LATINA – Una dimenticanza o un’omissione? Questo interrogativo campeggia dopo l’udienza, rinviata, che si sarebbe dovuto celebrare martedì davanti la seconda sezione civile della Corte d’appello di Roma per la discussione del reclamo proposto e presentato in extremis da Acqualatina contro l’ammissione della Class Action per la restituzione delle “partite pregresse” relativamente ai canoni idrici, della depurazione e della fognatura indebitamente introitati dal 2016 in poi. La discussione del ricorso redatto dagli avvocati Daniele Vecchi, Antonio Auricchio, Tiziana Ferrantini e Fabio Elefante ha subito un rinvio tecnico per permettere all’ente gestore di depositare la “prova di notifica” al Procuratore generale.
Si tratta un adempimento previsto dalla legge che obbliga il ricorrente ad informare chi rappresenta la pubblica accusa relativamente a presunte violazioni dei diritti dei consumatori: se nel ricorso davanti il Tribunale di Roma (la cui storica ordinanza risale al 3 luglio) il comitato per la Class Action informò la Procura capitolina, di questo adempimento doveva essere ora promotore Acqualatina, obbligato, alla luce del suo reclamo in Appello, ad informare il Procuratore generale. E aveva anche un termine inderogabile: il 19 ottobre. L’ha fatto? Se la risposta fosse negativa – fanno sapere i legali promotori del comitato per la class Action – il reclamo di Acqualatina sarebbe dichiarato improcedibile. Se ne saprà qualcosa di più il 27 novembre quando si svolgerà la seconda udienza di questo contenzioso di secondo grado. Intanto l’Arera – l’autorità di regolazione per l’energia, le reti e l’ambiente – con la deliberazione numero 2018 del 23-26 ottobre ha pesantemente multato Acqualatina. Le ha ir-rogato una sanzione amministrativa pecuniaria di ben 248mila euro per gravi violazioni della re-golazione del servizio idrico integrato prevista dalla legge numero 481/1995: più precisamente si tratta di 193mila euro per le violazioni della regolazione in materia di raccolta dati e procedure “MTT”, 36mila euro per le violazioni in materia di trasparenza di fatturazione e 19mila euro per le violazioni in materia di corrispettivi del servizio in materia di depurazione.
Acqualatina ha trenta giorni per formalizzare il pagamento di questa sanzione a cui si aggiunge un’altra multa di 15mila euro per la presunta presenza di boro nell’acqua. L’ente gestore, intanto, rende noto che dal 6 al 9 novembre sarà presente a “Ecomondo”, la fiera leader in programma a Rimini della green e circular economy nell’area euro-mediterranea, che unisce tutti i settori dell’economia cir-colare, dal recupero di materia ed energia allo sviluppo sostenibile. In particolare, Acqualatina prenderà parte al Global Water Expo, la sezione dedicata a tutte le fasi della filiera del ciclo idrico integrato delle acque. I nostri relatori si confronteranno, tra gli altri, sul tema della dissalazione, presentando la case history dell’isola di Ventotene. La fiera sarà anche un’occasione per confrontarci, insieme ad altre aziende leader del mercato, sulle più importanti novità e opportunità nell’ambito del riuso e della valorizzazione delle acque reflue, sulle innovazioni e sulle nuove tecnologie, così come sulle possibilità di bonifica e riqualificazione di aree marine contaminate.
Saverio Forte