolo del sud-pontino. Si è temuto, a sei anni esatti dalla tragedia della notte di Ognissanti del 2012, una nuova tragedia all’altezza della foce del torrente Canzatora.
Il mare in tempesta ed il forte vento di scirocco hanno invaso il tratto terminale del corso dell’acqua che, a differenza delle altre volte, non allagato le abitazioni e le campagne lungo il corso d’acqua solo perché la portata pluviometrica proveniente da Itri è stata nulla… Il mare agitato ha allagato l’intera via Lungomare Caboto, a Gaeta, sia nel quartiere medioevale di S.Erasmo che nei quartieri di Calegna e della Piaia, così come a Formia ha invaso il parcheggio prospiciente il porticciolo Capsele a Vindicio ed è arrivato a lambire la strada Litoranea nella zona antistante la torre di Mola. Ma è stato il vento a causare i principali disagi e danni. A Gaeta è stata divelta e parzialmente distrutta la copertura nella zona antistante il porto commerciale Salvo D’Acquisto del deposito della società Intergroup ma si registrano cadute di rami e alberi dappertutto, lungo la provinciale della Magliana tra Itri e Sperlonga, in quest’ultimo centro una violenta tromba d’aria ha lasciato le sue tracce sulla Flacca e in località Salette, sull’Appia a Gianola ed in diversi punti di Scauri e lungo la provinciale di collegamento con Spigno Vecchio.
La situazione più critica si è registrata comunque a Formia, in via del Porticciolo Romano, a Gianola, dove la caduta di una vecchia quercia ha impedito a numerose famiglie tornare a casa creando un ingorgo lungo un’arteria già di per se stretta all’interno dell’area protetta del Parco Riviera d’Ulisse. A fare gli straordinari sono stati i volontari della protezione civile “Ver sud pontino” che, guidati dal presidente Antonio Tomao, hanno bonificato la sede stradale permettendo il ritorno ad una normalità che, almeno a Formia, sta facendo i conti con un persistente black out elettrico. Diverse zone sono al buio e senza l’approvvigionamento del gas. Moltissime famiglie e cittadini, per esempio, hanno utilizzato i principali social per chiedere l’intervento del sindaco di Formia Paola Villa. Il capo dell’amministrazione comunale, per esempio, ha anticipato attraverso il suo profilo su facebook il provvedimento, poi ratificato attraverso l’ordinanza numero 19 del 29 ottobre, in base al quale martedì “tutte le scuole di Formia saranno chiuse. Pur non avendo un allerta meteo di elevato allarme – ci ha dichiarato il sindaco Villa – i danni provocati dal maltempo di queste ultime 8 ore nei comuni limitrofi non permettono di garantire tutti i collegamenti che consentano ai ragazzi di raggiungere le scuole.”
Naturalmente un tam tam ha invaso la rete anche perché solo i sindaci di Formia e Itri, a differenza degli altri colleghi del collega, hanno ufficializzato la necessità di tenere le scuole chiuse. Proseguirà la normale attività didattica e scolastica a Gaeta, Minturno, Spigno Saturnia, Castelforte e Santi Cosma e Damiano anche sei i rispettivi sindaci non escludono di rivedere le rispettive posizioni qualora la situazione dovesse peggiorare nel corso delle prossime ore. E mentre da domenica le isole di Ponza e Ventotene sono isolate rispetto al porto di Formia, il maltempo ha provocato danni seri ad alcune attività agricole di Minturno e di Marina di Minturno. Di questa apocalittica situazione se ne è fatto portavoce il consigliere regionale pontino di Forza Italia che ha chiesto la dichiarazione di stato calamità alla Giunta di Nicola Zingaretti: “Siamo vicini a tutte le forze dell’ordine, agli uomini e alle donne dei soccorsi, dai Vigili del Fuoco alla protezione civile che non si sono fermati un attimo, e stanno ancora lavorando, per cercare di riportare la situazione ad uno stato di normalità e di accettabile sicurezza. E siamo al fianco di tutti gli imprenditori, che soprattutto nel settore agricolo, hanno visto in poche ore andare in fumo un anno di fatturato e di sacrifici. In Regione chiederemo subito lo stato di calamità naturale e lavoreremo affinchè i ristori arrivino con la massima celerità per dare a tutte le persone colpite da questo disastro il sostegno necessario ed indispensabile per potersi rimettere in piedi”.
Saverio Forte
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