GAETA – Si è svolta presso il palazzo municipale di Gaeta la prima (e non reclamizzata) riunione dell’assemblea dei sindaci del distretto socio-sanitario del sud-pontino, dopo lo “scippo” politico-istituzionale consumato dopo 18 anni ai danni del Comune di Formia per quanto riguarda la scelta del nuovo comune capofila. Chi non sta sottovalutando l’importanza ed il ruolo di questo organismo sovracomunale, destinatario di contributi a pioggia da parte della Regione per quel concerne la gestione del welfare, è proprio il sindaco Cosmo Mitrano che si è assunto l’onere di rappresentare il suo comune mentre le altre amministrazioni facenti parti del distretto socio-sanitario hanno inviato assessori o delegati di seconda fascia.
Naturalmente, facendo leva sulla sua attuale e dominante posizione politica (con il sostegno, più o meno diretto, del collega di Minturno), il sindaco di Gaeta ha chiesto ed ottenuto di mettere a verbale una richiesta che trova una legittimazione politico-amministrativa in cui Gaeta è diventato il comune ente capofila di questo organismo. In sintesi, Mitrano ha chiesto di avere la borsa della spesa prima possibile. Tradotto, intende conoscere la situazione finanziaria e gestionale del distretto, avere un quadro economico il più completo possibile, insomma vuole avere le chiavi della cassaforte di un organismo che sinora ha salvato non pochi guai finanziari al comune di Formia in momenti di necessità. Questa richiesta dovrà caratterizzarsi entro il 31 dicembre e non si preannuncia un compito facile perchè si tratta di effettuare una ricognizione sui progetti, piccoli e grandi, finanziati, promossi e realizzabili dal 2007 al 2018. Un’enormità. Naturalmente questo passaggio delle consegne è costretto a farlo, suo malgrado, il comune di Formia che nei giorni ha istituito la nascita di un comitato tecnico di cui fanno parte il dirigente del settore servizi sociali dell’ente Italo La Rocca (in considerazioni delle sue non ottimali condizioni di salute sarà sostituito dalla dirigente della Polizia Locale Rosanna Picano), dal funzionario Francesco Purificato, dall’attuale responsabile della ripartizione finanziaria Tiziana Livornese e dall’istruttrice Stefania Giordano.
La Giunta ha peccato di qualunquismo quando ha deciso di inserire in un questo comitato l’ex coordinatore dell’ufficio di pace, insomma l’ex dirigente del distretto socio-amministrativo, Maurizio Ottaviani, aggiungendo una postilla che ha rasentato la provocazione…”se è ancora in carica”. Ottaviani, – non va dimenticato – è stato il primo dirigente che, dopo le ultime elezioni amministrative, ha citato il neo sindaco di Formia Paola Villa davanti il giudice del Lavoro di Cassino per la sua mancata riconferma alla guida del settore cultura e, di conseguenza, del distretto socio-sanitario. Mitrano, che quando deve raggiungere un risultato si avvale della collaborazione dei nemici dei suoi avversari (Paola Villa), non ha esitato un istante a contattare Maurizio Ottaviani e formalizzargli un contratto a tempo determinato, di due mesi, per far traghettare il distretto socio-sanitario da Formia a Gaeta.
E così che l’apprezzatissimo funzionario ciociaro ha verbalizzato – come detto – la prima assemblea dei sindaci dei comuni del distretto sociosanitario che non ha fatto altro che approvare il piano sociale di zona 2018, una sorta di rendicontazione dei progetti in itinere afferenti tematiche spinosissime quali sono l’assistenza domiciliare, la gestione del primo intervento a favore dei minori del territorio e la disabilità. E l’impegno finanziario – Mitrano con i numeri ha storicamente un feeling particolare – è già notevole, un milione e 480mila, “e sono le cifre che emergono – ha aggiunto il sindaco di Gaeta – perché al momento non sappiamo”.
Un elegante monito all’ex comune capofila, Formia, a consegnargli la cassa per pianificare i futuri interventi per le politiche sociali sul territorio del Golfo. Questa riunione dei sindaci ha dimostrato che il lavoro di programmazione da fare è davvero monumentale, abnorme. Non tutti sapevano, per esempio, che la Regione ha chiesto l’immediata restituzione di somme finanziate al distretto per progetti clamorosamente mai decollati e tantomeno presi in considerazione. Si tratta, per esempio, di 50mila euro per l’organizzazione delle “Notti di Cicerone” di Formia – per quale anno e edizione è iniziata in questi giorni un’azione di verifica – e di un altro contributo per sostenere la riuscita di un progetto contro le ludopatie. Mitrano ha detto che “simili fatti non devono più accadere perché non è giusto e corretto perdere importanti finanziamenti per l’inerzia gestionale di cui avrebbe dovuto e non ha fatto”. Dichiarazioni significative sul piano politico in cui il comune di Gaeta, oltre agli addobbi Natalizi e ai film girati sul proprio territorio per rilanciare la prima immagine turistica, vuole diventare comune capofila anche per quel riguarda la gestione del welfare con i conseguenti vantaggi di natura finanziaria e… – perché no – elettorale. Mitrano ci pensa, gli altri colleghi o restano in silenzio o sono costretti a prenderne atto…
Saverio Forte